La cannabis è una pianta che appartiene alla famiglia delle cannabacee, di cui sono presenti due varietà: sativa (canapa) e indica (canapa indiana). La cannabis è anche nota con il nome comune di canapa ed è una pianta angiosperma che si compone di vari elementi, tra cui il THC e il CBD:
• Il THC, abbreviativo che fa riferimento al tetraidrocannabinolo, è una sostanza psicotropa che deriva dalle infiorescenze della pianta. Gli effetti derivanti dall’assunzione del THC comprendono una serie di sensazioni che possono essere euforia, rilassamento e alterazione della percezione spazio-temporale.
• Il CBD, acronimo di cannabidiolo, è l’altro principio attivo della cannabis ma, a differenza del tetraidrocannabinolo, non ha effetti psicotropi, anzi possiede capacità rilassanti, antinfiammatorie e antidolorifiche, attirando sempre più l’interesse della comunità scientifica. Il CBD risulta essere legale nella maggior parte dei paesi del mondo proprio perché privo di effetti psicoattivi.
Trattandosi di una pianta, viene naturale pensare che sia sempre esistita e abbia sempre fatto parlare di sé, ma al di là della politica sul suo utilizzo e delle discussioni sociali a suo riguardo, si parla di una pianta usata per molto tempo come un’importante pianta curativa. Una nota antropologa, Sula Benet, ha annunciato del possibile uso che ne facevano gli antichi israeliti che, dalla lettura dei versetti della Bibbia in cui si parla di kaneh bosm, una pianta magica, hanno iniziato a usare la canapa in modo sacro.
Nel 2005, i Premi Nobel per l’economia Milton Friedman, George Akerlof e Vernon Smith sono stati i primi firmatari di un appello, firmato poi da oltre 500 economisti americani, con il quale è stato denunciato l’oneroso costo, che si aggira intorno ai 7 miliardi di dollari all’anno, del proibizionismo sulla marijuana. Friedman definisce la legge proibizionista come “un sussidio del governo al crimine organizzato”.
Normativa italiana sulla canapa
Nel 2016, in Italia, è stata approvata la Legge n. 242, che promuove la coltivazione e la filiera agroindustriale della canapa (denominata scientificamente cannabis sativa L) esclusivamente per la produzione di fibre o per altri usi industriali, diversi dal settore farmaceutico, utilizzando semi certificati, in applicazione della normativa di settore, secondo le indicazioni dettate dal Ministero delle politiche alimentari, agricole e forestali.
I prodotti realizzati con la cannabis sono considerati legali se e solo se la percentuale di THC contenuta è inferiore allo 0,6% ed è stata disciplinata la vendita della cannabis, stabilendo che il vivaista dovrà conservare per un anno tutti i documenti utili a provare l’acquisto di un seme finché la pianta non sarà venduta. Il consumatore finale, così, sarà tutelato ancor più rispetto alla qualità del prodotto, potendo disporre di specifiche informazioni.
New Canapa Economy
A seguito dell’introduzione della normativa n. 242/2016, si è iniziato a parlare di New Canapa Economy: dal 2013 al 2018 sono aumentati di 5 volte il numero dei terreni utilizzati per coltivare la cannabis, producendo un fatturato di quasi 40 milioni di euro, e in ogni città sono fioriti negozi dedicati alla vendita di prodotti derivanti dalla canapa.
In concomitanza, è aumentato l’interesse nei confronti degli effetti positivi del CBD da parte della comunità scientifica: la sostanza, infatti, viene considerata un’importante alleata per combattere molti disturbi e malattie croniche. Inoltre, non avendo effetti psicotropi, risulta essere efficace per:
• disturbi ossessivo-compulsivi;
• disturbi post-traumatici derivanti da stress;
• psicosi;
• vuoti di memoria;
• epilessia;
• schizofrenia;
• insonnia;
• sindrome di Tourette;
• morbo di Parkinson;
• sclerosi multipla.
