Il 25enne play-guardia è stato momentaneamente sospeso dalla società. Turci: “Aspettiamo la sentenza della Procura federale poi decideremo”
Scoppia una bomba, in casa Rinascita, ma questa non vale i tre canonici punti. No, la ‘bomba’ in questione proviene dal TNA, il Tribunale Nazionale Antidoping, che ha provveduto a sospendere in via cautelare il tesserato Fip Andrea Tassinari (foto a sinistra), riscontrato positivo alla Carboxy THC, sostanza presente nella cannabis. Questo a seguito di un controllo disposto da Nado Italia in occasione delle 3×3 Italia Finals, le finali di basket tre contro tre che si sono tenute a Cesenatico lo scorso 8 agosto, appena otto giorni prima che Rbr si radunasse per dare inizio alla preparazione. Tassinari, lo ricordiamo, è uno dei tanti volti nuovi della squadra allenata da Mattia Ferrari: un play-guardia di 25 anni – li ha compiuti il 12 giugno – che nei piani della vigilia doveva portare palla alternandosi con Rivali e giocare pure da esterno al suo fianco quando Saccaggi rifiata un po’. Un giocatore-cardine, insomma, nello scacchiere biancorosso, un regista estroso con tanti punti nelle mani. E adesso che succede, come si muoverà la società riminese alla luce di questa notizia? In un comunicato si legge che “…RivieraBanca ha provveduto alla sospensione momentanea del giocatore da ogni attività sportiva, in attesa delle decisioni dei competenti organi”.
Tassinari out, dunque, per lui niente mini-ritiro in Friuli in vista del quadrangolare di domani e sabato a Lignano Sabbiadoro, torneo che lo vedrà naturalmente assente. “Possiamo solo aspettare, prima di muoverci in qualsiasi direzione dobbiamo conoscere la pena – dichiara il ds della Rinascita, Davide Turci (foto a destra) –. Speriamo piuttosto che si arrivi a una decisione veloce, confidiamo di sapere qualcosa nella prossima settimana, poi vedremo il da farsi”. E’ chiaro che se Tassinari viene stoppato tre mesi è un conto, se la punizione invece è più severa il discorso cambia. La cannabis, è noto, non è certo equiparabile a un anabolizzante e una ‘canna’, è risaputo, non migliora affatto le prestazioni sportive, anzi, semmai è il contrario. “Andrea ha sbagliato, ma in questo momento mi dispiace soprattutto per lui”, aggiunge Turci, che intanto continua a monitorare il mercato perché, come detto, una pena severa lascerebbe un vistoso buco nel roster di Rbr. “Non c’è molto altro da dire, aspettiamo la sentenza della Procura Federale e poi prendiamo una decisione”, ribadisce il concetto Davide Turci.
Fonte: www.ilrestodelcarlino.it