5 destinazioni per gli amanti della ganja

Il vento sta cambiando e le politiche proibizioniste di vari paesi d’Europa e del mondo stanno cadendo una dopo l’altra a favore di norme più ragionevoli e lungimiranti: all’interno di questa nostra lista troverete Paesi in cui la cannabis è tollerata, depenalizzata e perfino legalizzata, in modo da farvi godere la vostra vacanza in pieno relax, approfittando naturalmente e soprattutto dei luoghi d’interesse che queste località saranno in grado di offrirvi.

META ITALIANA D’ECCEZIONE

Cominciamo subito con una meta nostrana che rappresenta l’unica vera eccezione nella nostra lista di luoghi da visitare e in particolare quest’estate: Modena! Vi chiederete cosa ci sia di particolare rispetto a questa città da collegare al mondo della cannabis: la risposta verrà certamente in mente ai nostri lettori più assidui….

Il capoluogo di provincia, oltre ad essere una splendida città d’arte, può certamente vantare una vivacità culturale d’eccezione: non a caso, dal 26 al 28 agosto ospiterà il Kanapa Festival: 3 giorni dedicati alla cannabis e ai suoi mille usi, in concomitanza col Modena Street Festival. Quindi, anche se in Italia la cannabis non è ancora stata legalizzata, per i suoi estimatori ci sarà comunque di che rallegrarsi.

Non perdetevi poi, una visita al cuore pulsante della città: Duomo, Torre Civica, Piazza Grande, già dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Se poi avrete già fatto il pieno di cibo da strada allo Street Festival, il consiglio è quello di regalarvi almeno una cena in una delle tante trattorie locali in cui potrete deliziare il vostro palato con un bel piatto di tortellini, ovviamente condito col buon Parmigiano Reggiano e da tutti i sapori di una tradizione gastronomica autentica e genuina.

Se però vorrete indulgere ulteriormente durante le vostre vacanze emiliane concedendovi momenti di puro relax, potrete trascorrere del tempo presso le affascinanti Terme di Salvarola, o immergervi nella natura tra percorsi naturalistici, riserve naturali e oasi faunistiche di grande pregio.

IL PICCOLO/GRANDE STATO CHE HA LEGALIZZATO L’AUTOPRODUZIONE DI CANNABIS 

Se non siete ancora stati a Malta, questo è l’anno giusto per visitare lo splendido Stato insulare del mediterraneo, membro più piccolo dell’Unione Europea, che vanta uno tra i mari più incantevoli al mondo.

Ma chi non ama vivere di solo mare potrà godere anche della ricca architettura de La Valletta, la capitale, il principale centro culturale dell’isola che si fregia di una collezione unica di chiese, palazzi e musei, che spaziano dallo stile barocco al modernista e che rappresentano una delle maggiori attrazioni turistiche della città.

Malta è anche tra le mete preferite per le vacanze studio di lingua inglese: accanto al maltese infatti, la seconda lingua ufficiale di Stato è l’inglese e questo ne fa una destinazione piuttosto gettonata tra i giovani che vogliono imparare la lingua e rende il luogo piuttosto vivace e frizzante dal punto di vista culturale.

Ora immaginiamo però che la popolarità dell’isola non possa che crescere esponenzialmente, grazie ad una sua recente legge di cui vi abbiamo parlato qui, che ne ha fatto il primo Paese europeo ad aver legalizzato l’autoproduzione e il consumo di cannabis a scopo ricreativo.

In soldoni, se vi trovate in vacanza a Malta potreste avere la fortuna di fare amicizia con residenti che coltivano le proprie piantine a casa o iscrivervi ad un’associazione o ad un Cannabis Social Club; per quest’ultima opzione però, resta da capire se e in che termini sia possibile farlo a un non residente.

IBERIA, CHE PASSIONE!

Un luogo in cui un turista ci risulta riesca abbastanza facilmente ad iscriversi ad un Cannabis Social Club (CSC), o almeno in numerosi di essi, è Barcellona. Nel capoluogo della Catalogna, come del resto in tutto il territorio nazionale, è infatti stato depenalizzato l’uso personale di cannabis e nei CSC ci sono buone probabilità di potersi iscrivere, anche da non residenti. La questione rimane però ancora piuttosto spinosa e in costante evoluzione.

La meravigliosa città costiera della Catalogna, aldilà della possibilità di fumare in santa pace, riuscirà comunque certamente a rapire tutti i vostri sensi. Dall’architettura sognante e mestosa, unica nel suo genere, del massimo esponente del modernismo catalano, Antoni Gaudì, alle distese di arena ampie e spaziose delle sue spiagge, avrete di che riempirvi gli occhi e non solo.

Citare un solo luogo, particolarmente emblematico e rappresentativo della vivacità culturale cittadina è piuttosto ingeneroso, ma la necessità di sintesi ce lo impone: la Rambla, il lungo viale barcelloneta, molto amato dai turisti e frequentatissimo lungo tutto l’anno per i suoi tanti caffè, le sue bancarelle e i suoi numerosi artisti di strada.

