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Gli esseri umani hanno usato sostanze che alterano la mente per migliaia di anni e per i motivi più diversi. Ancora oggi, queste sostanze sono così radicate nella nostra esistenza quotidiana che spesso dimentichiamo la loro capacità di cambiare il modo in cui ci sentiamo. Difficilmente ci fermiamo a riflettere sulle proprietà psicoattive di una tazza di caffè bevuta prima di andare al lavoro. Le persone usano le sostanze più diverse prima di iniziare un’attività e lo studio non fa eccezione.
Ad esempio, l’Adderall (una combinazione di destroanfetamina ed anfetamina) è diventato un farmaco per studiare molto popolare tra gli studenti negli Stati Uniti, mentre le cosiddette “smart drug” (come il Modafinil) hanno ottenuto un enorme successo nelle università britanniche sempre per gli stessi motivi. Ci sono poi gli studenti che non sopportano l’idea di studiare senza una tazza di caffè, o anche tre.
Ma che dire dell’erba e dello studio? Molti associano la cannabis agli occhi rossi, alla pigrizia e alla demotivazione. Tuttavia, la ricerca ha capovolto questo stereotip dimostrando che i consumatori di cannabis possono avere una forte motivazione e raggiungere grandi traguardi. Ma l’erba colpisce tutti in modo diverso e questo emerge con particolare evidenza tra i banchi di scuola.
Si può studiare sotto gli effetti della cannabis?
L’erba può aiutare a studiare? Gli studenti universitari possono usare la cannabis per aumentare la loro concentrazione in modo naturale? È difficile rispondere a queste domande. Al di là dello studio, alcune persone rispondono positivamente alla cannabis, mentre altre vengono colte da attacchi di panico e paranoia ogni volta che fumano una canna. In quanto tale, dobbiamo innanzitutto stabilire come ci fa sentire la cannabis in generale, al di fuori dello studio.
Se dopo aver fumato marijuana riesci a svolgere le tue attività, perché non dovresti provarla sui libri per vedere se ti aiuta a studiare? Le possibilità sono due: o ti sentirai perfettamente a tuo agio e concentrato o sarai distratto e demotivato. Ma i risultati dipendono anche dalla quantità e dalla varietà (ne parleremo più avanti) e qui le cose si complicano ulteriormente. Scopri i vantaggi e gli svantaggi di usare la cannabis per studiare e se può fare al caso tuo.
Vantaggi di usare la cannabis per studiare
Nei punti sottostanti riportiamo alcuni dei modi in cui la cannabis potrebbe giovare allo studio.
Concentrazione e motivazione | Il cannabinoide THC è alla base dei principali effetti psicoattivi dell’erba, che innesca legandosi ad un recettore nel sistema nervoso centrale noto come CB1. Dopo aver attivato questo sito, le cellule cerebrali rilasciano maggiori quantità di dopamina (un neurotrasmettitore). Questa sostanza chimica svolge un ruolo chiave nel controllo della motivazione. Se la cannabis ti fa sentire bene ed hai trovato la tua dose ottimale, potresti scoprire che l’erba ti aiuta a studiare. |
Creatività | Molte materie richiedono un pensiero lineare, come quello sistematico ed analitico necessario nei campi della scienza e della matematica. Tuttavia, quando l’argomento da studiare è complesso, bisogna spesso trovare delle soluzioni a problemi difficili. Ed è qui che entra in gioco il pensiero divergente, la parte della nostra mente incaricata di generare idee creative. La ricerca mostra che la cannabis, a dosi contenute, può migliorare alcuni aspetti del pensiero divergente, mentre a dosi più elevate tende a comprometterlo. |
Scandisce il ritmo | Consumare cannabis nelle giornate di studio può aiutare a scandire il ritmo delle ore di lettura e studio. Invece di uscire ogni due ore per bere un caffè, puoi prenderti delle pause di 10 minuti per liberare la mente e ricaricare il tuo sistema endocannabinoide prima di tornare sui libri. |
Flessibilità | Gli effetti della cannabis sono vari. Il contenuto di sostanze fitochimiche (vale a dire cannabinoidi e terpeni) cambia da varietà a varietà. Prova diverse genetiche e scopri cosa funziona meglio per te. Alcune cultivar offrono un effetto più stimolante ed energizzante, altre sono più lenitive e rilassanti ed altre non sballano affatto. |
Svantaggi di usare la cannabis per studiare
La cannabis può rivoluzionare il nostro modo di studiare. Tuttavia, quando accendiamo uno spinello prima di aprire un libro corriamo il rischio di far deragliare qualsiasi interesse verso lo studio. Ecco le cose che possono andare storte.
