Tabacco e alcool sono – per la salute dell’uomo – nettamente più pericolosi della cannabis. A rivelarlo è un rapporto americano, dal titolo “Global statistics on alcohol, tobacco, and illicit drug use: 2017 status report”, pubblicato sulla rivista Addiction, che riporta come le droghe abbiano effetti meno devastanti del fumo e dell’alcool. A realizzare questo rapporto è stato un team internazionale di ricercatori e studiosi, che – elaborando i dati aggiornati forniti dall’Organizzazione mondale della sanità, dalle Nazioni Unite e dall’Institute for Health Metrics and Evaluation – hanno tirato le somme, fornendo indicazioni più chiare sugli effetti e le conseguenze – soprattutto in relazione allo stato di salute e al tasso di mortalità – del consumo di sigarette, alcool e droghe.
Secondo lo studio, infatti, alcol e sigarette sarebbero responsabili della perdita di oltre 250 milioni di anni di vita in tutta la popolazione mondiale (circa 170 milioni di anni per il tabacco e più di 85 milioni di anni persi per l’alcool), contro i 28 milioni di anni persi per colpa delle droghe, sia leggere che pesanti. Un indice chiamato dagli studiosi “Disability-adjusted life year”. In sintesi, ad accorciare la vita sono – più che le droghe – le sigarette e l’abuso di alcool. Secondo il rapporto internazionale, il 15% della popolazione mondiale ha la dipendenza da tabacco, mentre il 18% esagera abitualmente con gli alcolici almeno una volta al mese. A evidenziare i dati peggiori è l’Europa Orientale, che ogni anno consuma quasi 12 litri di alcool pro capite, seguito dall’Europa Centrale, con 11,61 litri annuali pro capite e infine quella Occidentale, con circa 11. E l’Europa Orientale indossa la maglia nera non solo per l’alcool, ma anche per il tabacco: qui infatti si evidenzia la più alta percentuale di tabagisti (24,2% della popolazione totale); segue l’Europa centrale (23%) e l’Europa occidentale (20,9%).
A differenza di quanto non avvenga per alcool e tabacco, l’uso di cannabis e droghe è nettamente limitato. Secondo il rapporto, infatti, solo il 3,8% della popolazione fa uso di cannabis. Scende ulteriormente il consumo di altre tipologie di sostanze, come oppioidi, cocaina e anfetamine, che si aggirano mediamente intorno allo 0,5%. A registrare il più alto tasso di uso di cannabis, oppioidi e cocaina sono soprattutto Stati Uniti e Canada, dove, mentre Australia e Nuova Zelanda hanno riportato la più alta percentuale di dipendenza da anfetamine.
Fonte : cannabe.it