La natura multiculturale della lunga e variegata storia della marijuana, ha prodotto una ricca terminologia che ha radici in diversi luoghi e ambienti.
A proposito di prestiti linguistici che vengono adottati da una lingua, lo studio di Kaplan fornisce una breve storia di come le parole messicane associate alla marijuana si siano anglicizzate negli anni 1920-1930 e come questi termini si siano diffusi ampiamente nella cultura americana e nello slang negli anni 1950-1970. Parole come: cannabis, cannabinoidi, tetrahidracannabinolo (THC) sono comunemente trovabile nei libri di testo ed articoli scientifici.
Lo slang originario della marijuana che include parole come: weed, pot, grass, reefer e Mary Jane, è diventato slang conosciuto a livello internazionale.
La parola marijuana è utilizzata da scienziati, autorità governative, cultura popolare, dai fumatori e dai distributori; è un termine che tutti comprendono e che nessuno può fraintendere con il significato di qualcos’altro.
I ricercatori illustrano che fin dall’inizio, durante le interviste ai consumatori di marijuana, termini come cannabis, cannabinoidi, THC e potenza, non sono praticamente mai usati nelle conversazioni tra consumatori e venditori di marijuana. La ragione viene attribuita alla scientificità del termine e alla sua non modernità. Inoltre, parole di questo tipo sono diventate ormai note alla società e non svolgono più il ruolo di segretezza. Allo stesso modo, parole come pot, grass, reefer e herb, sono riconosciute come slang datati, che vengono spesso utilizzati dai non fumatori o da ex consumatori.
Cannabis
Il termine “cannabis” ha origine da una parola sconosciuta della lingua sciita o tracia[1]. Gli sciiti, un antico gruppo di guerrieri nomadi stanziato nella steppa pontico-caspica, mostravano un enorme rispetto nei confronti della cannabis. Questa pianta svolgeva un ruolo essenziale nel “culto dei morti” del popolo sciita. Durante le cerimonie, i membri delle tribù si riunivano all’interno delle tende, riempiendole di fumo di cannabis.
Il termine sciita emerse in Persia come “kanab”, e successivamente in Grecia con la parola “κάνναβις” (kánnavis). Un esempio di come i greci osservassero l’impiego della cannabis tra gli sciiti ci viene fornito dallo scrittore Erodoto, che riferì: “…gli sciiti prelevano i semi di questa pianta, strisciano sotto le tende e sistemano i semi su pietre infuocate…”.
La parola greca si trasformò successivamente nel termine latino “cannabis”. Il botanico svedese Carl Linnaeus usò questa definizione per la classificazione botanica della pianta nel 1753, battezzando la specie Cannabis sativa L. Ma cosa significa esattamente questa parola? Ebbene, “cannabis” si riferisce alla pianta stessa, “sativa” significa “coltivata”, e la “L” sta per “Linnaeus”.
Ganja
Il termine “ganja” è molto diffuso nella community della cannabis. Viene usato nelle riviste e stampato sulle confezioni di semi. Nonostante il suo utilizzo in epoca moderna, questa parola ha origini antiche. La cannabis è da lungo tempo impiegata in India, soprattutto durante le cerimonie religiose. Le Scritture Vediche dell’Induismo descrivono l’erba come una delle cinque piante sacre, le cui foglie custodiscono creature angeliche.
I Veda sono stati compilati tra il 1500 e il 500 a.C., nell’antica lingua sanscrita. La parola “Ganja” deriva dal sanscrito “gañjā”, riferito ad un composto realizzato con la pianta stessa. Anche in hindi, lingua indo-ariana discendente dal sanscrito, è presente il termine “gāñjā”.
Ma perché questa parola appare così spesso tra la community della cannabis? E perché molte persone la associano alla cultura giamaicana della cannabis? Ciò è dovuto alla fusione culturale tra popoli africani e indiani nei Caraibi. Purtroppo, questa aggregazione si svolse in condizioni di schiavitù. Ad ogni modo, il risultato fu la nascita della religione rastafariana, e la diffusione della cannabis nella cultura occidentale.
Marijuana
La parola Marijuana, originariamente pronunciata “marihuana” o “mariguana”, deriva dallo spagnolo messicano. Secondo l’Oxford English Dictionary, questo termine ha origine dalla parola Nahuatl “malihuan”, che significa “prigioniero”.
