Riemergono le posizioni opposte dei partiti sulla questione. Lunedì spazio alle proposte: Sinistra Italiana spinge, Lega e Forza Italia frenano
Riparte l’iter per la legalizzazione della cannabis in Parlamento. Oggi, in commissione Giustizia della Camera, l’ufficio di Presidenza ha organizzato il calendario dei propri lavori nel quale si segnala il nuovo iter delle proposte di legge inerenti.
Dalle dichiarazioni del presidente della stessa commissione Mario Perantoni, deputato M5s, si apprende infatti che lunedì 12 aprile le proposte saranno oggetto di discussione generale: «La materia è cronaca quotidiana del nostro Paese, richiede interventi legislativi per cui è importante che il parlamento dia adeguate risposte», spiega il presidente.
Negli scorsi giorni diverse erano state le reazioni sul tema. Dalla destra che si è mostrata più che mai conservatrice alla sinistra che aveva invece pressato per la legalizzazione, attaccando gli oppositori.
«Le siringhe servono per vaccinarsi, non per drogarsi. L’erba deve stare nei prati, non nelle sigarette. Forza Italia lo dice con chiarezza: mai droghe legali. Draghi si, droghe no». Così ai tg il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri.
Anche il deputato della Lega Claudio Borghi ieri è tornato a ribadire la posizione del suo partito: «Qualsiasi altra cosa voglia fare il governo, oltre ai piani per l’emergenza, necessita di una maggioranza politica, per cui non rompano le scatole con la cannabis o con legge Zan, perché queste sono questioni che vanno ben al di là di quello che ci ha spinto a formare questo governo».
La replica era arrivata direttamente dalla segreteria nazionale di Sinistra Italiana, prima con Nicola Fratoianni e poi con Giovanni Paglia: «L’unica vergogna è l’ipocrisia bigotta della destra di questo Paese -afferma Fratoianni – l’unica cosa seria da fare sarebbe legalizzare la cannabis, così si combatte la malavita organizzata, così arrivano più soldi alle casse dello Stato, così si fa una scelta di buon senso».
«In questo Parlamento c’è una maggioranza per approvare rapidamente la legge Zan e legalizzare la cannabis. Veramente non lo si può fare per i ricatti dei Gasparri e dei Pillon? – aggiunge Paglia – davvero dobbiamo restare nel Medio Evo per non turbare Draghi e i suoi pessimi equilibri ministeriali? Ci sono invece mille ragioni – conclude l’esponente di SI – per andare avanti come treni: noi ci siamo».