Perdita di motivazione | Non tutti riescono a sentirsi motivati e concentrati dopo aver fumato una canna. In alcuni casi può produrre l’effetto opposto, soprattutto a dosi elevate. Anche dopo aver fumato varietà presumibilmente energizzanti, alcuni fumatori sentono le palpebre appesantirsi ed il loro desiderio di studiare svanire. |
Effetti collaterali | La cannabis ricca di THC ha un lungo elenco di effetti collaterali che possono dissuadere dallo studio anche lo studente più ligio al dovere, almeno fino a quando gli effetti svaniscono. Questi includono una maggiore frequenza cardiaca, paranoia, panico, ansia, memoria compromessa e senso del tempo alterato. |
Distrazione | Ed anche se non dovessi sentire alcun effetto collaterale dopo aver fumato, potresti distrarti continuamente. Sebbene alcune varietà aumentino la concentrazione, potresti finire per concentrarti su cose completamente fuori luogo, come video musicali stravaganti, commenti divertenti sui social network o post su come migliorare gli effetti della cannabis. |
Consigli per studiare sotto gli effetti della cannabis
Se ti piace studiare sotto l’effetto della marijuana, abbiamo alcuni suggerimenti per aiutarti ad ottimizzare l’esperienza. Questi consigli ti aiuteranno a controllare lo sballo e ridurranno al minimo i problemi di memoria a breve termine.
Microdosaggio
Il microdosaggio consiste nell’assumere piccole quantità di cannabis. Un solo tiro di canna non ti farà decollare, ma sentirai comunque qualcosa. Se assunto in piccole quantità, anche il THC può aiutare a mantenere la concentrazione motivando una persona a studiare, senza distrarre o compromettere le facoltà mentali.
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Varietà ricche di α-pinene
Se dopo poche pagine dimentichi tutto quello che hai letto, non riuscirai mai a studiare. Le varietà ad alto contenuto di α-pinene possono aiutare a prevenire l’inibizione della memoria a breve termine associata al THC. Secondo alcune ricerche preliminari, questo terpene avrebbe la capacità di inibire un enzima chiamato acetilcolinesterasi. Questa proteina scompone l’acetilcolina, una sostanza chimica che svolge un ruolo chiave nelle funzioni mnemoniche.
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Mantenersi idratati e ben alimentati
Non importa se l’erba ti fa sentire bene e a tuo agio, se sei disidratato corri il rischio di non vivere al meglio l’esperienza. Anche una leggera disidratazione può ridurre le prestazioni cerebrali e la memoria. Mangiare un pasto adeguato prima di fumare e studiare aiuterà anche a frenare la fame chimica, uno dei motivi principali per cui si abbandona la scrivania quando si è sotto gli effetti della marijuana.
Definire la via di somministrazione ottimale
Anche il metodo d’assunzione avrà un grande impatto sullo studio. Gli edibili sono assolutamente da evitare in questo contesto. Ti sballeranno troppo. Se vuoi sentire gli effetti dopo pochi secondi ed avere un maggiore controllo sul dosaggio, opta per fumare, vaporizzare o somministrare per via sublinguale la tua erba.