Questa etimologia divenne nota grazie all’attivista anti-cannabis Harry Anslinger, che cercò di incentivare il razzismo, associando la cannabis alle minoranze. Le azioni di Anslinger durante l’epoca del proibizionismo hanno indotto alcuni attivisti a proporre l’abolizione del termine marijuana[3].
Preconcetti a parte, la vera etimologia della parola non è in alcun modo correlata all’incarcerazione. Secondo alcuni linguisti, tale associazione è dovuta ad un’accidentale omofonia. In tal caso, il termine potrebbe derivare dalla parola cinese “ma ren hua”, che significa “fiori nati dai semi della canapa”.
Kush, Weed / Pot e Pot
- Kush: Le persone utilizzano il termine “kush” per indicare la cannabis di alta qualità, ma anche per descrivere una specifica varietà di cannabis originaria delle catene montuose Hindu Kush. Le genetiche Kush vengono usate spesso per creare nuovi ibridi, ed ottenere tratti di crescita, effetti e sapori ottimali.
- Pot: Perché alcune persone usano la parola “pot” riferendosi alla cannabis? Questo termine non ha nulla a che fare con il vaso (in inglese “pot”) in cui la pianta viene coltivata! La parola è diventata celebre negli Stati Uniti durante gli anni ’30, e deriva dallo spagnolo “potiguaya”, che a sua volta discende da “potación”, una bevanda alcolica ottenuta immergendo fiori di cannabis in vino o brandy.
- Weed: La parola weed (erbaccia) viene usata per descrivere una pianta infestante ed indesiderata, ma è diventato anche un modo incredibilmente popolare per indicare la cannabis. I consumatori iniziarono ad usare il termine “weed” o “erba” per nascondere la loro passione per la pianta. Durante gli anni ’70, i giovani adottarono questa parola per mantenere segrete le attività legate al consumo e alla coltivazione della pianta. Ovviamente, oggi questo termine non è più così fuorviante come un tempo!
Slang Riferito alla Pianta di Cannabis
Bhang Parola hindi per indicare sia la pianta che una bevanda ottenuta mescolando cannabis, latte e spezie Bud/Cima La parte della pianta di cannabis ricoperta di resina che può essere fumata Erba Parola usata in Sud Africa per descrivere la cannabis. È anche il nome alternativo della Leonotis leonurus, una pianta leggermente psicoattiva originaria di questa regione.
Dope/Roba Termine usato per indicare la droga in generale, tra cui cocaina, eroina e cannabis Grass/Erba Parola in codice per indicare la cannabis. Usata negli anni ’60, si riferisce all’aspetto ed al colore verde della pianta. Mary Jane/Maria Gioco di parole derivante dal termine spagnolo “marijuana” Sinsemilla Fiori di cannabis di alta qualità, non fecondati e quindi privi di semi reefer Termine con accezione negativa, emerso durante gli anni ’30- Probabilmente legato alla parola spagnolo-messicana “grifo”, ovvero “fumatore di cannabis”
Slang Riferito ai Fiori di Cannabis
Gemme/Cime I fiori, ricchi di tricomi, prodotti dalla pianta di cannabis Grazie a Indica i fiori di cannabis di alta qualità Fiori Proprio così; le “cime” sono in effetti i fiori o l’apparato riproduttivo femminile della pianta di cannabis Nug/Pepita Il fiore di cannabis compatto, essiccato e privato delle foglie somiglia ad una piccola e preziosa pepita Di fascia alta Termine che indica l’eccellente qualità del prodotto Slang Relativo ai Consumatori di Cannabis
Hippy Individuo con spiccata propensione verso la natura, lo stile di vita naturale, le sostanze allucinogene e assiduo consumatore di cannabis Fattone Persona che fuma grandi quantità di cannabis Psiconauta Chi assume frequentemente sostanze allucinogene, con una particolare inclinazione verso la cannabis Cadetto spaziale Espressione usata per descrivere chi si sballa con tale frequenza da perdere il contatto con la realtà Stoner/stonato Chi è spesso “sballato” dalla cannabis. Questo termine viene usato dai consumatori di cannabis moderni Slang Relativo all’Atto di Fumare Cannabis
