La cannabis medica è un settore che è cresciuto in maniera esponenziale in questo ultimo periodo, sia tra i consensi tra le persone, sia come valore di mercato. Un paio di anni fa, circa il 2018 delle persone erano a favore dell’uso della cannabis medica.
Il numero di medici a favore è cresciuto l’anno seguente e continua a crescere anno dopo anno. Circa l’85% delle persone si dichiara a favore dell’uso di questi prodotti a scopo medico, a fronte di alcune patologie come Alzheimer, il disturbo di Crohn, epilessia e glaucoma.
Può anche essere un’utile alternativa ai ben più assuefacenti e pericolosi antidolorifici da prescrizione.
Quindi se piace a medici e pazienti, qual è il problema? Probabilmente la poca conoscenza in questo settore e la sua recente introduzione nel mercato. Ci vorranno probabilmente un pò d’anni prima che i suoi benefici vengano messi in luce e testati.
Consigli dei medici
Come abbiamo detto, la percentuale dei medici a favore è cresciuta in modo esponenziale dal 2018, ma non è ancora al 100%. Questo vuole dire che ci sono ancora alcuni medici contro l’uso della cannabis a scopo medico.
Come mai questi medici non vogliono aprirsi a questo modo di curarsi alternativo? Forse per la leggerezza con cui alcune persone prendono questi prodotti.
In poche parole, i prodotti a base di CBD sono disponibili in tantissimi negozi e le persone hanno accesso ad essi senza bisogno di ricetta. Le persone non dovrebbero mai prendere farmaci senza consultare un medico, in quanto potrebbe essere rischioso.
Questo vale anche per la cannabis, in quanto, il medico, deve essere a conoscenza e poter guidare il paziente alla cura.
L’uso di prodotti senza consultare il medico – anche se innocui, potrebbero risultare per alcuni individui dannosi e produrre l’effetto opposto a quello sperato.
Ceppi di cannabis più comuni
Ci sono decine di ceppi diversi di cannabis sul mercato. Hanno effetti diversi se presi per scopi ricreativi e hanno anche diverse proprietà terapeutiche. Per esempio, Larry Bird è un ibrido che viene comunemente usato per affrontare la fatica, lo stress e il dolore cronico.
I ceppi che possono essere usati più comunemente, grazie ai loro effetti molto conosciuti, sono Maui Waui, White Buffalo, Dream N’ Sour, Durban Poison e Jack Herer. C’è solo l’imbarazzo della scelta, ma sarebbe comunque meglio parlare con un’esperto prima di farne uso.
Si possono anche trovare infusioni e oli qualora fumare cannabis o le sigarette in generale non piacesse.
Futuro della cannabis medica
Il consenso dei medici verso la cannabis medica è molto, molto alto. Questo fa ben sperare in un futuro più aperto a questo metodo naturale per alleviare dolore ed alcune patologie. Dopotutto ci sono diversi studi – anche se preliminari – che dimostrano l’efficacia di questi prodotti.
Il fattore di “blocco”, è dovuta ai preconcetti al quale la cannabis è ancora oggi legata. Si tratta di una eredità scomoda che impiegherà un pò di tempo per essere scrollata di dosso, ma non sarà un lavoro semplice.
Questi blocchi non potranno comunque fare molto quando – e se – la scienza dimostrerà che la cannabis è davvero una panacea per curare diversi mali. Il mondo degli entusiasti della cannabis – insieme a questo mercato – sono in continua crescita e con numeri del genere è difficile ignorare il fenomeno e lasciarlo da parte.
Questo vale anche per il mercato globale della cannabis, con coltivazioni che stanno conquistando tutto il mondo. Un nuovo settore che potrà portare posti di lavoro e nuova ricchezza, grazie ad un prodotto che per troppo tempo è stato lasciato in fondo al cassetto, forse, ingiustamente.
Fonte: www.italiaatavola.net/