Canapa indiana e marijuana per più di 2 milioni di euro distrutte dalla Guardia di finanza

Livorno, i 50 chili di piante erano stati sequestrati a settembre dell’anno scorso a uno chef di 46 anni

Livorno Le fiamme gialle del Nucleo Pef di Livorno hanno distrutto 704 piante di canapa indiana e 8,6 chilogrammi di marijuana, sequestrati nel settembre 2020 nel corso di un’operazione antidroga che ha smantellato un mega vivaio per la produzione di stupefacente alla periferia sud della città e portato all’arresto del proprietario. La distruzione è avvenuta presso l’inceneritore della società Aisa Impianti di Arezzo, che ha trasformato in energia termica tutta la droga sequestrata, a seguito del provvedimento emesso dalla Procura della Repubblica.

Visto l’ingente valore della merce movimentata, è stato svolto un servizio di scorta per garantire che le operazioni di trasporto e distruzione avvenissero in sicurezza. Infatti, la marijuana, già pronta, avrebbe reso – sul mercato al dettaglio – 17.000 dosi, generando un profitto di circa 86.000 euro. Mentre le piante di canapa indiana, al completamento del loro ciclo vegetativo, essendo in grado di produrre 300 grammi di marijuana ciascuna, avrebbero generato un guadagno potenziale di oltre 2,1 milioni di euro.

L’operazione aveva portato all’arresto di un agronomo dilettante e chef di professione di 46 anni, B.S., che aveva allestito la piantagione fuori dalla sua villetta di Livorno.

Fonte: iltelegrafolivorno.it

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