Le nostre prime conoscenze scritte sull’uso di Cannabis risalgono al 2700 a.C dalla Cina, nella farmacopeadell’imperatore Shen Nung, uno dei padri della medicina CINESE.
La troviamo nel 2000 a.C – 1500 a.C in INDIA dove è citata nel Atharvaveda , il trattato di formule magiche e di medicina, dove viene descritta come “pianta che libera dall’ansia”.
In EGITTO viene riportata nel Papiro di Ebers, datato 1500 a.C, dove ne viene descritto l’uso nelle otiti.
Nel 90 d.C Dioscoride medico botanico e farmacista GRECO, elabora una delle più antiche raffigurazioni della cannabis e raccomanda l’uso di questa pianta in campo medico.
Nel 200 d.C il più famoso medico della ROMA imperiale GALENO, i cui punti di vista hanno dominato la medicina occidentale per tredici secoli, sostiene l’uso della Canapa come “dessert per stimolare il piacere” ma anche l’uso medico e in particolare quello antidolorifico. Nel corso della sua storia la cannabis subisce una serie infinita di attacchi sul suo utilizzo portandola ad essere considerata una “droga d’abuso” e quindi illegale in molti Stati.
E’ solo nel 1964 che, grazie al contributo della “scuola israeliana” un gruppo di ricercatori guidati dal Professor Raphael Mechoulam scopre il sistema endocannabinoide e le sue implicazioni terapeutiche, arrivando ad affermare che se la marijuana fosse legale sostituirebbe immediatamente il 10% – 20% di tutti i medicinali farmaceutici…siamo nel 1982.
La storia moderna della cannabis parte dallo studio dei suoi famosi principi attivi, i fitocannabinoidi, fino ad arrivare ad oggi dove si studiano gli endocannabinoidi, molecole cioè prodotte dal nostro corpo che hanno la stessa azione di quelli presenti nella pianta.