Gestione dell’ansia con i cannabinoidi

È possibile curare l’ansia con i cannabinoidi?

Ansia e cannabinoidi: sebbene possa sembrare un accostamento azzardato, in realtà negli ultimi anni sono emersi svariati studi che hanno dimostrato l’efficacia della cannabis nel trattamento di questo disturbo che affligge nella sua forma generalizzata (DAG, Disturbo Ansia Generalizzato) ben 6,8 milioni di persone soltanto negli Stati Uniti.

Chi ne soffre non affronta con serenità nessun aspetto della vita, ogni problema diventa qualcosa di insormontabile e fonte di grande preoccupazione. Non solo, l’ansia può inficiare la qualità del sonno, causare oppressione e dare la sensazione che non si riesca a respirare. Ecco perché l’impiego della cannabis può assumere un ruolo importante all’interno di una strategia di cura più naturale in cui oltre ad azioni che puntano a modificare lo stile di vita, si attua l’assunzione dei cannabinoidi, sfruttando al massimo le loro potenzialità benefiche.

Naturalmente ogni trattamento va valutato con attenzione e con l’assistenza di professionisti che sapranno trovare la formula migliore da adottare in base al paziente. Le varietà di canapa infatti sono numerose e presentano una percentuale di CBD THC differente. Diverso è anche il contenuto dei terpeni, gli oli aromatici prodotti dalla stessa pianta che le conferiscono un sapore caratteristico. Nell’articolo di oggi ti spieghiamo proprio il rapporto tra ansia e cannabinoidi e i vantaggi che si possono avere nell’attuare una terapia con la cannabis, tuttavia lo scopo non è quello di dare consigli sull’automedicazione, né di fare divulgazione scientifica, prima di iniziare un qualsiasi percorso terapeutico, con la cannabis o meno, ti consigliamo di rivolgerti al tuo medico curante.

Ansia: cos’è

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Ansia e disturbo post traumatico da stress

L’ansia è una condizione emotiva sgradevole e negativa che porta a registrare delle disfunzioni a livello fisico e psichico. Chi ne soffre vive spesso in uno stato di agitazione, nervosismo e di preoccupazione verso ogni aspetto del quotidiano, anche nei confronti di situazioni di per sé per nulla serie o gravi. Questo tipo di disturbo ha una natura fisiologica e si distingue dall’ansia automatica, che è una risposta naturale e immediata dell’organismo a una situazione di pericolo.

L’ansia si manifesta a livello psicologico con i seguenti sintomi:

  • Sensazione di paura;
  • Nervosismo;
  • Inquietudine;
  • Incapacità di rilassarsi;
  • Problemi di concentrazione;
  • Problemi di memoria.

A livello fisico invece si possono avere una o più delle seguenti reazioni:

  • Palpitazioni;
  • Tachicardia;
  • Vertigini;
  • Insonnia;
  • Sensazione di nodo alla gola;
  • Dispnea ossia mancanza d’aria;
  • Tensione muscolare;
  • Tremori;
  • Minzione frequente.

Nella sua forma più grave, l’ansia si manifesta come un attacco di panico, che sebbene sia di breve durata, è molto intenso e ha sintomi fisici marcati. Si avvertono infatti oppressione toracica, vertigini, palpitazioni e si fatica a respirare.

Quest’emozione negativa ricorre in numerose patologie di natura psichiatrica. Ad esempio si presenta:

  • nelle fasi più acute e avanzate della depressione: essa è una condizione dove si verifica un alterazione dell’umore. Il soggetto che ne è affetto prova una sensazione di tristezza profonda, apatia, rabbia e disperazione.
  • nel disturbo ossessivo compulsivo: esso è caratterizzato da ossessioni, pensieri intrusivi e comportamenti ripetitivi eseguiti nella speranza di ridurre il senso di disagio provato.
  • nel disturbo post traumatico da stress: chi ha vissuto un trauma, tende a riviverlo e manifesta insonnia, ipervigilanza, ansia, difficoltà di concentrazione, senso di paura, di rabbia o di vergogna.

