Ora le sardine vendono la cannabis in strada

Santori&Co. lanciano il Cannabis Tour per sostenere la legalizzazione: 20 euro per tre piantine. “I giovani non vogliono piรน andare nelle piazze di spaccio”

Dall’antisalvinismo alla gangia legale il passo รจ breve. E le sardine a fare il salto ci hanno messo pochissimo. Finite nel dimenticatoio della politica, ogni tanto riesumate da questa o da quell’altra trasmissione amica, le sarde di Santori hanno appena lanciato il loro primo “Cannabis Tour” che passerร  da Roma, Firenze e Bologna. A chi donerร  20 euro verrร  consegnato un tris di piantine da portare a casa, con tanto di certificazione che ne permetterร  il trasporto, il possesso e la coltivazione.

Niente di illegale, dunque. Sono ormai un lontano ricordo le manifestazioni dei Radicali in cui l’erba te la regalavano, ed era quella vera. L’obiettivo delle sardine pare sia quello di “strappare l’erbaccia del pregiudizio”, “seminare consapevolezza” (?) e dare un colpo al “proibizionismo” che non รจ “la soluzione, ma il problema”. E cosรฌ, donazioni permettendo, riempiranno tre piazze italiane con 6000 varietร  del vegetale a sei punte che “se fosse legale darebe lavoro a migliaia di persone”. “Sulla cannabis – dicono – pesa un tabรน che impedisce di vederla per quello che รจ: una pianta”. Chissร  se anche sui “funghetti allucinogeni” pesa lo stesso stigma sociale.

Il dibattito sull’erba in fondo รจ ormai vecchio come il mondo. E contrappone due fazioni belligeranti. Da una parte chi vorrebbe “scardinare il tabรน” della cannetta, dall’altra chi si oppone alla legalizzazione delle droghe. A sinistra si vorrebbe “regolamentare il consumo” anzichรฉ proibirlo, nel centrodestra (quasi tutto) si tende a sottolineare i pericoli degli stupefacenti (“La droga รจ morte”). In Parlamento lo scontro si รจ palesato a marzo scorso in due proposte di legge opposte e contrarie in discussione alla Camera. Riccardo Molinari (Lega) intende introdurre una norma che aumenti le pene per i reati di lieve entitร  su produzione, spaccio o detenzione di droghe, e prevede l’arresto obbligatorio per chi viene pizzicato in flagranza. Riccardo Magi, invece, risulta firmatario di un ddl che punta a legalizzare l’autoproduzione di cannabis, rafforzando l’attenuante della lieve entitร  per il traffico.

Sulla stessa linea ci sono le sardine, contrarie a questo “quadro normativo repressivo” e pronte a “smascherare lโ€™ipocrisia di una politica che preferisce portare un adolescente nelle mani della criminalitร  organizzata piuttosto che regolamentare il consumo”. I sostenitori possono scegliere se pagare 20 euro un tris di piantine, 15 euro per lasciare “in sospeso” la cannabis a chi “vorrร  cimentarsi nell’autocoltivazione” oppure fare una donazione libera. A Roma il focus sarร  sulla “politica che continua a ignorare il dibattito”. A Firenze si punterร  sulla cannabis terapeutica. A Bologna invece ci sarร  uno slogan piรน libertino per i “giovani che non vogliono piรน andare nelle piazze di spaccio” per drogarsi, ma che vorrebbero il “diritto ad accedere ad una cannabis controllata e di qualitร “. Coi soldini raccolti le sardine creeranno un fondo per le spese legali di imprenditori di cannabis light, consumatori e pazienti “che si trovano ad affrontare processi ingiusti”.

Quando saranno a Bologna con le loro piantine, perรฒ, dovranno fare attenzione. Non si sa mai. Santori potrebbe ritrovarsi sotto casa Salvini pronto citofonargli: scusi, qui c’รจ qualcuno che spaccia?

Fonte: ilgiornale.it

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