Considera varietà a basso contenuto di THC e ad alto di CBD
Sebbene il THC possa motivare ed ispirare, una quantità eccessiva può rapidamente frenare la tua sessione di studio. Con questo in mente, considera di optare per varietà con livelli più bassi di THC o, meglio ancora, livelli più alti di CBD. In questo modo compenserai alcuni degli effetti collaterali indesiderati, come la paranoia.
LA CANNABIS PUÒ AUMENTARE PRODUTTIVITÀ E ENERGIA
D’altro canto, ci sono quelli che giurano che la cannabis aumenti la motivazione, produttività e apprendimento. La maggior parte degli individui che la consuma mentre lavora, dice che permetta loro di eliminare lo stress esterno e aiutare a concentrarsi sulle attività da svolgere.
Altri dicono che aiuti a connettersi a più flussi di pensiero simultaneamente. Ovviamente, questa è una risposta molto soggettiva. Detto questo, ogni esperienza raccontata deve aiutare a confutare che l’uso della cannabis sia un biglietto di sola andata per fallimento e povertà. Sfida anche gli stereotipi su come la cannabis influenzi cervello e corpo. I cannabinoidi legano naturalmente con il sistema endocannabinoide che stimola creatività e, in alcuni casi, aiuta a raggiungere picchi nelle performance fisiche.
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Le migliori varietà di cannabis per aiutarti a studiare e concentrarti
In generale, le genetiche sative inducono una risposta più energetica e produttiva delle indiche. Mentre ci sono tantissime varietà tra cui scegliere, la sperimentazione è metà del divertimento. Noi ti suggeriamo queste strain:
Jack Herer
Jack Herer è una famosa ed amata varietà sativa che prende il nome dal celebre autore ed attivista pro-cannabis. Produce effetti edificanti e positivi che innescano uno sballo cerebrale creativo e lucido. Le sue cime altamente resinose hanno un delizioso profumo di agrumi con rinfrescanti note di pino.
Greenhouse
Blue Dream
Blue Dream è un prezioso ibrido statunitense. Incrocio Haze e Blueberry a predominanza sativa, la Blue Dream è amata per i suoi effetti molto bilanciati che attivano la mente mentre rilassano il corpo. Vanta un delizioso aroma di frutti di bosco dolce con un leggero retrogusto di terra e frutta.
SILVER HAZE
La Silver Haze è rinomata per i suoi pungenti aromi, dolciastri e leggermente speziati. Si apprezzano note di Skunk accompagnate da fragranze più terrose di Haze, con reminiscenze di genetiche Afghani, ereditate dalla Northern Lights. Sia i suoi sapori che i suoi profumi sono fantastici! Quando si fuma si apprezzano fragranze particolarmente dolci, tra le più apprezzate dalle comunità cannabiche.
Gli effetti della Super Silver Haze mantengono attivi, senza appesantire. Ideale per il consumo diurno, quando bisogna mantenere un certo ritmo ed avere sufficienti energie per svolgere attività che richiedono concentrazione e lucidità mentale.
Cosa funziona meglio per lo studio: Sativa o indica?
Nonostante le dicerie diffuse dalla cultura popolare, i termini “sativa” ed “indica” non denotano gli effetti di una particolare cultivar. In genere, si dice che le varietà sativa offrano effetti energizzanti, mentre le varietà indica siano più propense a provocare effetti rilassanti a livello fisico. Tuttavia, questi due termini si riferiscono solo alla morfologia (le caratteristiche fisiche) di una varietà di cannabis; le sativa sono generalmente più alte con foglie a dita più sottili, mentre le indica sono più piccole e folte con foglie a dita più tozze.
In definitiva, i cannabinoidi come il THC ed il CBD determinano gli effetti principali di ciascuna cultivar, mentre i terpeni sono ciò che differenzia uno sballo rilassante da uno energizzante. Se hai bisogno di una spinta in più, prova le varietà ricche di limonene e pinene. Se invece vuoi rilassarti, opta per quelle ad alto contenuto di mircene.
Fonte: www.royalqueenseeds.it
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