LA PATRIA DEL FADO

Il vicino Portogallo merita un capitolo a parte: da oltre un ventennio porta avanti delle politiche coraggiose e lungimiranti di depenalizzazione di tutte le droghe e non solo della maria. Si può dire infatti che il Paese del fado abbia capito che le politiche proibizioniste non giovano a nessuno, tranne che, ovviamente, alle mafie.

Per intenderci, i trafficanti vengono ancora spediti in prigione, ma i consumatori non vengono più trattati come dei criminali e il massimo che si può rischiare è una sanzione amministrativa e la richiesta di comparire dinanzi ad una Commissione per la dissuasione dalla dipendenza dalla droga. Dal 2001, infatti, il Portogallo ha depenalizzato l’acquisto, il possesso e il consumo di tutte le droghe per uso personale.

Perché questo approccio verso le droghe, unico nel suo genere in Europa e nel mondo, ha dimostrato di essere vincente? Semplice: tutti i parametri socio-sanitari legati alle droghe sono migliorati: è diminuito il numero dei consumatori, il numero di persone colpite da malattie sessualmente trasmissibili, il numero di morti legate alla droga, e la lista dei benefici sociali potrebbe continuare a lungo.

Ma oltre a poter avere accesso alla ganja senza incorrere in sanzioni penali, cosa può offrirvi una vacanza in Portogallo? A partire dalla sua capitale, Lisbona, in cui passeggiando per il suo Bairro Alto rimarrete letteralmente rapiti dalla varietà e dall’originalità dei tanti locali notturni che pullulano di vita, di colore e di musica, soprattutto il fado, la tradizionale musica malinconica portoghese, sotto tutela Unesco.

Se dal punto di vista dell’intrattenimento il Portogallo vi offre l’imbarazzo della scelta, anche per quanto riguarda le esperienze culinarie, riuscirete senz’altro a fare felice il vostro palato, specialmente se siete amanti del pesce; per restare in tema di mare, non possiamo esimerci dal menzionare le spiagge selvagge e ricche di fascino che si affacciano lungo la costa nord sull’Oceano Atlantico, ideali per il surf.

GIÀ CHE SIAMO SULLA COSTA ATLANTICA…

Visto che nel nostro viaggio virtuale ci siamo affacciati sull’Atlantico, perché non invitarvi a sorvolarlo per raggiungere l’Uruguay? La nostra meta più lontana è forse quella più adatta ai veri amanti della maria, ma certamente anche quella più impegnativa in termini di tempo e di costi: viaggiando dall’Italia bisognerebbe prevedere almeno una permanenza di un mese, o quanto meno di un paio di settimane e non meno di qualche migliaio di euro, tra costi del biglietto aereo, vitto e alloggio. Però ne varrà certamente la pena!

Dal 2013 infatti, lo Stato sudamericano è il primo al mondo ad aver autorizzato la produzione, il consumo ed anche la vendita di cannabis a scopo ricreativo. La legge voluta dal leggendario allora Presidente, Pepe Mujica, nei suoi quasi 10 anni di attuazione ha avuto l’enorme merito di aver inferto un durissimo colpo al narcotraffico, grazie alla produzione e regolamentazione statale del mercato della cannabis.

E se anche per poter acquistare legalmente la cannabis in Uruguay dovete essere uruguaiani o almeno residenti, non perdetevi d’animo: la questione è in rapida evoluzione, e comunque gli uruguiani sono noti per la loro socievolezza e cordialità e probabilmente sarà molto facile avere accesso alla maria tramite un amico locale, visto che loro possono acquistarne fino a 40 grammi al mese e il suo consumo per uso adulto è comunque stato depenalizzato per tutti!

Aldilà della nostra amata pianta e del suo possibile accesso però, l’Uruguay è certamente un Paese meraviglioso, tutto da scoprire e avreste tutto il tempo per pianificare il vostro viaggio, visto che il periodo ideale per visitarlo, va da dicembre ad aprile! Ad esempio ad est della capitale Montevideo, la costa è molto boscosa e ricca di varietà di flora e di fauna selvatica, di piccole baie incontaminate e spiagge desertiche.

A proposito della capitale: anche qui c’è una Rambla piuttosto popolare, tra residenti e non, che si estende per circa 20 km e costituisce il lungomare della città: tra gente che fa jogging, pattina, passeggia nei parchi sul fiume è il luogo di ritrovo pubblico per eccellenza, dove potrete anche trascorrere una piacevole giornata in spiaggia o più semplicemente passeggiare nella Rambla Sur, che percorre tutta la città vecchia.

Se comunque avrete almeno un mese a disposizione, potrete certamente spingervi un po’ più a nord lungo la costa atlantica per visitare la Punta del Este, la Saint-Tropez sudamericana: sole, mare, sport acquatici, intrattenimento, sono solo alcune delle prerogative di questa località turistica da non perdere, come pure da non perdere sarebbe il magnifico panorama di Playa Brava.

A Sud della capitale c’è invece l’insediamento più antico del Paese, che si trova proprio di fronte alla capitale della confinante Argentina: Colonia Del Sacramento dove sarete lieti di perdervi tra le stradine di ciottoli del centro storico, con i caratteristici edifici color pastello risalenti all’età coloniale portoghese (XVIII secolo), Patrimoni dell’Umanità UNESCO.

Fonte:www.dolcevitaonline.it

Lascia un commento

Contattaci