E’ l’alba. Riley è seduta su una panchina, in fase relax dopo la notte da DJ.
La donna coreana compare dal nulla e le chiede: “Cos’è l’hashish….?”
“E’ come l’erba, ma è più forte“, risponde Riley, riassumendo in mezza frase l’intero concetto della differenza tra hashish e erba, in termini di effetti.
Questa conversazione è avvenuta in un episodio della stupenda serie Sense8 di Lana Wachowsky, già regista di Matrix.
Senza scomodare ulteriori capolavori cinematografici, approfondiamo la differenza tra hashish e erba, con particolare riferimento agli effetti, senza dimenticare che in Italia hashish e erba sono legali, ma solo se rispettano i parametri imposti dalla legge.
Definizione e composizione
L’erba, o marijuana, si riferisce principalmente ai fiori essiccati della pianta di cannabis. L’aspetto ricorda una sorta di muschio verde per i meno preparati e la splendida infiorescenza essiccata per i più “anziani”.
In Italia, per essere legale, la marijuana deve contenere meno dello 0,5% di THC, e può avere alti livelli di CBD, noto per i suoi effetti rilassanti e terapeutici.
- THC: < 0,5%
- CBD: Può variare, ma solitamente alto: fino al 24% e oltre
- Aspetto: Fiori essiccati (preferibilmente) o triturati (trinciato), di colore verde, con sfumature che possono variare dal verde chiaro al verde scuro, a seconda della varietà.
L’hashish, invece, è un concentrato ottenuto dalla resina delle piante di cannabis. Il fatto che l’hashish sia un concentrato ottenuto dalle infiorescenze ci dice già molto riguardo alle differenze degli effetti dell’hashish rispetto all’erba: Riley non si sbagliava.
La resina viene raccolta e compressa in vari formati, spesso in forma di piccoli blocchi o palline, a seconda dell’approccio utilizzato. L’aspetto quindi spazia dal mattone a… mattoncino del lego, ovetto, pallina, stecchetta, o frammento non meglio riconoscibile, di colore tendenzialmente marrone.
Anche l’hashish legale, come l’erba legale, in Italia deve rispettare il limite di THC inferiore allo 0,5% e spesso contiene livelli molto alti di CBD.
Le varietà di hashish sono davvero numerose e dipendono, in buona sostanza, dal metodo utilizzato per estrazione e stagionatura. Abbiamo già trattato estesamente i migliori tipi di hashish come affascinante approfondimento.
- THC: < 0,5%
- CBD: Generalmente alto: anche fino al 30%
- Aspetto: Generalmente marrone o nero, di consistenza varia a seconda del metodo di produzione: può essere friabile o più compatto e oleoso e assumere colori anche diversi, come il rosso scuro.
Differenze negli effetti: erba vs hashish
E’ presto detto, in particolare per le varietà legali in Olanda, Germania, USA e altrove: l’hashish è una versione concentrata delle infiorescenze di cannabis, quindi l’hashish è inevitabilmente più più forte, se ottenuto dalla stessa pianta. Entrambi preservano i profili aromatici delle varietà di partenza, con l’hashish che ha un aroma più “pastoso” mentre l’erba ha aroma più “pulito” e pungente.
Non è affatto detto però che gli effetti dell’hashish, quale esso sia, siano sempre più intensi rispetto a qualsiasi infiorescenza. Questo perchè – naturalmente – la potenza è data anche dalla quantità e qualità dei cannabinoidi presenti nella pianta da cui è stato ottenuto il prodotto finale.
Per questa ragione, un hashish ottenuto da piante particolarmente povere di cannabinoidi potrebbe essere più leggero dell’erba ottenuta invece da una pianta dalla genetica particolarmente forte. Un hashish ottenuto da una varietà particolarmente leggera come la Cannatonic sarà probabilmente più leggero di un fiore di Gorilla Glue, erba tra le più potenti in assoluto.
Concentrandoci strettamente sulle varietà legali in Italia, la differenza negli effetti tra erba legale e hashish legale è sicuramente più contenuta, grazie alla ridotta presenza di cannabinoidi psicoattivi e alla abbondante presenza di CBD.
Vale anche per l’Italia quanto anticipato in precedenza: l’hashish resta comunque un concentrato che si ottiene per estrazione (meccanica) dai fiori di cannabis; l’hashish legale sarà tendenzialmente più ricco di CBD rispetto alle infiorescenze.
Allo stesso modo, un hashish ottenuto da infiorescenze più “leggere” e meno ricche di CBD potrebbe essere comunque più leggero di una infiorescenza ottenuta da una pianta dalla genetica davvero efficace nel produrre CBD, come la nostra Destiny che raggiunge il 25% di cannabidiolo!
Come si ottengono?
La raccolta della marijuana (parliamo di quella legale, ma la tecnica è sostanzialmente la medesima per qualsiasi varietà di marijuana) inizia con la coltivazione di piante di cannabis.