ardente Riscaldare con l’accendino cannabis, hashish o estratti per sballarsi Boccata L’atto di inalare profondamente il fumo emesso da bong, spinelli o blunt Sessione Incontro tra appassionati di cannabis per consumare ganja, sgranocchiare snack ed immergersi in profonde conversazioni Tiro Inalazione del fumo emesso da spinelli o pipe Slang per Indicare lo Sballo
Al forno/cotto Descrive la stanchezza, il senso di pesantezza e la fame chimica indotti dallo sballo Blasted/Scoppiato Essere talmente sballato da sentirsi proiettato sulla luna Blazed/Fatto Essere sufficientemente sballati, con occhi rossi e tutto il resto, ma senza eccessi Blitzed/Strafatto Essere profondamente sballati, con elevato rischio di “green-out” Stoned/stonato Sensazione di sballo piacevole, non travolgente. Usata per descrivere gli effetti rilassanti e distensivi che emergono dopo l’apice dello sballo
Zonked/Fuso Stato psicologico indotto dalla cannabis, collocabile tra la veglia e il sonno Slang per Indicare i Prodotti a Base di Cannabis
Charas Concentrato di cannabis ottenuto arrotolando i fiori di cannabis freschi tra i palmi e le dita delle mani Edibile Alimento contenente cannabis Estratto Preparazione contenente grandi quantità di principi attivi della cannabis, inclusi cannabinoidi e terpeni Hashish Massa omogenea di tricomi, ricavata da fiori di cannabis essiccati Kief Tricomi essiccati e separati, con una consistenza polverizzata Colofonia Estratto di cannabis ottenuto tramite l’applicazione di calore e pressione; spesso prodotto in casa, usando carta da forno e piastra per capelli Frantumare Estratto di cannabis friabile, simile al vetro Palla del tempio Massa sferica di charas Cera/Cera Simile allo shatter, ma con una consistenza cerosa, ottenuta con diverse procedure di riscaldamento e raffreddamento Slang per Indicare Dispositivi ed Accessori per Fumare Cannabis
Smussato Sigaro contenente cannabis, creato con foglie di tabacco essiccate, foglie di cannabis essiccate o involucri preconfezionati Bong Celebre pipa ad acqua, generalmente realizzata in vetro o acrilico, usata per fumare cannabis Braciere La parte del bong, o della pipa, concepita per ospitare la ganja prima e durante la combustione Gorgogliatore Versione ridotta del bong, usata per raffreddare il fumo ed ottenere boccate più vellutate Frizione Foro presente sulla parte laterale di bong e pipe; il suo rilascio permette l’ingresso di aria fresca Chillum Pipa dritta, tradizionalmente realizzata in argilla Dabber Detto anche dab tool, o strumento per il dabbing, consente di posizionare il dab sopra il chiodo incandescente Gambo Tubo che connette il braciere con l’interno del bong, al di sotto del livello dell’acqua Nail/chiodo Strumento che, quando diventa incandescente, trasforma il dab in vapore Tubo Semplice strumento per fumare, composto da braciere, gambo e bocchino Purino/Canna Cono arrotolato contenente cannabis essiccata, talvolta con l’aggiunta di concentrati Rig Altro termine per indicare il bong; spesso usato per descrivere gli appositi bong per il dabbing (dab rig) Foro per fucile Sinonimo di foro di carburazione o frizione Canna/Spinello Cono arrotolato, contenente un mix di tabacco e cannabis Vaporizzatore Dispositivo che riscalda la cannabis a temperature moderate, rilasciandone i principi attivi sotto forma di vapore che può essere inalato Parole Gergali Usate dalla Cultura della Cannabis
420 Secondo una leggenda, alcuni studenti californiani si incontravano alle 4:20 del pomeriggio per andare alla ricerca di una fantomatica piantagione di cannabis. Oggi, questo numero si riferisce al 20 aprile, giorno in cui i fumatori di cannabis di tutto il mondo si riuniscono per fumare le cime
710 Questo numero si riferisce al 10 luglio, data in cui i consumatori di cannabis celebrano i concentrati (“710” sembra “OIL” scritto al rovescio) Bogart Soprannome affibbiato a chi monopolizza uno spinello durante una sessione tra amici Riserva privata Si riferisce ai fiori di cannabis conciati, di altissima qualità, disponibili presso un dispensario Riunione sulla sicurezza Parola in codice per indicare una sessione di fumo Sesh Versione ridotta di “sessione” E tu quale slang utilizzi di più?