Etanolo Di Canapa: è il Carburante del Futuro?

La canapa – come abbiamo visto più volte nei post di questo blog curato da Cannabe.it – è una pianta diffusa su quasi tutto il pianeta, molto diffusa perché si adatta facilmente a molti climi e ambienti diversi. Da questa versatile e preziosa pianta è possibile estrarre l’etanolo, prodotto tradizionalmente da colture a base di grano, come mais e orzo, che può essere utilizzato in vari contesti e impiegato in vari modi diversi con un grande risparmio di risorse e meno danni all’ambiente. L’etanolo è ritenuto – già da molto tempo – un possibile carburante del futuro per l’autotrazione; uno dei suoi principali vantaggi è quello di essere un combustibile rinnovabile, poiché deriva da prodotti di tipo vegetale. Vediamo allora, nel dettaglio, cos’è l’etanolo, di cosa si tratta esattamente, come si produce e i suoi benefici.

Come si produce l’etanolo di canapa?

L’etanolo viene prodotto attraverso due procedimenti; il processo di pirolisi e il processo di fermentazione. Quest’ultimo è un processo che consiste nella fermentazione di succhi e oli ottenuti dalla piante. Il tutto in assenza di ossigeno. I prodotti principali da cui si può estrarre l’etanolo sono la cellulosa di canapa, l’amido di riso e gli zuccheri della barbabietola.
Dai gambi della pianta di canapa lasciati in fermentazione viene estratto l’etanolo, mentre dai semi della pianta viene estratto il biodiesel. La canapa – quando viene coltivata come materia prima per biocarburanti – è in grado di produrre entrambi i biocarburanti: l’etanolo e il biodiesel.  Il seme della canapa contiene una percentuale di olio pari al 30-35% del peso del seme.

L’Etanolo di canapa inquina?

Il biodiesel di canapa è una delle alternative al carburante solitamente utilizzato, che – come sappiamo da decenni – determina un elevato livello di inquinamento con ingenti danni per l’ambiente. L’etanolo di canapa, al contrario, può dare origine ad un combustibile pulito, che può essere conservato in scorte proprio come avviene per il petrolio, a costi nettamente inferiori di estrazione. L’etanolo estratto dalla canapa non contiene zolfo, ma solo una bassa percentuale di ossigeno. L’assenza di zolfo riduce l’inquinamento così come l’odore sgradevole del benzene.
L’utilizzo dell’etanolo comporta anche una sensibile diminuzione delle patologie che si possono ricondurre all’inquinamento. In questo modo le coltivazioni – ma soprattutto l’atmosfera – ne traggono un enorme beneficio.
L’etanolo di canapa come carburante

L’etanolo viene di solito utilizzato come biocarburante, nella maggior parte dei casi unito alla benzina. Le macchine costruite solo per essere alimentate con la benzina possono sopportare solo un’aggiunta del 10% di etanolo; al contrario, le macchine a carburante flessibile possono sopportare un’aggiunta fino al 80% di miscela di etanolo. In Brasile, dove ci sono grandi quantità di coltivazioni di canna da zucchero per i biocarburanti, alcune macchine possono funzionare al 100% ad etanolo.

Quali sono i suoi vantaggi?

La canapa è la pianta con il più alto rendimento per ettaro (20 tonnellate in 4 mesi-in Italia) anche in caso di condizioni climatiche sfavorevoli, e con un alto rendimento di biomassa. Grazie alla sua elasticità e la capacità di inserirsi nelle colture esistenti in rotazione, la canapa ha una resa superiore rispetto alle altre colture energetiche. Uno tra i vantaggi offerti dalla canapa – oltre alla sua grande versatilità e la sua capacità di dare origine ad alimenti, tessuti e tanti altri prodotti naturali – è la capacità di crescere in un terreno meno fertile e su quei terreni definiti marginali, ovvero considerati qualitativamente inferiori. Una caratteristica considerata estremamente importante e per questo molto apprezzata.

La canapa richiede una fertilità del suolo che corrisponde all’incirca a quella del mais per poter crescere bene. Tuttavia, sia durante che dopo sia il suo ciclo di crescita, il 70% del fabbisogno dei nutrienti sarà riconsegnato al suolo e questo comporta una drastica riduzione di fertilizzanti necessari sul lungo periodo.

La prima macchina ad Etanolo di Canapa grazie a Henry Ford

Uno dei primi industriali e imprenditori ad accorgersi delle caratteristiche, delle potenzialità e dei vantaggi offerti dalla canapa fu Henry Ford, che ebbe una ambiziosa visione, ovvero produrre autoveicoli totalmente costruiti e alimentati con la canapa e i suoi derivati. Dalla sua idea nel 1941, nacque la Hemp Body Car: un prototipo con una carrozzeria in fibra di canapa e alimentata con etanolo cellulosico, anche questo ottenuto dalla pianta di canapa. Un progetto che non venne mai sviluppato, poiché la canapa venne resa illegale, probabilmente sotto le pressioni della nuova industria petrolchimica.

Fonte: cannabe.it

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