Come Utilizzare La Cannabis
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Molte persone usano la cannabis per migliorare la vita quotidiana, ma hai mai pensato di fare una fumata veloce prima di una sessione in palestra o di mangiare degli edibili come spuntino dopo una corsa? Per la maggior parte delle persone, la risposta è “no”, ma scopriremo presto che potrebbero esserci dei vantaggi nell’usare cannabis insieme alle attività fisiche preferite.
Allenarsi con la cannabis
Prima di dare un’occhiata da vicino all’influenza dell’erba sulle prestazioni sportive, dobbiamo stabilire cosa stiamo cercando di ottenere: quali fattori legati allo sport vogliamo migliorare? Per alcune persone può essere il carico massimo sollevabile, mentre per altre la forza mentale necessaria per battere i propri record in una corsa.
Inoltre, non possiamo dimenticare una parte critica per il miglioramento delle prestazioni che viene dopo l’evento sportivo: il recupero. Recuperarsi dopo un allenamento è essenziale per prevenire lesioni, aumentare la massa muscolare e mantenere uno stile di vita sano e dinamico. Dove potrebbe inserirsi esattamente la cannabis nella complessa scienza delle prestazioni sportive?
Bene, a quanto pare, l’erba potrebbe essere un toccasana od un fattore negativo, a seconda degli specifici obiettivi di fitness. Oppure, per dirla in modo più scientifico, l’erba potrebbe risultare ergogenica oppure ergolitica.
Ergogenico vs ergolitico
I termini ergogenico ed ergolitico possono sembrare esagerati per un articolo che parla di erba e sport, ma, come scopriremo, molti studi sulla cannabis usano questi termini per discutere le implicazioni formali dell’uso di sostanze nello sport (Eichner, 1993).
- Ergogenico: Qualsiasi sostanza che migliori le prestazioni, la produzione di energia, la sintesi proteica o il recupero. Le sostanze utilizzate non sono sempre illecite (la caffeina, per esempio), ma nella maggior parte degli sport professionistici l’assunzione di sostanze ergogeniche è controllata.
- Ergolitico: Se una sostanza compromette in qualche modo le prestazioni è considerata ergolitica. Potrebbe trattarsi di alcol, tabacco e, in alcuni casi, marijuana.
Gli effetti della cannabis sulle prestazioni sportive
Chiarito il significato di prestazioni sportive e di classificazione delle diverse sostanze, è ora il momento di parlare di cannabis. In base ai fattori che influenzano le attività sportive prima evidenziati, esamineremo i risultati della ricerca sulla cannabis in tre aree fondamentali: resistenza, recupero e funzione cognitiva.
Cannabis e resistenza
La resistenza, o “capacità di resistere”, è una preoccupazione fondamentale per gli atleti. Lo è anche per la maggior parte delle persone, poiché tutti apprezzeremmo la possibilità di prolungare di qualche minuto le attività che ci piacciono. Potremmo allora trovare un aiuto nell’erba?
Secondo una revisione pubblicata sul Journal of Cannabis Research, la risposta è complicata (Kramer et al., 2020). Kramer ed i suoi associati sottolineano che “alcuni vantaggi possono essere plausibilmente veicolati dal miglioramento psicotropo o dalla riduzione del dolore”. In sostanza, gli effetti generali della cannabis potrebbero aiutare un atleta a spingersi oltre, supportando le massime prestazioni fisiche.
Tuttavia, misurando VO₂max (massimo consumo di ossigeno) e PWC (capacità di lavoro fisico), entrambi indicatori attendibili delle prestazioni fisiche, i ricercatori non sono riusciti ad osservare alcuna differenza tra gruppi di controllo e consumatori cronici di cannabis.
Dobbiamo evidenziare che, al momento della pubblicazione della revisione, solo quattro studi soddisfacevano i suoi rigidi criteri, quindi è difficile dare una risposta definitiva a questo argomento. Forse, l’unico modo per scoprirlo è fare una lunga corsa all’aria aperta con un po’ di buona musica ed una canna al seguito.
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Cannabis e recupero muscolare
Molti atleti ed allenatori considerano il recupero come l’aspetto più cruciale delle prestazioni sportive. La costanza dell’allenamento è essenziale per lo sviluppo fisico, ma poi è necessario un riposo di qualità. Nella fase di recupero sembra più consigliabile concentrarsi su ceppi ad alto contenuto di CBD e prodotti con CBD, piuttosto che su cannabis ad alto THC.
