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Il Rosin è una nuova tecnica d’estrazione di resina di Cannabis che offre una qualità paragonabile a quella del BHO. Ciò che rende realmente eccezionale il Rosin Hash, oltre ad offrire risultati potenzialmente superiori a quelli del BHO, è che non richiede alcun solvente o alcool nel suo processo d’estrazione. È assolutamente sicuro da produrre. Inoltre è anche estremamente facile e relativamente veloce da realizzare. Tutto ciò di cui avrete bisogno sono alcune cime, una piastra per capelli e qualche foglio di carta da forno.
COS’È IL ROSIN?
Fondamentalmente, il Rosin è un concentrato di Cannabis privo di solventi. Attraverso una semplice pressione a temperature elevate, si ottiene un residuo oleoso di color dorato. Questo processo d’estrazione permette di ottenere un prodotto privo di tracce di solventi potenzialmente pericolosi per la salute. Inoltre, la sua qualità è così alta da competere con qualsiasi altro concentrato esistente.
Rosin Hash, estrazione della resina senza solvente
É certo che i primi tentativi di creare una Rosin Hash si erano stati fatti con una piastra per i capelli, alla temperatura di 150°C applicando pressione con la mano per alcuni secondi, circa 4 o 5. Si avvolgeva un ceppo in una carta da forno o qualcosa di simile e messo tra le due lamine della piastra, schiacciandole l’una all’altra con tutta la forza possibile. Trascorsi alcuni secondi, una volta che si sentiva che si facevano croccanti, si toglieva il ceppo dalla carta. E cosí miracolosamente , il ceppo era diventato completamente piatto e circondato da piccole gocce color ambra, dettasi anche la pregiata resina. Ben presto vennero usati diversi strumenti di pressione per poter applicare maggior forza sulle lamine della piastra, abbassando poi la temperatura alla quale veniva sottomessa fino a 100-120 ° C e cosí ottenendo un sapore ed un aroma piú delicato.
Non appena i primi concentrati di Rosin di vera e notevole qualitá iniziarono a diffondersi, conseguentemente emersero diverse aziende che offrivano diversi tipi di utensili per la sua elaborazione, come per esempio piccole sacchetti a rete simili a delle borse di te che servono per produrre la concentrato di hachis secco ( dry sift) o il hachis fatto con acqua e ghiaccio. Oggigiorno la quantitá di utensili per l’estrazione di Rosin disponibile sul mercato é ormai molto ampia, dal modello manuale, idraulico a quello pneumatico, alcune specialmente disegnate per poter lavorare la resina ed altre solo per i ceppi con maggior superficie di lavoro.
L’uso di queste moderne presse permette un completo e preciso controllo della temperatura delle piastre di calore, cosa indispensabile per poter ottenere concentrati di miglior qualitá. Tanto é vero che maggiore é la pressione esercitata (addirittura piú di 35 tonnellate in alcuni modelli) permette che si abbassi drasticamente la temperatura, allungando il tempo del processo fino ad un minuto se necessario, ottenendo cosí che le propietá organolettiche siano superiori, con un risultato incredibile a seconda della pianta, specialmente con le grandi produttrici di tricomi.
Come abbiamo giá detto, la comparsa dei sacchetti multistrati e le reti per Rosin ( disponibili in diverse taglie) ha permesso da una parte di avvolgere il ceppo prima della pressa evitando che piccole particelle della materia vegetale sporchino la resina recuperata sulla carta da forno e d’altra parte poter avvolgerci il Hachis (sia compresso o in polvere) per poterla pressarla senza problemi, ottenendo cosí un Rosin d’eccezionale qualitá. Come vedremo a seguito, questo non fece altro che aprir le porte allo sviluppo di diverse tecniche ,della quale principale differenza é la materia prima pressata.
VANTAGGI Il ROSIN HASH
Il Rosin Hash offre diversi vantaggi. Prima di tutto chiunque può ottenerlo senza mettere in pericolo la propria incolumità fisica. Il prodotto finale si presenta come un estratto puro, che anche i più inesperti possono facilmente realizzare (senza il rischio di contaminare il concentrato con residui di solventi). Il Rosin può essere estratto in tempi estremamente ridotti (i più esperti ci mettono meno di 5 minuti). L’unico inconveniente è che i quantitativi di olio ottenuti non sono così abbondanti come quelli del BHO. Tuttavia, per chi è appassionato di concentrati di Cannabis più per hobby che per fini commerciali, si tratta di una buona tecnica per ottenere un prodotto di ottima qualità con cui arricchire la propria scorta personale.
COME SI ESTRAE IL ROSIN
All’inizio si usava una materia vegetale abbastanza secca pressata ad alte temperature, cosí facendo la resina veniva contaminata dai resti della materia vegetale e lasciando un retrogusto un po tostato. L’introduzione di una maggior pressione ha permesso quindi di abbassare la temperatura e di migliorare di gran lunga l’aroma ed il sapore del prodotto finale. In piú, potendo esercitare piú pressione che prima, si possono usare ceppi parzialmente umidi, che sono stati lasciati seccare 4 o 5 giorni.In questo modo la materia vegetale ha una tendenza a rompersi molto meno rispetto a quando era completamente secco, aumentando quindi la purezza del concentrato finale, che se si segue tutto il procedimento correttamente non lascia nessun residuo.
