Elon Musk, Trump, Ketamina e Doge: quando la politica diventa un rave mistico a Washington D.C.
L’Ultimo Viaggio di Musk: dal razzo alla ketamina, passando per la Casa Bianca
Il 30 maggio 2025 verrà ricordato come il giorno in cui Elon Musk, il Tony Stark sotto ketamina, ha ufficialmente lasciato l’amministrazione Trump. “Ma non è un addio, è un arrivederci”, direbbe chiunque voglia evitare il TSO.
Donald Trump lo ha definito “uno dei più grandi innovatori del mondo”, dimostrando ancora una volta che non serve l’LSD per avere visioni, basta frequentare certi salotti del potere.
Musk, fondatore di X (ex Twitter), SpaceX, Starlink, Tesla e forse anche dei Teletubbies (non ci sono fonti ma ci crediamo), è stato congedato con tutti gli onori da un presidente visibilmente commosso. “Il Doge è suo figlio”, ha detto Trump, lasciandoci perplessi: parlava del Dipartimento per l’Efficienza Governativa o ha adottato un cane di razza Shiba Inu?
DOGE: Dipartimento Olistico di Genialità Esaurita?
Musk, ovviamente, ha colto l’occasione per sparare qualche altra perla alla stampa:
“Questa non è la fine del Doge, ma l’inizio.”
Chiaro, Elon. Proprio come quando uno finisce il viaggio di ayahuasca in Amazzonia e decide di aprire una startup per vendere NFT ai funghi. Musk promette che il Doge continuerà a “diventare sempre più forte”.
Sì, come un Pokémon drogato di Adderall. 🧠⚡
Ha poi giurato che resterà “amico e consigliere del presidente”. La prossima campagna elettorale promette bene: un mix tra un meeting politico e il Boom Festival.
Ketamina, MDMA, Psilocibina e pillole colorate: l’altra faccia del genio
Ed ecco il colpo di scena degno di un episodio de I Simpson: secondo un’inchiesta del New York Times, Musk durante la campagna elettorale a supporto di Trump sarebbe stato più chimico di un laboratorio clandestino messicano.
Ketamina? Presente.
Ecstasy? Certo.
Funghetti magici? A palate.
Il tutto accompagnato da una valigetta “del dottore pazzo” con dentro anche Adderall per tenere sveglia la genialità quando la ketamina faceva cilecca. 🔬💊
275 milioni di dollari donati a Trump, mentre era sotto trip?
Un dettaglio, dopotutto, in un mondo dove le elezioni si vincono a colpi di like, meme e microdosi.
Comportamento irregolare? Ma dai, è solo martedì per Elon
Il New York Times sottolinea che il comportamento del nostro genio visionario era “irregolare”.
Traduzione: insultava membri del governo, faceva il saluto romano nei corridoi della Casa Bianca e gesticolava come se stesse dirigendo un rave con le mani.
Un normale mercoledì da imprenditore multimiliardario sotto psichedelici.
Il suo avvocato ha gentilmente fatto ghosting a tutte le richieste di commento. D’altra parte, spiegare razionalmente perché uno dei più potenti uomini del mondo gira con un arsenale farmaceutico in tasca non è facile.
Musk: “Le droghe illegali? Non mi piacciono”. Tranne il sabato sera.
In passato, Elon aveva dichiarato che assumeva ketamina prescritta per la depressione, circa ogni due settimane.
Tutti noi conosciamo qualcuno che prende l’ibuprofene “ogni tanto”…
Ma ketamina terapeutica e uso ricreativo sono concetti molto elastici, soprattutto per chi ha un razzo personale e non trova parcheggio sotto casa.
“Non mi piace assumere droghe illegali”, aveva detto al suo biografo.
Lo stesso Musk che si era fumato una canna in diretta durante il podcast di Joe Rogan, ricordate? 🎙️🚬
Il punto: viviamo in una sitcom scritta da uno scimpanzé strafatto
Siamo nel 2025, e i ruoli sono chiari:
- Il presidente è un ex presentatore TV che elogia uno scienziato spaziale tossicomane.
- Musk è una combo tra Iron Man, Timothy Leary e Hunter S. Thompson.
- La politica americana sembra una stagione cancellata di Black Mirror.
E noi? Noi di ShopGanja.it ci limitiamo a vendere cannabis light legale, ben lontani dalle psicosi da funghetto della Casa Bianca.
Ma se volete qualcosa per rilassarvi mentre il mondo crolla in una danza psichedelica di follia e populismo… beh, sapete dove trovarci. 🌿😎
Conclusione? Che conclusione, siamo solo all’inizio
“Questa non è la fine, è l’inizio.”
Sì, l’inizio del reboot di Breaking Bad, versione Silicon Valley.
Restate sintonizzati, e ricordate:
Se vi sembrava assurda la politica italiana, è solo perché non avevate ancora visto quella americana sotto acidi. 🇺🇸💥
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