Microdosaggio della cannabis: Tutto ciò che c’è da sapere

Analizziamo il termine nel dettaglio: “micro” significa piccolo, e “dosaggio” si riferisce alla quantità di sostanza utilizzata di volta in volta. Di conseguenza, il microdosaggio prevede l’assunzione di una sostanza in dosi estremamente piccole. Non si tratta però di una somministrazione “una tantum”: chi utilizza il microdosaggio assume diverse microdosi nel corso della giornata.

Se non hai mai sentito parlare di questa tecnica, non preoccuparti. In realtà, spesso le uniche persone che conoscono il microdosaggio sono quelle che utilizzano psichedelici. Gli effetti di queste sostanze sono particolarmente intensi, quindi per restare funzionali ed attivi è essenziale assumerne dosi quasi impercettibili. Quindi, invece di ingerire due pasticche e fissare il muro per ore, è possibile consumare un quarto di pillola e godersi le piacevoli vibrazioni euforizzanti che ne derivano.

Ma è possibile ottenere simili vantaggi anche microdosando la cannabis! Ad esempio, anziché fumare uno spinello intero, potresti aspirare un paio di boccate, attendere qualche ora prima di fare un altro tiro, e così via.

Probabilmente, chi sceglie il microdosaggio della cannabis non consuma meno cannabis rispetto ad un fumatore occasionale. La differenza sostanziale è nel dosaggio, ridotto e distribuito nell’arco della giornata. Questa somministrazione graduale permette di apprezzare pienamente gli effetti, pur restando produttivi e funzionali e mantenendo un livello di tolleranza stabile nei confronti della sostanza.

PERCHÉ MICRODOSARE LA CANNABIS?

Quali vantaggi offre il microdosaggio della cannabis? Secondo il dott. Allan Frankel, 3 milligrammi di THC sono sufficienti per ottenere potenziali vantaggi. Pensaci bene: se basta una quantità così piccola per attenuare stress e tensione, perché consumarne di più? Non sarai sballato mentre lavori e percepirai tutti gli effetti benefici, senza alcuna sensazione di stordimento.
In più, non sarebbe utile risparmiare soldi per l’acquisto della ganja? Se consumi cannabis ogni giorno, potresti arrivare a spendere centinaia di euro al mese. Interrompendo temporaneamente la normale assunzione ed iniziando a microdosare la cannabis, fumando dosi “standard” solo occasionalmente, potresti risparmiare tantissimi soldi!

IL MICRODOSAGGIO DI CANNABIS È EFFICACE?

“D’accordo, sarebbe bello sentirsi rilassati e risparmiare denaro, ma fumare quantità di cannabis così ridotte è davvero efficace?Come faccio a sapere se funziona?”.

Bene, a questo punto dovresti riconsiderare il tuo concetto di “funzionamento” della cannabis. Il microdosaggio non ti farà sballare: non resterai inchiodato al divano, in preda alle risate incontrollabili o alla fame chimica. Il THC e gli altri cannabinoidi agiscono in modo diverso su ognuno di noi, pertanto non siamo in grado di dirti come ti sentirai esattamente. Ad ogni modo, per avere un’idea generale, puoi pensare agli effetti che di solito percepisci dopo aver consumato cannabis.

Se una certa varietà suscita in te sensazioni rilassanti ed euforizzanti, il microdosaggio ti offrirà un accenno di quegli effetti confortanti e distensivi. Anche se non sei un assiduo consumatore di cannabis, potresti comunque trarre vantaggio dal microdosaggio.

QUAL È LA MICRODOSE DI CANNABIS IDEALE?

Questo dipende dalle proprie necessità e preferenze personali. Come abbiamo accennato in precedenza, la cannabis genera effetti diversi da persona a persona ed ognuno di noi ha bisogno di specifiche dosi per ottenere i risultati desiderati. Detto questo, esiste un modo piuttosto efficace per determinare la microdose ideale.

Prima di tutto, dovresti evitare di assumere cannabis per almeno 2−3 giorni, o anche di più, se fumi ganja quotidianamente. Per stabilire qual è la microdose più adatta alle tue esigenze, devi interrompere totalmente il consumo di cannabis, altrimenti la tolleranza che hai sviluppato verso la sostanza può interferire con la valutazione. Quando il tuo organismo sarà completamente ripulito, potrai determinare con precisione i reali effetti della cannabis.

Dopodiché, ti consigliamo di iniziare con una dose di 2,5mg di THC. A meno che tu non stia assumendo olio di cannabis, probabilmente non riuscirai a misurare una quantità così piccola. Se fumi, vaporizzi, o assumi edibili contenenti cannabis, puoi semplicemente consumare una piccola frazione della tua dose abituale. Se non noti nessuna differenza, puoi aumentare leggermente la dose fino a percepire gli effetti desiderati. Ricorda sempre che l’obiettivo non è sballarsi, ma ottenere i benefici normalmente connessi allo sballo, come l’aumento del pensiero divergente, l’attenuazione di stress e tensioni in ambito sociale e lavorativo o una maggior distensione muscolare.