Grazie alle più moderne tecnologie di estrazione, oggi, è possibile utilizzare i cannabinoidi per produrre molteplici prodotti, che devono sempre rispettare la normativa vigente, ovvero il livello di THC contenuto non deve superare la soglia dello 0,6 %.
La canapa, oltre che ad essere utilizzata nei percorsi di cure terapeutiche in ambito medico, ha avuto successo anche nel settore alimentare: sono molti i cibi preparati a base di cannabis, come sono molto in voga anche i prodotti per la cura della persona.
Da sottolineare che la materia vegetale che viene utilizzata per produrre gli estratti di CBD è appartenente alle varietà di cannabis iscritte al registro comunitario europeo, che vengono ammesse alle coltivazioni per l’uso industriale.
Prodotti a base di canapa
• Caffè, dal sapore inaspettato grazie alla presenza del CBD, un aroma molto piacevole che sarà d’aiuto a chi lo usa come rituale di preparazione per la giornata da affrontare. Bere caffè a base di CBD risulta utile per combattere alcuni effetti negativi associati all’assunzione della caffeina, che favorisce gli stati di ansia e tremore.
• Tè e tisane alla canapa, ottenuti da una miscela di foglie e fiori della canapa, completamente bio, presentano una concentrazione di cannabidiolo compresa tra 1,6-1,7%. La cannabis, quando viene privata della sostanza THC, ha caratteristiche curative e nutrizionali ed è considerata al pari di un integratore, anche sotto forma di infuso o tè.
Uno dei motivi più importanti per cui viene bevuto il tè alla canapa è l’attivazione del sistema immunitario, è un valido alleato che aiuta a prevenire le malattie polmonari e, secondo alcune ricerche scientifiche, potrebbe essere utile nella prevenzione del Morbo di Alzheimer.
• Integratori alimentari: il CBD è una potente sostanza nutritiva e un antiossidante naturale. Gli integratori a base di canapa contengono gli otto amminoacidi che favoriscono una dieta equilibrata e sono ricchi di fibre alimentari insolubili, che aiutano la digestione. Nonostante non siano previste controindicazioni né particolari effetti collaterali, è consigliabile richiedere sempre il parere di un medico prima iniziare a usare gli integratori alimentari a base di canapa.
• Sapone detergente: un sapone a base di canapa, un prodotto naturale al 100% che ha un impatto zero sull’inquinamento ed è un prodotto ideale per la beauty-routine, che rende la pelle liscia già dal primo utilizzo, suggerito anche per le pelli più delicate.
• Creme per il viso: la canapa contiene degli acidi grassi essenziali che idratano profondamente la pelle e combattono la disidratazione, così il viso apparirà più elastico. Inoltre, grazie alle vitamine e ai sali minerali di cui è composta, la crema a base di canapa ha un effetto antiossidante, previene le infiammazioni cutanee ed è indicata sempre più spesso per le pelli irritate e arrossate, ma anche nei casi di dermatiti.
• Siero per capelli: il potere del CBD si mostra utile anche nel disciplinare i capelli più ribelli; infatti ne riduce l’effetto crespo donando morbidezza e lucentezza ai capelli danneggiati.
Si può, quindi, affermare che il mercato della New Canapa Economy sembra cavalcare un’onda di successo che difficilmente potrà essere fermata. È possibile acquistare molteplici prodotti a base di canapa dal web o da negozi specializzati.
Prima di acquistare un qualsiasi prodotto a base di CBD, è doveroso assicurarsi che sia di ottima qualità e che i principi attivi vengano estratti dalle infiorescenze con metodi che non provocano danni alla salute.
Per informazioni:
Canapa Farm, è produttore di canapa legale proveniente da coltivazioni naturali 100% italiane. Produce infiorescenze, tisane, trinciati e CBD oil attraverso l’impiego di prodotti e fertilizzanti destinati all’agricoltura biologica.
L’intero processo di produzione avviene in modo artigianale: coltivazione della canapa, raccolta delle infiorescenze, essiccazione, concia, confezionamento, distribuzione e vendita.
Fonte: www.adnkronos.com