Approvato in commissione Bilancio del Senato un emendamento alla manovra che «modifica il testo unico per gli stupefacenti stabilendo una volta per tutte che sotto lo 0,5% di Thc la canapa non si può considerare sostanza stupefacente».
Gli effetti sulla vendita
La nota arriva da Matteo Mantero, senatore del Movimento 5 Stelle, tra gli ispiratori della misura insieme a Mollame, Mantero, Sbrollini, De Petris, Cirinnà e Nugnes. «È stata un’opera di convincimento di quasi due settimane e ci sono volute 15 ore di fila, ma alla fine, grazie al lavoro svolto insieme al collega e amico Francesco Mollame, abbiamo approvato uno dei nostri emendamenti sulla canapa industriale», scrive sui social. Si tratta della norma meno «ambizioso», come sottolinea Mantero, che riguarda «principalmente la biomassa», ma che comunque «modifica le legge sulla canapa consentendo di commercializzare i fiori e soprattutto modifica il testo unico per gli stupefacenti stabilendo una volta per tutte che sotto lo 0,5% di thc la canapa non si può considerare sostanza stupefacente». Il Thc è il tetraidrocannabinolo, uno dei principi attivi della cannabis. La norma apre così alla libera produzione e vendita negli shop che vendono cannabis light. «Non è il punto di arrivo, anzi solo quello di partenza, ma oggi – conclude Mantero – abbiamo dato la prima spallata all’assurdo muro di pregiudizio, che ancora circonda questa pianta. I canapicoltori e negozianti italiani potranno lavorare un po’ più tranquilli».
La nuova norma
La nuova norma, prevede anche una tassazione di 0,4 euro per grammo sul prodotto finito. Finora produttori e negozianti correva il rischio legato ai controlli sulla quantità di principio attivo thc presente nella pianta, il che poteva aprire a contenziosi su sequestri da parte delle forze dell’ordine e procedimenti penali. Secondo la Cassazione, inoltre, vendere la canapa «leggera» in certi casi può costituire reato ma allo stesso tempo invitava il legislatore a una riforma del testo unico che regola la materia. La quantità massima di thc per la cannabis light deve essere tassativamente inferiore allo 0,5%. Finora invece questa percentuale variava tra lo 0,2 e lo 0,5% a seconda del prodotto. L’emendamento aggiunge che oltre alla coltivazione (già prevista dalla legge 242 del 2016) della canapa e possibile anche la vendita.
Fonte : canapaindustriale.it