La COLTIVAZIONE delle colture di canapa in Spagna è aumentata di otto volte dal 2016
I dati del Fondo spagnolo di garanzia agraria (FEGA) hanno dimostrato che nel 2020 l’area coltivata a colture dedicate di canapa in Spagna è passata da 61 ettari a 510 ettari, il che significa che è aumentata di otto volte dal 2016, in “ canapa per fibra ” superficie, dichiarata nella domanda unica PAC.
Il ministero dell’Agricoltura ha sottolineato che sebbene questa cifra sia ancora relativamente bassa nella coltivazione industriale spagnola, significa che l’interesse per la produzione di questa coltura è in aumento e, come tale, ha prodotto un documento informativo che espone ai potenziali agricoltori e ai coltivatori le principali condizioni relative alla coltivazione di questa specifica coltura, spiegando gli scopi consentiti, le normative applicabili e gli obblighi esistenti per i coltivatori.
La canapa appartiene alla famiglia della Cannabis sativa L. ed è stata coltivata nel corso della storia come fonte di fibra per la produzione di tessuti o carta, per ottenere prodotti alimentari, per scopi medicinali e per usi cosmetici.
Tuttavia, a causa della possibile presenza di elementi narcotici nella pianta di cannabis, l’agricoltore di canapa deve essere pienamente consapevole delle normative che si applicano alla sua coltivazione, per quali scopi è consentita e degli obblighi che questa deve rispettare, questioni. che necessitano di attenersi in modo responsabile e corretto per essere consapevoli delle conseguenze, soprattutto penali, in caso di mancato rispetto della normativa sugli stupefacenti.
Il Ministero dell’Agricoltura ha precisato che in particolare, ultimamente, c’è stato un crescente interesse per la coltivazione della canapa per il suo contenuto di cannabidiolo (CBD), un fitocannabinoide che viene estratto da questa pianta la cui produzione è soggetta a vincoli normativi, e che sta provocando un grande dibattito negli ambienti medici sul suo utilizzo.
Il documento è stato preparato in collaborazione con le amministrazioni agricole delle comunità autonome, insieme all’Agenzia spagnola per i medicinali e i prodotti sanitari (AEMPS) e con l’Unità tecnica della Polizia giudiziaria della Guardia Civil, come riportato da Shopganja.it