Hashish e marijuana a scuola. Coinvolti minorenni. Arrestato ventenne. Le vendite in chat

I Carabinieri della Stazione di Pescia, al termine di una attività d’indagine, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di misura cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Pistoia su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un ventenne di origini marocchine, residente a Uzzano, ritenuto responsabile di aver compiuto varie cessioni di sostanze stupefacenti del tipo hashish e marijuana, in prossimità dei plessi scolastici ove hanno sede gli istituti superiori di Pescia.
L’indagine trae origine da una serie di mirati controlli effettuati dai Carabinieri, anche su richiesta delle direzioni didattiche, al fine di reprimere la problematica del consumo di sostanze stupefacenti tra gli studenti, spesso minorenni.
Da un controllo effettuato nel giugno 2020, l’arrestato venne fermato nelle adiacenze dei plessi scolastici e trovato in possesso di una significativa quantità hashish, le cui successive analisi quantitative stabilivano la possibilità di ricavare ben 98 dosi di stupefacente per la successiva vendita.
Successivamente, i militari, coordinati dalla Procura della Repubblica di Pistoia, avviavano mirati accertamenti per far luce sia sulla provenienza dello stupefacente che sull’identificazione dei consumatori finali, mediante l’utilizzo di indagini tecniche, analisi dei traffici telefonici dell’indagato, pedinamenti e appostamenti. Le indagini permettevano di far luce su almeno cinquanta cessioni di sostanza stupefacente avvenuti nei pressi delle scuole superiori di Pescia, effettuati anche nei confronti di minorenni ed a segnalare all’Autorità Amministrativa sette giovani consumatori di stupefacenti. L’indagato raccoglieva gli ordini di stupefacenti per lo più attraverso messaggi in chat con le applicazioni più diffuse tra i giovani, nel corso dei quali si stabiliva prezzo, quantitativo e luogo d’incontro per lo scambio.
A conclusione delle suddette indagini, dunque, veniva data esecuzione alla misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico nei confronti dell’indagato per reati di spaccio continuato aggravato di sostanze stupefacenti.
Fonte: ilcittadinopescia.it

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