La legalizzazione della cannabis rappresenterebbe il passo ideale per invertire gli effetti della guerra alla droga. Tuttavia, molti paesi non hanno ancora sostenuto una tale posizione politica, nonostante le pressioni dei vari partiti.
In assenza di una riforma legale che potrebbe trasformare la cannabis da problema a opportunità, cerchiamo di analizzare a fondo l’argomento in modo da trovare delle risposte esaurienti.
Un’opportunità da cogliere a volo
Tutto sommato, sempre più stati si stanno muovendo per legalizzare la cannabis sia per uso medicinale che ricreativo. Le modifiche legali attuali del resto hanno già generato un’industria fiorente di società legali di cannabis, comprese quelle che mirano a ricercare e sviluppare prodotti medici a base di tale sostanza, senza dimenticare quelle che stanno lavorando per distribuire e coltivare la cannabis.
Inoltre va detto che più della metà degli Stati Uniti ha imposto leggi sulla cannabis medica e sedici ne hanno persino legalizzato l’uso ricreativo seppur con qualche limite in termini di possesso individuale. Nel frattempo, lo stato di New York e quello del New Mexico hanno approvato la legislazione nel marzo 2021.
I vantaggi economici della legalizzazione della cannabis
I vantaggi che potrebbero derivare dalla legalizzazione della cannabis sono già risultati evidenti quando i primi stati si sono mossi per cambiare le loro posizioni legali. Nel complesso, la sostanza legale potrebbe significare una grande spinta per le economie statali e un mucchio di soldi per le casse dei governi.
Un esempio potrebbe essere l’aumento del gettito fiscale, la crescita dell’occupazione e le opportunità di investimento ossia tutti potenti incentivi per spingere i politici verso questa decisione. Tanti altri sono ovviamente i vantaggi che ne deriverebbero dalla legalizzazione della cannabis come ad esempio quello di contrastare la criminalità organizzata che proprio per le restrizioni ancora vigenti fa affari d’oro sul mercato nero.
L’impatto della cannabis sul gettito fiscale
Le vendite di cannabis in paesi che l’hanno appena legalizzata vanno meglio del previsto come si evince da alcuni report del Colorado e di Washington, ossia i primi paesi a cambiare rotta e a legiferare a favore dell’erba. A dimostrazione di ciò, basta aggiungere che negli ultimi anni hanno portato a un aumento delle entrate fiscali.
Alcune piattaforme per la vendita della CBD, come Zamnesia.net, hanno registrato un numero di clienti in netta crescita, grazie ad una offerta ampia e di prodotti legali adatti a chiunque voglia esplorare questo mondo.
Nel 2019, il Colorado ha raccolto oltre 302 milioni di dollari di tasse e spese sulla cannabis medica e ricreativa. Le vendite nello stato hanno tra l’altro fruttato oltre 1,7 miliardi di dollari e si prevede che tale cifra aumenterà almeno del doppio entro l’anno 2024.
Legalizzazione della cannabis: maggiore redditività e incremento della forza lavoro
La creazione di vivai e dispensari di cannabis sarebbero il primo passo per gli stati che hanno votato a favore della legalizzazione della sostanza. Questi non solo creerebbero posti di lavoro, ma stimolerebbero anche l’attività economica nell’industria in diverse aree. Nel caso di stati come la California e il Nevada, dove tali infrastrutture esistono già, l’impatto economico è infatti già diventato più quantificabile con la maturazione del settore.
A tale proposito va sottolineato che uno studio dell’RCG Economics and Marijuana Policy Group sul Nevada afferma che la legalizzazione della cannabis ricreativa nello stato potrebbe creare all’incirca 41.000 nuovi posti di lavoro e generare introiti di oltre 1,7 miliardi di dollari.
Infine va detto che lo studio ICF stima che almeno 81.000 posti di lavoro aggiuntivi diretti, indiretti e indotti in California a seguito delle vendite legalizzate di marijuana sarebbero pronti per essere creati.
Da come si evince in base a quanto sin qui descritto, la riforma legale potrebbe trasformare la cannabis da problema a opportunità ed è quindi più che logico porte la domanda: quando tutto ciò avverrà?
Fonte: informazioneonline.it