Una delle vittime aveva 20 anni, l’altra è una donna. Tre persone estratte vive dalle macerie e trasferite in ospedale: uno è grave
PERUGIA – Violenta esplosione in un’azienda a Gubbio (Perugia). Sul posto sono accorsi i vigili del fuoco, che hanno estratto vive tre persone, mentre una quarta, un ragazzo di 19 anni, è morto. Si chiamava Samuel. In tarda serata anche una quinta persona, una donna, Elisabetta, di 52 anni, è stata poi tirata fuori senza vita dalle macerie. Entrambi lavoravano nel laboratorio saltato in aria.
Il ferito più grave è stato trasportato in elisoccorso con gravi ustioni sul corpo al centro grandi ustionati di Cesena. Gli altri sono stati invece trasportati all’ospedale di Branca (Gubbio), con traumi da schiacciamento. Per estrarli i vigili del fuoco hanno dovuto tagliare delle travi in ferro con le moto-troncatrici e divaricatori idraulici e sollevare le parti in cemento con i cuscini pneumatici. Mentre erano in corso queste operazioni si sono verificate altre forti esplosioni.
Gubbio, esplosione in un laboratorio di cannabis light: l’edificio distrutto
Le squadre di Gubbio, Perugia e Gaifana stanno operando all’interno del capannone per spegnere le fiamme. Secondo quanto si apprende dal 118, le esplosioni si sarebbero verificate “in un laboratorio dove viene trattata cannabis light”. La deflagrazione avrebbe poi causato il crollo del solaio dell’abitazione sovrastante.
La palazzina, in affitto, è stata messa sotto sequestro. Il fatto che la vittima e i feriti siano stati estratti dalle macerie farebbe ritenere ai soccorritori e agli inquirenti che si trovassero nei locali dove c’era l’attività. Nel fascicolo aperto dalla procura di Perugia che sta procedendo agli accertamenti coordinati sul posto dal sostituto procuratore di Perugia Gemma Miliani potrebbe essere ipotizzato l’omicidio colposo.
Cordoglio da parte della presidente della Regione Umbria Donatella Tesei: “A nome mio e dell’intera comunità umbra esprimo la più sincera vicinanza ai lavoratori, e alle loro famiglie, coinvolti nell’esplosione avvenuta nell’eugubino”.
Fonte: repubblica.it