Le “Sisters of the valley”, sono imprenditrici e appassionate coltivatrici di cannabis. La cui missione, è guarire il mondo con i loro preparati vegetali a base di CBD. Indossano il velo come fossero suore e credono nel potere curativo della “cannabis” santa. Le “Sisters of the valley”, devote hippie con una missione nella vita: dare conforto a chi soffre, producendo e vendendo dei rimedi a base di cannabidiolo o CBD, la sostanza ricavata dalla pianta di marijuana senza effetti psicoattivi e utilizzata a scopo terapeutico. Infatti è noto che il CBD (che ha un basso contenuto di THC) estratto dalla marijuana può essere usato nelle cure palliative per i malati terminali e per le terapie del dolore.Tutti i prodotti realizzati dalle “consorelle” che non appartengono ad alcun ordine religioso ma hanno sposato i principi New age, vengono creati nell’azienda di Merced, nel nord della California, dove la canapa cresce in mezzo a soleggiati meleti e vigneti.
La “sorellanza” delle due suore californiane va compresa quindi nell’ambito di una cultura della cannabis leggermente diversa da quella di chi la usa “a scopo ricreativo”.
“Sisters of the valley”: una rivincita sociale per tutte le donne
Le Sisters of the valley si definiscono così: “Noi crediamo nella profonda connessione tra le donne e l’energia della luna. Così, come le donne sono collegate ad essa noi le onoriamo, perché dopo millenni di sottomissione, è venuto il momento di onorarle”, conclude con tono solenne Sister Kate. “Gli uomini possono coltivare l’erba, ma lo faranno nel modo deciso dalle donne”.
Le suore californiane sembra che abbiano dato inizio ad un vero movimento. Valicando i confini californiani hanno già raggiunto il Brasile, la Nuova Zelanda, il Regno Unito, i Paesi Scandinavi e in Messico.
Un nuovo movimento religioso?
Hanno creato una vera e propria religione e si sono votate alla Cannabis. Le Sisters of the Valley non sono delle vere e proprie “sorelle”. La loro comunità ha sede Merced in California. Si definiscono aconfessionali e quindi non si sono mai volute affiliare ad alcuna chiesa presente nella loro area e di conseguenza non riconoscono nessuna delle religioni maggiori o minori. Per loro esiste solo la Marijuana, a cui sono legate spiritualmente e corporalmente.. “La nostra missione più grande – spiega Sister Kate – è dare alle persone un’alternativa al Cristianesimo, con la sua struttura patriarcale.”
Organizzando le loro vite secondo il ciclo lunare, seguendo otto principi fondamentali, che si basano sull’amore e la cura l’uno dell’altro e l’amore per il pianeta. Vivendo, lavorando e pregando insieme. Prendendo i voti.
“Ci rifacciamo ai nostri antenati”, conclude, “Come le prime infermiere nei castelli d’Europa dell’800 che coltivavano canapa, producevano medicinali alla cannabis, creavano tessuti, gestivano fattorie e gestivano negozi all’interno del castello.”
Fonte: www.il messaggero.it