I cannabinoidi che agiscono sull’ansia

La cannabis contiene una grande quantità di sostanze che possono esercitare effetti benefici sull’organismo. Tra di esse abbiamo i cannabinoidi e i terpeni. La percentuale di tali composti varia in base alla tipologia di pianta, di conseguenza anche gli effetti non sono gli stessi. Ricordiamo che i cannabinoidi sono principi attivi prodotti dalla cannabis che entrano in contatto con i recettori cannabinoidi presenti nel corpo umano, causando svariate reazioni. Studi clinici del passato e più recenti hanno dimostrato i numerosi effetti terapeutici di tali molecole nei confronti di disturbi e patologie, tra cui appunto l’ansia.

Ma come agiscono nei confronti di quest’emozione negativa? Prima di rispondere alla domanda, va chiarito che tra i cannabinoidi quelli che hanno dato buoni risultati nell’attenuare l’ansia sono il THC (delta-9- tetraidrocannabinolo) e il CBD (cannabidiolo).

Il THC è la sostanza psicoattiva della cannabis. Essa, una volta che è entrata in circolo nell’organismo, si lega al recettore cannabinoide CB1, collocato soprattutto nel sistema nervoso centrale, e dà vita a uno stato di euforia, eccitazione, aumento dell’appetito e diminuzione degli stati ansiosi. Tuttavia i soggetti che risultano molto sensibili a tale principio attivo, possono avere l’effetto opposto, ossia un aumento dell’ansia. In linea generale ti diciamo che il tetraidrocannabinolo se preso a piccole dosi può essere un aiuto a tenere sottocontrollo ansia e stress, mentre quantità elevate peggiorano la situazione.

Il CBD invece è la sostanza priva di effetti psicotici che apporta all’organismo migliori risultati nella lotta contro l’ansia. In particolare uno studio del 2015 [1] ha dimostrato che il cannabidiolo entra in comunicazione con i recettori che regolano i comportamenti legati alla paura e all’ansia. In particolare si unisce al recettore della serotonina 5-HT 1°, che agisce sul tono dell’umore, sul ciclo sonno-veglia, sull’appetito e sulla memoria. Inoltre poiché il CBD genera una sensazione di rilassamento generale e tranquillità, è da preferire al THC nel trattamento contro l’ansia. Si possono però anche assumere entrambi i cannabinoidi, godendo dei benefici derivanti dalla loro azione sinergica. Il rapporto ideale in questo caso sarebbe di 8:1, in cui la maggior percentuale di CBD annulla gli effetti psicoattivi del THC.

Effetto entourage della cannabis

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Terpeni della cannabis

Per ottenere i migliori risultati nel trattamento dell’ansia, come evidenziato nel paragrafo precedente, è bene impiegare nella giusta percentuale THC e CBD ma anche i terpeni. A quanto pare infatti queste sostanze s’influenzano a vicenda modificando o aumentando la loro efficacia. Tale effetto viene chiamato entourage.

I terpeni, oltre a conferire alla cannabis un sapore tipico, hanno anche svariati effetti positivi sull’organismo. Tra quelli più efficaci nel combattere l’ansia e attenuarla abbiamo:

  • Il pinene: esso conferisce alla cannabis un aroma fresco, che ricorda quello del pino. Uno studio condotto su animali [2] ha dimostrato che questo terpene ha una buona azione ansiolitica. Potrebbe inoltre contrastare i problemi di memoria a breve termine causati dal THC.
  • Il mircene: tra i terpeni è quello presente in quantità maggiori nella cannabis. Esso conferisce alla pianta un sapore terroso e balsamico. Possiede proprietà sedative, di conseguenza migliora la qualità del sonno.
  • Il limonene: ha un aroma agrumato, dove domina l’arancia, e può favorire la produzione di dopamina e serotonina. La dopamina è responsabile della sfera del piacere, quindi suscita sensazioni di appagamento ed euforia.

