La cannabis, come molte altre piante, sviluppa nodi e internodi durante il suo ciclo vitale. Essi hanno un ruolo fondamentale nella comprensione della salute generale della pianta. Inoltre, sono zone strategiche da gestire e manipolare allo scopo di adattare le piante all’ambiente di coltivazione o per produrre risultati migliori.
Sulle piante, tutti gli steli sono collegati da nodi e internodi.
I nodi sono le parti della pianta che collegano le nuove diramazioni alle più vecchie, e possono formare un nuovo ramo, una foglia, o anche una gemma.
Sulla pianta di cannabis, ad esempio, i nodi sullo stelo principale sono le zone dove i nuovi rami si separano dal fusto principale della pianta. Sono anche le aree dove spuntano i fiori.
Il nodo direttamente sottostante al fiore principale della pianta di cannabis (talvolta chiamato anche “corona”) è detto meristema apicale.
Gli internodi, invece, sono le sezioni di stelo/ramo tra due nodi. Le varietà di cannabis famose per il loro sviluppo verticale hanno spesso internodi più lunghi rispetto ad altre varietà.
PERCHÉ SONO IMPORTANTI?
I nodi e gli internodi possono fornire molti indizi sul genere delle vostre piante. Indicano anche se esse sono esposte alle corrette temperature e alla giusta quantità di luce. Giocano inoltre un ruolo essenziale in fase di potatura e clonazione.
GENERE DELLA PIANTA
Se non siete sicuri se la vostra pianta sia maschio o femmina, osservate con attenzione i suoi nodi.
Le piante di solito iniziano a sviluppare i fiori entro 3-6 settimane dalla fase vegetativa. Tali fiori si formano sui nodi lungo il meristema (stelo centrale) della pianta e sugli altri rami, e sviluppano due diverse forme caratteristiche.
I fiori con filamenti pistilliferi lunghi e bianchi indicano che la pianta è femmina. Gemme piccole e chiuse, viceversa, contraddistinguono le piante maschio.
TEMPERATURA O ILLUMINAZIONE
Infine, la distanza e la dimensione dei nodi e degli internodi delle piante possono segnalare l’eventuale necessità di correggere temperatura o illuminazione nella vostra area di coltivazione.
Se vi accorgete che gli internodi delle vostre piante stanno crescendo troppo lunghi/corti, ciò potrebbe significare che la pianta sta subendo una escursione termica eccessiva durante la notte.
Notti calde e giornate fredde tendono ad accorciare le distanze tra internodi. Viceversa, giornate calde e notti fresche possono provocare un distanziamento tra internodi.
In casi eccezionali, gli internodi allungati possono segnalare anche uno sviluppo verticale della pianta. Ciò avviene quando la pianta non riceve luce a sufficienza, e quindi si allunga per raggiungere la fonte luminosa più vicina.
Gli internodi lunghi sono problematici. Potrebbero infatti trasformarsi in rami deboli che, durante la fioritura, potrebbero spezzarsi sotto il peso delle gemme. Gli internodi più brevi invece forniscono alle ramificazioni una resistenza sufficiente a sostenere i fiori delle piante prima di procedere al raccolto.
POTATURA
Nodi ed internodi sono molto importanti anche durante la fase della potatura.
Dopo circa 2 o 3 settimane di fase vegetativa, controllate le vostre piante. Esse devono avere diversi internodi larghi, per poter essere sottoposte alla potatura.
Esistono vari modi per potare le piante di cannabis. In molti di essi, le piante vanno tagliate all’altezza di determinati nodi.
La cimatura (topping), ad esempio, consiste nel tagliare il meristema della pianta leggermente al di sopra di un nodo con rami forti e robusti. Questo permette al meristema di sviluppare due rami separati che alla fine formeranno larghe corone.
In alternativa, alcune tecniche di potatura prevedono di tagliare il meristema fino a lasciare solo 4 rami primari. In questo modo la pianta concentrerà la crescita su queste aree. Lungo questi rami si svilupperanno quindi gemme dense e compatte.
Alcuni coltivatori affermano che basta potare le estremità dei rami per favorire un maggior tasso di crescita nei germogli sottostanti.
Qualunque sia la vostra tecnica di potatura preferita, i nodi e gli internodi sono fondamentali per individuare il punto esatto da tagliare per stimolare il corretto sviluppo della pianta e la sua produttività.
CLONAZIONE
La clonazione permette di conservare il fenotipo di una determinata pianta negli anni successivi. Ciò è importante nei casi in cui si ottengano piante con caratteristiche di crescita eccezionali.
I cloni di solito vengono ricavati dalla parte bassa della pianta. In questo modo si otterranno talee più sane e forti. La maggior parte dei coltivatori ricava le talee da rami situati a circa tre nodi di distanza dal grappolo principale della pianta. Così, si è sicuri che i cloni cresceranno sani.
Per ottenere un clone da una pianta madre, in genere si taglia un ramo situato subito sopra un nodo.
Fonte: weedmaps.com