La coltivazione indoor è diventata estremamente popolare in questi ultimi anni. Ormai chiunque può allestire una buona Grow Room dove coltivare qualche pianta di marijuana. La Cannabis è una pianta molto resistente, ma per ottenere i migliori risultati bisogna valutare i parametri necessari per ricreare l’habitat ideale per la sua crescita.
In questa guida imparerete a pianificare, allestire e gestire nel miglior modo possibile la vostra coltura indoor. Non importa quale varietà deciderete di coltivare, né la tecnica che adotterete, il successo di una coltivazione indoor si valuta secondo la qualità e la quantità del prodotto finale.
Qualsiasi coltura di Cannabis che si rispetti dev’essere sempre preceduta da un accurato piano strategico, ancora prima di germinare i semi. Prima di tutto bisogna trovare la zona da destinare alla coltivazione indoor delle piante: una camera da letto, una mansarda o una cantina.
L’importante è usare un’abitazione privata, in modo da essere sicuri che nessun ospite indiscreto potrà accedere alla Grow Room durante la fase di crescita. Usate sempre il buon senso ed evitate di coltivare in una stanza che si affaccia direttamente su una strada o vicino al portone di un condominio.
Mantenete la massima segretezza ed evitate di rivelare a qualcuno che state coltivando qualche pianta di Cannabis. Il motto dev’essere sempre e comunque: “tenere la bocca chiusa”. Prendetelo come il vostro “piccolo segreto verde”.
GROW BOX VS STANZE ADATTATE ALLA COLTIVAZIONE
Il modo più semplice e veloce per avviare una coltivazione indoor è acquistare direttamente un Grow Box, ovvero un armadio in tela già predisposto per la coltivazione indoor della marijuana. Sul mercato se ne possono trovare di diverse dimensioni e modelli, facilmente adattabili ai vostri spazi ed esigenze.
I Grow Box sono normalmente rivestiti internamente con materiale Mylar altamente riflettente e progettati per non far uscire ed entrare spiragli di luce. Queste caratteristiche vi consentiranno di non interrompere mai il normale ciclo di crescita delle piante. Sono disponibili anche alcuni armadi appositamente progettati per le luci LED, rivestiti con speciali materiali Mylar bianchi per ottimizzare la riflettanza dello spettro emesso dai LED.
Destinare una stanza intera e/o allestire da sé un armadio di coltivazione è un lavoro che può rivelarsi inutile per i coltivatori domestici. Solo i coltivatori di Cannabis commerciali allestiscono intere stanze per la produzione della loro merce e, a meno che non abbiate intenzione di raccogliere chili e chili di cime per rifornire un dispensario o un club, allora un Grow Box dovrebbe essere più che sufficiente.
Questi armadi sono appositamente progettati per coltivare Cannabis. Allestire un angolo di casa o adattare un mobile con tutte le attrezzature necessarie per la crescita delle piante può risultare più costoso e faticoso. Inoltre, le chiusure a prova di luce e la riflettanza dei rivestimenti Mylar, di cui sono normalmente dotati i Grow Box, sono piuttosto difficili da riprodurre artigianalmente.
Questi inconvenienti si ripresenterebbero anche all’interno di una stanza con una lampada agganciata al soffitto, senza materiali riflettenti né pareti divisorie. Ovviamente, in questi casi dovreste solo procurarvi un secchio di pittura bianca opaca e dipingere i muri, ma per poche piante non ne varrebbe la pena.
Inoltre, gli odori potrebbero creare non pochi problemi, fuoriuscendo dalla stanza fino a raggiungere il pianerottolo di casa nelle ultime settimane di fioritura.
Gli ampi spazi di una stanza richiederebbero inoltre potenti ventilatori e filtri ai carboni attivi più grandi e accedendo alla coltivazione rischiereste di far uscire gli odori e di interrompere il ciclo di oscurità delle piante. Se doveste comunque decidere di adottare questa alternativa, procuratevi una torcia con luce verde per entrare nella stanza quando le luci sono spente.
Il vantaggio che in molti trascurano è che i Grow Box sono estremamente facili da mantenere e gestire. Con un po’ di acqua e sapone e un panno si possono pulire in pochi minuti. Inoltre, le lampade, i ventilatori di estrazione ed immissione d’aria e i filtri ai carboni attivi si installano con estrema facilità e non richiedono particolari utensili o abilità manuali.
Gli unici accessori che dovrete acquistare separatamente sono corde o catene con ganci, prolunghe ed un rotolo di nastro adesivo, con i quali fisserete le apparecchiature più grandi ed isolerete i vari condotti d’aria. I moderni Grow Box riproducono il perfetto microclima per la crescita della Cannabis. Se ci permettete un suggerimento, vi consigliamo vivamente di acquistarne uno e di non complicarvi troppo la vita.