Le piante vengono curate con attenzione, assicurando condizioni ottimali di luce, acqua e nutrienti.
Una volta maturi, i fiori (o più precisamente: le infiorescenze) vengono raccolti, le foglie vengono rimosse a mano o con metodi meccanici, poi essiccati e messi in contenitori per almeno due settimane.
Al termine di questo processo di stagionatura, detto “concia” (celebre è la concia del tabacco, per esempio), l’infiorescenza della pianta di cannabis è diventata marijuana – legale, si auspica sempre – a tutti gli effetti.
L’hashish invece, come abbiamo accennato, si ottiene per estrazione della resina. Ci sono vari metodi per estrarre la resina e li abbiamo classificati in questo articolo su come si ottiene l’hashish. La maggior parte delle tecniche di estrazione prevedono comunque la separazione meccanica della resina dal resto della pianta.
Si ottiene così una polvere fine chiamata kief. Questa polvere viene poi compressa e riscaldata per formare l’hashish. Il processo si conclude con la stagionatura del pressato così ottenuto.
I metodi più innovativi prevedono anche l’uso di setacci, e più di recente si è imposto l’uso dell’acqua ghiacciata, per ottenere il famoso ice-o-lator.
Differenze di consumo e utilizzo
L’erba viene comunemente consumata attraverso l’inalazione (fumata o vaporizzata) o tramite l’ingestione in prodotti commestibili. In Italia, la cannabis legale – così come l’hashish – non è un prodotto da inalazione o da ingestione, tuttavia molti collezionisti ne fanno l’uso che ritengono giusto a prescindere dalla destinazione ufficiale d’uso.
Le infiorescenze sono solitamente fumate in sigarette fatte a mano (joint), pipe, bong o vaporizzatori. La scelta di fumare o vaporizzare l’erba dipende spesso dalle preferenze personali e dall’esperienza dell’utente. Fumare l’erba comporta l’inalazione di combustibili, che possono avere effetti negativi sulla salute polmonare, mentre la vaporizzazione riscalda la cannabis a una temperatura inferiore, liberando i cannabinoidi senza combustione.
Questo secondo metodo è generalmente considerato meno dannoso per la salute ma non c’è ancora consenso generalizzato.
Nel contesto delle preparazioni commestibili, l’erba viene spesso infusa in oli o burro che vengono poi utilizzati per preparare vari tipi di alimenti, dai dolci ai piatti salati. La famosa Space Cake di Amsterdam famosa nello scorso millennio si preparava proprio così.
Questa modalità di consumo offre un’esperienza diversa, poiché i cannabinoidi vengono metabolizzati attraverso il fegato, portando a un effetto più lento ma più prolungato. Inoltre, la precisione nel dosaggio dei prodotti commestibili può variare, richiedendo una maggiore attenzione per evitare il sovradosaggio, anche se con le versioni legali a basso THC questo rischio è significativamente ridotto.
L’hashish – allo stesso modo – viene solitamente fumato, spesso mescolato con tabacco in sigarette o pipe, oppure vaporizzato. Può anche essere utilizzato in cucina per preparare prodotti commestibili, ma data la sua consistenza e concentrazione, viene spesso preferito per l’inalazione. Quando fumato, l’hashish viene generalmente aggiunto al tabacco per migliorare la combustione, poiché da solo può essere difficile da bruciare uniformemente. In Nordafrica è diffusa l’abitudine di fumarlo con la pipa ad acqua: il narghilè.
Anche l’hashish legale, con il suo alto contenuto di CBD, è apprezzato per gli effetti rilassanti e terapeutici senza gli effetti psicoattivi del THC.
La vaporizzazione dell’hashish è un’altra scelta sempre più comune per le ragioni esposte sopra. Inoltre, a differenza dell’erba, l’hashish può essere completamente sciolto in grassi come burro o olio per essere utilizzato in cucina, creando prodotti commestibili che offrono un effetto duraturo e costante, simile a quelli derivati dall’erba, ma con una potenza spesso maggiore a causa della sua natura concentrata.
Conclusioni
La differenza negli effetti tra hashish ed erba, legale o meno, è davvero molto semplice: l’hashish è più forte, come Lana Wachowski ha fatto dire a Riley nella meravigliosa serie Netflix Sense8. E’ più forte perchè è un concentrato. Per il resto, i cannabinoidi sono sostanzialmente i medesimi, quindi non ci sono particolari differenze oltre a questa.
Attenzione però a non prendere queste indicazioni alla cieca; l’hashish è più forte a parità della cannabis di provenienza, i casi particolari non mancano.
Dipende – quasi esclusivamente – dalla cannabis di partenza e soprattutto dalla sua capacità di generare cannabinoidi in quantità e di eccezionale qualità.
Se la pianta da cui si ottiene l’hashish è sensibilmente più debole della pianta da cui si ottengono le infiorescenze, probabilmente sarà l’erba ottenuta dalla seconda pianta ad essere più forte.