Purple haze: effetti, varietà e storia

“Purple Haze, all in my brain…” l’iconica Purple Haze di Jimi Hendrix non solo è una pietra miliare della musica rock, ma è stata anche in grado di influenzare in modo significativo la cultura della cannabis. Oggi, quando parliamo di cannabis purple, non possiamo non pensare a quel riff ipnotico, ruvido e graffiante per quel colore che ha ispirato tanti amanti dell’erba legale. Cosa rende una varietà di cannabis purple così speciale? E quali sono le migliori varietà violette? In questo articolo esploriamo la storia, le caratteristiche, la varietà e gli effetti delle purple haze nel mondo della cannabis.

La storia delle purple

La storia delle varietà purple è affascinante e ricca di sfumature, proprio come il colore che le caratterizza.

Le prime varietà purple sono state scoperte negli anni ’70, quando i coltivatori di cannabis in California e in altre regioni con climi freddi si accorsero che alcune piante assumevano una colorazione viola sotto specifiche condizioni ambientali.

Questo fenomeno non solo attirò l’attenzione per l’aspetto esteticamente piacevole, ma anche perchè i profili terpenici delle purple sono peculiari e specifici.

La Purple Haze, una delle varietà più iconiche, deve il suo nome proprio alla canzone di Hendrix.

La bellezza e gli aromi delle purple

Le varietà purple non solo sono belle da vedere. Generalmente, le purple sono conosciute per i loro effetti rilassanti e calmanti, ideali per chi cerca di alleviare lo stress, l’ansia o l’insonnia, ovviamente nei paesi in cui le varietà ad alto THC sono legali.

Tuttavia, gli effetti possono variare sensibilmente a seconda della specifica varietà: se il colore contribuiscono al profilo terpenico, è anche vero che ogni varietà ha un suo profilo terpenico aggiuntivo e molto specifico.

Perché diventano viola?

Il colore viola nelle piante di cannabis è il risultato di una combinazione di fattori genetici e ambientali.

La colorazione viola è dovuta principalmente alla presenza di antocianine. Le antocianine sono pigmenti che si trovano naturalmente in molte piante blu e viola, tra cui mirtilli, uva e altre piante dai frutti o dalle foglie blu o viola.

Questi pigmenti tendono a emergere con maggiore facilità quando la pianta è esposta a temperature fredde, specialmente durante la fase di fioritura.

Si, ma come avviene la magia? Ci sono due condizioni: temperatura e genetica.

Quando le temperature notturne scendono sotto i 10-12 gradila clorofilla verde che normalmente domina la pianta si degrada, permettendo alle antocianine di risaltare, conferendo alla pianta quella specifica tonalità viola.

Le antocianine sono responsabili anche delle varietà blu (come la leggendaria Blueberry) e anche rosse.

Se è vero che le antocianine sono stimolate dalle basse temperature, è anche vero che questa è una condizione necessaria ma non sufficiente.

La condizione indispensabile per ottenere una cannabis violetta che si rispetti è infatti genetica: la pianta deve essere stata progressivamente selezionata per la predisposizione alla produzione di antocianine.

E’ solo questa combinazione di genetica e ambiente la responsabile di quella straordinaria esplosione di colori che non solo affascina l’occhio, ma può anche influire sul profilo aromatico e sugli effetti della cannabis stessa.

Le “violette” più famose

Nel panorama della cannabis, alcune varietà di cannabis viola sono diventate vere e proprie leggende.

Oltre alla già citata Purple Haze, altre varietà celebri includono la Granddaddy Purple, nota per i suoi potenti effetti rilassanti e il suo sapore fruttato, e la Purple Kush, una indica pura che offre un profondo rilassamento fisico. Anche la LSD-25, dal nome psichedelico, è una famosa violetta che ha avuto grande successo.

Alcune di queste varietà sono disponibili anche in versione light: legali e ricche di CBD.

Queste varietà non solo sono apprezzate per il loro colore distintivo, ma anche per il loro aroma unico, che spesso combina note dolci e speziate. Ogni varietà ha la sua storia e un diverso profilo di cannabinoidi e terpeni, rendendole uniche nel loro genere.

…ma la versione light delle Purple?

Il Mago è riuscito a creare la versione light della Purple, a basso THC e ricchissima di CBD, di libera vendita. Il risultato di anni di selezioni e incroci è la famosa Purple Haze, già premiata dai siti di recensioni per il suo straordinario profilo terpenico, e in più è light.

Potenza e delicatezza non sono facili da combinare tra loro; questa cannabis invece ci riesce, con un incontro davvero speciale tra elementi opposti che genera movimento a livello olfattivo.

Conclusioni sugli effetti della Purple Haze

Le varietà purple non sono solo belle da vedere. Certo, l’aspetto è il punto di forza, perchè una canapa viola ha effettivamente il suo appeal visivo.

Non ci dovremmo aspettare aromi specifici per tutte le purple, perchè è comunque il profilo terpenico a fare la sua parte nel panorama olfattivo, e il profilo terpenico dipende in larga parte dalla genetica, a prescindere dal colore.

In ogni caso, una cima di questa bellezza non può mancare nell’armadietto del bravo collezionista!

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