Dopo che si sono diffusi i primi Rosin Hash, qualche esperto nell’estrazione si rese conto non solo di poter estrarre velocemente in maniera pulita e senza alcun solvente la resina dalla materia vegetale , ma che questo metodo permetteva raffinare altri concentrati per poter ottenere quindi un estratto di qualitá superiore del materiale d’inizio. Attualmente si produce Rosin Hash non solo dai ceppi ma da anche concentrati come per esempio il Bubble Hash ( chiamato anche Ice, Waterhash o Bubblehash) il Hachis a secco ed incluso lo stesso Rosin. Per quanto riguarda l’effetto , prima che si iniziasse con la pressa della resina invece dei ceppi, c’era gente che produceva Rosin dai ceppi con metodi tradizionali, raccoglieva la sua resina e ripeteva il processo,compattando il Rosin invece che del ceppo. In questo modo otteneva un risultato finale molto piú pulito e quindi piú forte d’effetto e gustoso.
Si puó anche effettuare uno screening della resina delle pianta secca con un setaccio(dry sift) che produce una Rosin di buona qualitá. Piú materia prima si usa e migliore é il prodotto finale e piú alte sono le prestazioni, raggiungendo addirittura un 90%.Si puó anche ottenere Rosin da un Hachis importato, di cui le prestazioni e la qualitá dipendono logicamente dalla purezza del prodotto utilizzato.Da poco si trova sul mercato Rosin prodotto da uno screening di un pianta secca(chiamatasi Frosin) senza l’uso dell’acqua o ghiaccio.Ovviamente si possono ottenere simili risultati producendo Rosin da hachis con acqua.
Come potete notare i diversi modi per applicare questa tecnica sono senza ombra di dubbi motivo della sua diffusione. Con una semplice pressa e delle buone piante si puó facilmente iniziare ad ottenere un ampia quantitá di prodotti con diverse proprietá e struttura, con un’alta qualitá organolettica e psicoattive e senza l’uso di nessun tipo di solvente.
Come fare il Rosin Hash
Avrete bisogno di:
- Una piastra per capelli (l’ideale sarebbe un modello con controllo digitale della temperatura)
- Carta da forno (non usare carta cerata)
- Cime cariche di resina
- Opzionale: Un guanto da forno – La piastra per capelli potrebbe surriscaldarsi eccessivamente.
Istruzioni
- Selezionate le vostre cime di Cannabis. Sarebbe opportuno scegliere quelle di dimensioni medio-piccole, in modo da rimanere perfettamente schiacciate nelle piastre calde del dispositivo.
- Lasciate che la piastra per capelli raggiunga i 160-180 gradi Celsius. Più alta sarà la temperatura e meno tempo ci vorrà per l’estrazione della resina. Se la cima dovesse essere sottoposta troppo a lungo a temperature elevate, il concentrato potrebbe apparire più scuro e denso.
- Prendete qualche ritaglio di carta da forno e piegatela a metà. Al suo interno inserite una cima (tra la piega ed il bordo).
- Ora, posizionate la porzione di carta da forno contenente la cima d’erba tra le due piastre.
- Premete con forza, cercando di pinzare uniformemente tutta la cima. Fate però attenzione a non esagerare con la pressione, potreste rompere la piastra per capelli.
- La pressione non deve superare i 3 secondi. Bastano pochi istanti in più per bruciare e rovinare la resina.
- Sfilate delicatamente la carta forno dalla piastra. Assicuratevi che la cima non si muova o si stacchi, in modo da evitare che qualche goccia della vostra preziosa resina entri in contatto con le superfici calde della piastra.
- Aprite ora la carta forno con cautela e spostate la cima d’erba in un altro punto della piega.
- Ripetete quindi il processo, premendo nuovamente la cima nella piastra per capelli (per non più di 3 secondi). Ripetete questo processo un paio di volte, fino a quando non apparirà più olio sulla superficie della carta.
- Raschiate questa resina utilizzando uno strumento appuntito in metallo ed assaporatelo in totale tranquillità.
Nota: Le cime usate per questo tipo d’estrazione mantengono una certa potenza anche dopo le ripetute pressioni. Per cui mettetele da parte per eventuali ricette di cucina a base di Cannabis.
COME USARE IL ROSIN HASH
Il modo più diffuso di assumere il rosin è usarlo come dab. Per far questo, prepara il tuo dabber e riscalda il chiodo con una fiamma. Posiziona il chiodo sulla cupola del tuo dabber e aspetta circa 45 secondi in modo che l’unghia si raffreddi un po’. Metti il rosin sul chiodo e inspira.
Ricorda che nel dabbing le temperature più elevate produrranno un effetto più improvviso e intenso, mentre temperature più basse preserveranno maggiormente i terpeni e i cannabinoidi, dandoti un effetto più completo e proteggendo i tuoi polmoni dagli agenti cancerogeni che si formano ad alte temperature.
Il dabbing è il modo più efficace e diffuso per usare il rosin hash, ma non è l’unica scelta. È anche possibile consumarlo con un vaporizzatore a penna. Per far questo, si deve utilizzare un solvente per ridurre la viscosità del rosin. Noi raccomandiamo l’uso di glicerina vegetale, il solvente più salutare sul mercato, anche se alcuni scelgono il glicole propilenico. Puoi anche decarbossilare il tuo rosin e cucinarlo insieme al cibo. Per fare questo, infornalo in un contenitore adatto alla cottura in forno, ad una temperatura di 121°C per venti minuti. È poi possibile utilizzare il prodotto finale in qualsiasi tipo di ricetta, con o senza forno. Se invece preferisci una tintura, macina la tua resina decarbossilata, mettila in olio di cocco o di avocado e portala ad ebollizione, riduci la fiamma e lascia bollire a fuoco lento.
Fonte: www.philosopherseeds.com
www.zamnesia.eu