Una revisione ha esaminato gli effetti di THC e CBD sulle prestazioni atletiche e sul recupero. Mentre il THC era generalmente associato ad una maggiore propensione al rischio rispetto alla ricompensa (ad esempio, diventare troppo sballato per ricordare correttamente le serie e le ripetizioni), il CBD ha mostrato un profilo molto più favorevole (Burr et al., 2021).
I ricercatori hanno concluso che “l’uso del CBD da parte degli atleti è probabilmente più rilevante per il recupero durante gli allenamenti e le competizioni”, aggiungendo che potrebbe risultare promettente “grazie ad una serie di potenziali meccanismi”. Il più grande punto di forza del CBD sembra essere l’assenza di effetti collaterali degni di nota, che lo rende una scelta molto più versatile del THC.
Cannabis e funzione cognitiva
Un ultimo aspetto da considerare sulla prestazione fisica in relazione alla cannabis è la funzione cognitiva. Sebbene non si possa negare che la tecnica ed il duro allenamento siano fondamentali per raggiungere prestazioni ai massimi livelli, la resilienza mentale gioca un ruolo significativo nel superare i “plateau”.
Anche questa volta, il CBD appare al centro dell’attenzione, ad esempio con una revisione pubblicata su Sports Medicine che indica il potenziale impatto del cannabidiolo su fattori atletici come il sonno, il dolore, la termoregolazione, l’ansia da prestazione sportiva e lo stress (McCartney et al., 2020).
In definitiva, la revisione raggiunge conclusioni simili ad altre ricerche che abbiamo già visto: le prove disponibili sono preliminari ed a volte poco coerenti. Sebbene la scienza riconosca che “il CBD sembra avere una serie di effetti fisiologici, biochimici e psicologici potenzialmente benefici per gli atleti”, viene ancora sottolineata la necessità di un maggiore numero di rigorosi studi clinici controllati.
Come usare la cannabis per le prestazioni sportive
La biodisponibilità, la concentrazione e la durata degli effetti di un prodotto giocano un ruolo fondamentale per abbinare in modo efficace l’erba alle attività sportive preferite. Vediamo qui di seguito come i metodi di consumo più diffusi potrebbero adattarsi all’allenamento sportivo.
Fumare
Sebbene il fumo sia ancora una delle opzioni più popolari per consumare cannabis, non è un metodo che esploreremo in dettaglio. In generale, il fumo porta nel corpo una serie di sostanze nocive che possono rovinare i risultati dell’attività fisica.
Per chi è interessato ad attività leggere, come una camminata mantenendo il conteggio dei passi, allora una canna ed una passeggiata nel bosco possono essere un’ottima idea, ma per tutto il resto è meglio lasciare le canne pronte per la fine dell’attività sportiva.
Edibili
I frequentatori abituali di palestre non sono estranei ad uno spuntino pre-allenamento, ma chi pensa di aggiungere la cannabis a quest’abitudine dovrà tenere in considerazione sia la potenza che l’inizio ritardato dell’effetto degli edibili.
È noto che i prodotti edibili possano stendere anche gli sballati più esperti (letteralmente e metaforicamente), quindi è essenziale stabilire una dose precisa. Oltre a questo, l’aspetto più rilevante nel combinare edibili e sport non è la dose, ma il tempo. In particolare, il periodo che trascorre fra l’assunzione ed il momento dell’attività sportiva.
Il THC può richiedere fino ad un’ora prima di raggiungere il flusso sanguigno, quindi sarà necessario programmare attentamente gli spuntini pre-allenamento. L’ideale sarebbe raggiungere il picco dello sballo quando si inizia l’attività più intensa, in modo da non interferire con il riscaldamento e lo stretching. Infine, molti edibili sono ricchi di calorie, quindi dovrai decidere se questo sia compatibile con i tuoi obiettivi di fitness.
Svapo
Svapare la cannabis porta due vantaggi significativi: intensità e velocità di insorgenza degli effetti, entro circa 10 minuti. Grazie alla vaporizzazione, è in qualche modo possibile adattare il consumo di cannabis ad un esercizio od un tipo di allenamento specifico, ad esempio iniziando con una varietà ricca di THC e poi passando ad un prodotto con CBD dopo l’allenamento. A seconda degli obiettivi di fitness, è anche possibile provare una varietà con un rapporto uguale fra THC e CBD per sfruttare la loro sinergia.