COME MICRODOSARE LA CANNABIS

COME EFFETTUARE IL MICRODOSAGGIO

Come consumi abitualmente la cannabis? Se utilizzi il bong, inserisci semplicemente una microdose nel braciere ed esci a fare un giro in centro! Se preferisci spinelli o blunt, aspira una boccata ogni due o tre ore. Lo spinello dovrebbe mantenere una certa freschezza, ma il blunt potrebbe diventare asciutto con il passare del tempo. In alternativa, se utilizzi i concentrati (cere, resine, ecc.), ricorda che per un corretto microdosaggio occorre una misurazione accurata.

FUMARE

Se sei come gran parte degli appassionati di ganja, probabilmente amerai fumare i fiori di cannabis tramite pipe, bong, cartine o involucri per blunt.

Con i primi due dispositivi, il microdosaggio è estremamente semplice: usa un braciere più piccolo o inserisci una quantità inferiore di ganja. In alternativa, aspira una sola boccata di cime a basso contenuto di THC. Se stai usando blunt o spinelli, puoi rollare minime dosi di cannabis, fare un tiro e conservare il resto per un momento successivo.

Se ti senti bene e non particolarmente sballato, potrai aspirare un’altra boccata dopo 2–3 ore.

VAPORIZZARE

Tra tutti i metodi di somministrazione disponibili, la vaporizzazione offre probabilmente i maggiori vantaggi e permette di mantenere fresca la ganja. Con il passare del tempo, i fiori all’interno di uno spinello, un blunt o un braciere possono sviluppare un retrogusto sgradevole. Le cime e i concentrati in un vaporizzatore a penna, invece, si manterranno freschi più a lungo. Se stai lavorando e non hai accesso immediato alla ganja, esci e fai un tiro dal vaporizzatore! Ricordati di fermarti subito dopo il primo tiro, altrimenti rischi di tornare al lavoro sballato.

I vaporizzatori offrono la massima praticità e discrezione anche fuori casa, quindi consentono un microdosaggio rapido e semplice: un paio di tiri ed il gioco è fatto. Ad ogni modo, la consistenza vellutata e corposa del vapore potrebbe indurti ad aspirare una boccata di troppo. Procedi sempre con cautela.

EDIBILI

Gli edibili possono generare effetti molto intensi, soprattutto se assunti in dosi elevate. È quindi importante fare molta attenzione alle quantità. La soluzione più semplice è acquistare caramelle preconfezionate o dolci monoporzione. Certi dolciumi contengono più di 10 milligrammi di THC, ma in commercio esistono anche prodotti con solo 1–2mg di THC a porzione.

Se non vuoi acquistare continuamente cibi preconfezionati, puoi realizzare in casa un burro alla cannabis non troppo potente, da utilizzare a tuo piacimento.

OLIO DI CANNABIS

Tutti i metodi descritti in precedenza sono ugualmente validi. Tuttavia, l‘olio di cannabis rappresenta l’opzione più efficace per un microdosaggio accurato. Ogni produttore serio ed affidabile specifica sempre l’esatto contenuto di THC nei suoi flaconi di olio di cannabis. Inoltre, il contagocce ti permetterà di dosare con precisione la sostanza. L’unico vero svantaggio è il sapore, ma l’olio può essere versato anche direttamente sotto la lingua.

Inoltre, per camuffare il sapore, puoi mescolare l’olio di cannabis ad alimenti ricchi di grassi (burro di arachidi, avocado, ecc.). I principi attivi si combineranno alle molecole di grasso e verranno assimilati più facilmente dall’organismo.

MICRODOSAGGIO DI THC VS CBD

Dato che con il THC c’è sempre il rischio di sballarsi accidentalmente, è possibile accantonare questo cannabinoide e percepire comunque tutti gli effetti benefici dell’erba. Infatti, anche il CBD racchiude tantissimi vantaggi!

Se scegli il microdosaggio di CBD in alternativa al THC, segui la stessa procedura usata per determinare la dose di THC. Il CBD non genera effetti psicotropi, tuttavia è sempre preferibile iniziare con una quantità minima ed aumentarla gradualmente se necessario. Dopo tutto, se una dose ridotta è sufficiente, perché consumarne di più? L’olio di CBD è una valida opzione, poiché offre un dosaggio semplice ed accurato. Inoltre, grazie al flacone contagocce, può essere somministrato con la massima discrezione.

In fondo, perché scegliere solo uno dei due cannabinoidi? Perché non provare entrambi a piccole dosi? L’effetto entourage (principio secondo il quale l’azione combinata di terpeni e cannabinoidi risulta amplificata rispetto a quella dei componenti isolati) è ancora una semplice teoria, ma recentemente ha ottenuto vasti consensi. Tenendo presente questo concetto, il microdosaggio congiunto di CBD e THC potrebbe rappresentare la migliore soluzione a supporto del nostro benessere.

MICRODOSAGGIO DELLA CANNABIS: SIAMO TUTTI DIVERSI

Non ci stancheremo mai di ripetere che ciascuno di noi è diverso da ogni altro, sia a livello fisico che a livello mentale. Tutte le sostanze generano effetti differenti da persona a persona e non esiste una dose ideale adatta per qualsiasi individuo. Il microdosaggio è un metodo basato soprattutto sulla sperimentazione e potrebbe non offrire subito risultati ottimali.

Vale comunque la pena sperimentare diverse quantità di cannabis, per capire quali dosi possono migliorare il nostro benessere ed il nostro stile di vita, senza compromettere la nostra funzionalità.

Fonte: www.cannaconnection.it

 

Lascia un commento

Contattaci