Gran parte dei coltivatori domestici usano Grow Box da uno o due m², dimensioni poco ingombranti e sufficientemente grandi per ottenere ottimi risultati. Al limite, chi volesse implementare la coltivazione a ciclo continuo potrebbe aggiungere un secondo armadio.
In questo modo, un armadio potrebbe accogliere le piante in fase di crescita vegetativa o le piante madri e le talee, mentre il secondo potrebbe funzionare contemporaneamente per la fase di fioritura. Queste strategie colturali non sarebbero praticabili usando una stanza intera.
QUANTA LUCE PER M²
Normalmente, nelle coltivazioni indoor vengono usate lampade HID: le MH per la fase di fioritura e le HPS per quella di fioritura, montate sui loro appositi riflettori. Le lampade da 400 e 600W offrono la migliore copertura per un m² di superficie coltivata.
Tuttavia, gli ultimi modelli di luci a LED per la coltivazione indoor offrono uno spettro luminoso altrettanto buono, se non addirittura migliore, delle lampade HID, riducendo le bollette della luce di un 50%. I migliori modelli da 200-400W sono sufficienti per coprire un m² di superficie, senza richiedere la sostituzione delle lampadine come accade invece con le HID al terzo o quarto raccolto.
Per la fase di crescita vegetativa si possono usare anche le lampadine CFL a spettro di luce bianca fredda, come quelle da 150-300W, un’alternativa economica e valida quanto le lampade MH. Le CFL possono essere posizionate a pochi centimetri dalle parti apicali delle piante per mantenere più ravvicinati gli internodi. Le HID e le più potenti luci a LED, invece, devono essere installate ad una distanza di almeno 50-60cm.
Tuttavia, le CFL non sono raccomandate per la fioritura, in quanto la loro potenza non è sufficiente per stimolare le piante a produrre cime grandi e compatte. In questi casi, bisognerebbe sostituirle in fioritura con lampade HPS o LED.
Per mantenere la zona di coltivazione pulita ed ordinata e lavorare nella massima sicurezza, gli alimentatori e le parti elettriche devono essere posizionate al di fuori del Grow Box, lontano da superfici umide o a contatto con l’acqua. Queste raccomandazioni sono prioritarie nelle coltivazioni con impianti idroponici. Cercate di fissare tutti i dispositivi elettrici ad una parete, se ne avete la possibilità, e mantenete sempre le apparecchiature il più ordinate possibile, per evitare di inciampare sui cavi.
CIRCOLAZIONE DELL’ARIA
Per controllare la temperatura e mantenere i parametri ottimali per la crescita della Cannabis bisogna garantire alle piante un buon flusso d’aria. I ventilatori di immissione devono essere saldamente collegati ai tubi, posizionati il più retti possibile. In questo modo potrete contare su una circolazione d’aria fresca proveniente da una finestra o da una ventola.
Analogamente, gli estrattori e i tubi collegati con il filtro ai carboni attivi dovranno essere sigillati adeguatamente, evitando curve o angoli retti. Questi accorgimenti non verranno apprezzati solo dalle vostre piante, ma anche dai vostri vicini, che non noteranno i pungenti aromi delle vostre piante di marijuana.
Per simulare la brezza esterna, è necessario posizionare strategicamente alcuni ventilatori a piedistallo e/o a pinza all’interno del Grow Box. Assicuratevi di non collocare i ventilatori troppo vicino alle piante o di impostare velocità troppo elevate. Stiamo simulando una leggera brezza e non un tornado.
TENERE SOTTO STRETTO CONTROLLO TUTTI I PARAMETRI
Una volta installate tutte le apparecchiature e acquistati gli opportuni fertilizzanti, bisogna saper monitorare correttamente tutti i parametri. Un semplice termometro con igrometro incorporato vi consentirà di tenere d’occhio il microclima del vostro armadio di coltivazione. Si tratta di un dispositivo molto utile ed economico.
È giunto quindi il momento di decidere quale varietà di marijuana coltivare e la migliore tecnica di coltivazione secondo le proprie esigenze e superfici da destinare alla crescita delle piante.
Lista di cose da procurarsi
- Lampada a bulbo, riflettore e alimentatore
- Pannello di controllo o prolunghe con interruttore
- Ventole per estrazione e immissione d’aria + filtro
- Ventilatore
- Vasi
- Termometro
- Igrometro
- Pareti riflettenti
- Umidificatore (se necessario…)
- Riscaldatore (se necessario…)
Fonte : cannaconnection.it