Olio di CBD
Tecnicamente, l’olio di CBD non è un metodo di consumo, ma, data la chiara focalizzazione sul cannabidiolo nelle ricerche che abbiamo evidenziato, ha senso esplorare questo prodotto in modo più approfondito. Uno dei vantaggi dell’olio di CBD è la possibilità di modificare la sua biodisponibilità, scegliendo tra il consumo sublinguale od orale.
Con l’assunzione sublinguale, gli effetti iniziano più rapidamente. Con il consumo orale durano più a lungo, ma è necessario aspettare da 45 a 60 minuti prima di sentirne gli effetti. Anche questa volta, la scelta dipende interamente dal tipo di sport, dall’attività e dagli obiettivi.
È utile ricordare che la maggior parte della ricerca sul CBD si concentra sul recupero, quindi chi ha già una buona routine post-allenamento (sonno, stretching ed alimentazione), potrebbe non notare un miglioramento significativo.
Test antidoping nello sport: THC e CBD
A livello ricreativo, sta a te decidere se la cannabis sia adatta per supportare le tue prestazioni sportive. Tuttavia, sia per gli atleti più esperti che per i principianti, è essenziale sapere quali rischi corriamo con i test antidroga e le sostanze illecite. Che siate d’accordo o meno, le organizzazioni sportive professionistiche non hanno un buon rapporto con la cannabis.
THC
La situazione con il THC per gli atleti professionisti è chiara: il cannabinoide è severamente vietato, indipendentemente da dove provenga o da come lo si consumi. Ad esempio, l’Agenzia antidoping statunitense afferma:
“La lista delle sostanze e dei metodi proibiti stilata dall’agenzia mondiale antidoping (AMA) identifica marijuana e cannabinoidi come sostanze vietate nelle competizioni”.
Queste regole si applicano anche negli Stati o nelle regioni dove cannabis e THC sono legali. Quindi, in caso di dubbio, meglio stare alla larga dalla cannabis. Per qualsiasi domanda specifica sull’uso di cannabinoidi, la cosa migliore è parlare direttamente con la federazione sportiva competente.
CBD
Per fortuna, le autorità sono molto più accomodanti con il CBD. L’agenzia mondiale antidoping (AMA) non comprende più questo cannabinoide fra le sostanze proibite. Di conseguenza, la maggior parte delle istituzioni sportive consente ai propri atleti di utilizzare il CBD.
Tuttavia, ci sono un paio di pericoli di cui gli atleti dovrebbero essere a conoscenza:
- Il CBD non è proibito, ma i fiori contenenti CBD od i prodotti con CBD non testati potrebbero contenere livelli illegali di THC.
- In secondo luogo, anche se si usa un prodotto affidabile, molti enti sportivi consigliano di far testare gli integratori da laboratori indipendenti per verificarne il contenuto. Questa precauzione porta con sé ulteriori complicazioni e costi.
Quali sono i rischi della cannabis per le prestazioni sportive?
Dopo aver parlato ampiamente dei potenziali benefici dell’erba per lo sport e delle sue applicazioni pratiche, è il momento discutere dei rischi. Per quanto riguarda la legalità, lasceremo ai lettori la ricerca, poiché è impossibile considerare qui le diverse situazioni di tutto il mondo.
Supponendo che tu sia felice di usare la cannabis quando fai sport, il rischio più immediato da considerare è un possibile infortunio. Non si può negare che il THC distorca la percezione ed il tempo di reazione. In combinazione con sforzi muscolari elevati, questo effetto può creare problemi. Al contrario, le somiglianze tra uno sballo da cannabis ed il famoso “sballo del corridore” potrebbero indicare che l’erba sia più adatta per le attività aerobiche.
Mancano anche dati qualitativi a supporto dell’uso di cannabis negli sport. Dal punto di vista puramente scientifico, i potenziali benefici sembrano pochi e rari. Nonostante questo, il bello della cannabis è che non esistono due esperienze uguali e la ricerca non può tenere in considerazione tutti i risultati. Alcune persone adorano mangiare edibili o svapare prima di una corsa, mentre altri preferiscono uno sballo rilassante come trattamento di recupero post-allenamento. Mentre attendiamo studi più estesi su soggetti umani, possiamo solo constatare come gli effetti dell’erba sulle prestazioni sportive differiscano caso per caso!
Fonte: www.zamnesia.io