Cosa sono i PGR e quali conseguenze hanno sulla cannabis?

I consumatori di cannabis stanno diventando sempre più consapevoli dell’impatto dei residui chimici presenti nelle loro cime. Qui esploreremo i PGR (regolatori di crescita delle piante) e il loro effetto sull’uomo, sulla Terra e sulle cime di cannabis stesse. È consigliabile trattare la cannabis con i PGR?

I fitoregolatori, anche conosciuti come PGR o regolatori di crescita delle piante, sono sostanze chimiche stimolanti impiegate per migliorare la resa e le dimensioni delle cime. La loro funzione è essenzialmente quella di ingannare gli ormoni vegetali per accelerare i processi che stimolano la crescita ed inibire quelli che la frenano o la rallentano. Tuttavia, queste molecole sono anche conosciute per danneggiare l’ambiente e potrebbero rappresentare una minaccia per la salute umana. Scoprite tutti i segreti di questi controversi regolatori della crescita ed imparate a riconoscere un’erba trattata con PGR.

Cosa sono i PGR presenti nella cannabis?

I PGR sono molecole semplici che, come avrete già intuito, mirano a regolare la crescita e lo sviluppo delle piante. Molte di queste sostanze chimiche si trovano naturalmente nelle piante, dove aiutano a guidare importanti processi fisiologici. Tuttavia, gli esseri umani sono riusciti a creare in laboratorio dei PGR sintetici da applicare sulle piante per aumentare i raccolti, prolungare la vita post-raccolta e la qualità di conservazione dei frutti.

Ovviamente, queste sostanze chimiche hanno suscitato anche l’interesse dei coltivatori di cannabis commerciali. Funzionano bene nelle colture fruttifere e, di conseguenza, hanno la potenzialità di migliorare anche le dimensioni delle cime, aumentare il peso dei raccolti e, in definitiva, incrementare i margini di profitto. Ma i PGR sono innocui per i consumatori?

Pesticidi ed erbicidi sono considerati dei pericolosi agenti contaminanti nei mercati legali della cannabis, soprattutto in quelli del Nord America. Alcuni ricercatori hanno voluto esaminare i possibili residui di pesticidi nel fumo della cannabis e, dai risultati ottenuti, è emerso che la contaminazione è “pericolosamente alta[1]” e significativamente preoccupante. Questa situazione ha spinto molti scienziati ad interessarsi al fenomeno dei residui di PGR nelle cime[2].

Sebbene i PGR siano efficaci nel massimizzare il volume dei raccolti, sempre più consumatori si stanno rivolgendo ai prodotti biologici, ecosostenibili ed artigianali appositamente formulati per la cannabis e privi di composti sintetici (destinati alle coltivazioni su scala ridotta). Alcune ricerche suggeriscono che le pipe ad acqua ed i bong potrebbero filtrare[3] alcune sostanze chimiche nocive, ma la possibile presenza di contaminanti continua a spaventare molti consumatori di cannabis.

Ma i PGR vengono applicati anche nelle colture alimentari? Ebbene sì. Ad esempio, gli agricoltori applicano diversi tipi di queste sostanze chimiche per migliorare la forma delle mele o per impedire che i frutti cadano troppo presto. Inoltre, molti alimenti coltivati a fini commerciali contengono anche residui di pesticidi. Solo perché una sostanza stimolante viene usata in campo agricolo per migliorare la crescita e la produttività delle piante non significa che sia sicura da ingerire.

Qui di seguito approfondiremo l’argomento sui PGR. Dopo aver scoperto come agiscono all’interno delle piante, capirete i loro potenziali pericoli e saprete riconoscere una marijuana trattata con PGR.

Il ruolo dei PGR nelle piante

I PGR non sono altro che ormoni vegetali. Esattamente come gli ormoni animali aiutano a regolare una serie di meccanismi fisiologici, gli ormoni vegetali stimolano la crescita, la fioritura, la fruttificazione ed altri processi. Tuttavia, nel caso degli animali, gli ormoni entrano nella circolazione sistemica per esercitare i loro effetti attraverso le ghiandole e gli organi distanti. Nelle piante, gli ormoni tendono invece a produrre effetti laddove sono normalmente sintetizzati. Pertanto, queste sostanze chimiche lavorano per creare effetti isolati, ma lavorano anche insieme per produrre una serie di reazioni.

I principali PGR presenti naturalmente nelle piante includono:

Perché i coltivatori usano i PGR sulla cannabis?

Come avrete immaginato, i coltivatori sottopongono le proprie piante ai PGR per produrre cime più grandi e compatte. Sebbene possano essere accattivanti dal punto di vista estetico, queste infiorescenze hanno un prezzo da pagare.

Quando una pianta viene trattata con i PGR, i suoi ormoni endogeni subiscono sostanzialmente un’alterazione. Gli ormoni naturali agiscono in parte scomponendo o attivando le proteine di trascrizione del DNA. Queste proteine attivano ed inibiscono i geni che promuovono la crescita e sono tenute sotto controllo dagli ormoni. L’introduzione di ormoni esogeni sintetici consente ai coltivatori di interrompere questo processo biologico. Aggiungendo ormoni che attivano un gruppo di proteine bersaglio chiamate “fattori di trascrizione”, i coltivatori possono aumentare intenzionalmente il numero di proteine che promuovono la crescita ed inibire quelle che la frenano.

Queste alterazioni portano a cime più grandi e compatte, dall’aspetto molto più attraente ad occhio nudo. L’attivazione dei geni che promuovono la crescita fa sì che le cellule assorbano più acqua, il che le costringe ad espandersi. L’auxina svolge anche un ruolo nell’aumentare le dimensioni delle pareti cellulari delle piante.

Tuttavia, nonostante le cime più grandi, giocare con gli ormoni vegetali ha un serio svantaggio per i coltivatori di cannabis. Rispetto alle infiorescenze normali, la cannabis trattata con PGR presenta livelli più bassi di cannabinoidi e terpeni. In quanto tali, queste cime sono molto meno saporite di quelle non trattate e producono effetti psicoattivi meno pronunciati.

I PGR sono pericolosi?

Gli studi in corso stanno esplorando il potenziale impatto dei PGR sulla salute umana. Sebbene l’uso agricolo dei PGR sia approvato in alcuni Paesi, in altri è illegale. Ad esempio, gli agricoltori europei possono usare il daminozide come pesticida, ma negli Stati Uniti è considerato un potenziale cancerogeno e non può essere usato in agricoltura.

Date un’occhiata qui di seguito ad alcuni dei PGR sintetici più comuni e ai loro potenziali pericoli:

  • Qual è l’impatto dei PGR sull’ambiente?

I PGR non sono solo una potenziale minaccia per i consumatori di cannabis. L’applicazione su scala industriale non fa altro che diffondere queste sostanze chimiche nell’ambiente, esattamente come accade con i pesticidi e molti altri prodotti.

Le cattive pratiche agricole che aumentano il deflusso e l’erosione aiutano queste sostanze chimiche a farsi strada nelle acque sotterranee, nei fiumi e nell’ecosistema in generale. Non è ancora chiaro quale sia il vero impatto di questo inquinamento, ma la ricerca mostra che i PGR possono incidere sullo sviluppo degli organi[7] in alcune specie ittiche ed esercitare effetti tossici[8] sui sistemi riproduttivi degli animali.

Fonte:www.royalqueenseeds.it/

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