Gli studi sulla cannabis e sull’ansia

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Ricerca scientifica su cannabis e cura dell’ansia

Negli ultimi anni sono stati condotti svariati studi su ansia e cannabinoidi o meglio sull’efficacia che una terapia con la cannabis può avere sui soggetti affetti da questo disturbo. Un interessante ricerca fatta in tal senso è quella della Washington State University [3] risalente al 2018. Lo scopo era dimostrare come l’assunzione controllata di THC e CBD potesse esercitare effetti benefici sulla psiche dei pazienti.

I punti sui quali si sono focalizzati i ricercatori sono due: se gli stati d’ansia, depressione e stress subivano dei miglioramenti e se la sintomatologia presentasse delle variazioni positive o negative in base al differente dosaggio di cannabis. I risultati sono stati incoraggianti, in quanto i soggetti coinvolti nello studio hanno dichiarato di aver percepito una riduzione dell’ansia del 58%. Il trattamento migliore è stato quello ottenuto dall’impiego di cannabis ad alto contenuto di CBD e bassa percentuale di THC.

Un’altra sperimentazione risale invece al 2016 ed è stata condotta dai ricercatori dell’Università del New Mexico [4]. Anche in questo caso i risultati sono stati ottimali, in quanto il 95,8% dei partecipanti ha registrato un sollievo dai sintomi della depressione e di conseguenza anche dall’ansia.

Uno studio pubblicato invece nel 2011 [5] ha provato l’efficacia del cannabidiolo nel ridurre i sintomi legati al Disturbo d’Ansia Sociale Generalizzato. I partecipanti che hanno assunto CBD hanno dichiarato di aver avuto un miglioramento dei disturbi cognitivi e della sensazione di disagio suscitata dallo stare in mezzo alla gente.

Infine una ricerca del 2010 [6] ha mostrato come il CBD riesca a diminuire i disturbi dell’ansia influenzando l’attività di alcune zone del cervello, quella limbica e paralimbica.

Dove acquistare cannabis light di buona qualità

La cannabis light di buona qualità può essere acquistata nei rivenditori specializzati presenti sul territorio con negozi fisici oppure negli shop online come il nostro, dove potrai trovare le varietà migliori provenienti da coltivazioni al 100% italiane.

La cannabis light è ben diversa dalla cannabis terapeutica (prescritta a scopo curativo) sia per le percentuali di cannabinoidi contenuti che per gli usi ai quali è destinata. Nonostante ciò, anche se in misura minore, anche questa forma di marijuana legale light contiene THC, CBD e terpeni.

Conclusioni

Senza alcun dubbio la cannabis con un’alta percentuale di CBD e un basso contenuto di THC può essere una soluzione per contrastare l’ansia ma va associata anche a un cambiamento del proprio modo di vivere e assunta sotto il controllo medico. Ad esempio è importante fare attività sportiva, dormire per un numero di ore sufficienti, dedicarsi alla meditazione e ridurre il consumo di alcol e caffeina, individuare ed eliminare le cause scatenanti del disturbo. Ti ricordiamo tuttavia di consultarti sempre con il tuo medico di fiducia per capire qual è la strada migliore da intraprendere nel trattamento di questo disturbo per evitare di fare scelte sbagliate che andrebbero a peggiorare solo la situazione.

* Ti ricordiamo che le informazioni riportate in questo articolo hanno un fine illustrativo, sono tratte da fonti esterne e non costituiscono in alcun modo un consiglio medico. Quindi prima di utilizzare prodotti a base di THC o CBD ti consigliamo di rivolgerti a un professionista.

Ti invitiamo a non consumare prodotti alla cannabis fuori dalla legalità: può essere molto pericoloso per la tua salute, provocare effetti collaterali non prevedibili e portarti seri problemi con la legge.

 

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