Le foglie di cannabis sono psicoattive?

L’intera pianta di cannabis, a parte l’interno dei rami e delle radici, contiene alcuni cannabinoidi. Ciò è dovuto al fatto che le ghiandole produttrici di resina si trovano su tutta la pianta.

Alcune parti, come le foglie più grandi, contengono solo piccole tracce dei cannabinoidi CBD e THC da noi desiderati, anche se sono presenti anche qui le ghiandole produttrici.

Ci sono diversi tipi di foglie sulla pianta di cannabis. Tutti coloro che hanno guardato da vicino un fiore di cannabis avranno notato che consistono in gran parte di foglie scintillanti di tricomi. Le foglie che circondano i fiori non devono essere messe nella stessa categoria delle grandi foglie a ventaglio quando si parla di contenuto di THC e CBD.

Teoricamente è possibile fumare quasi tutto ma bisogna tenere in mente che le foglie di cannabis potrebbero essere state trattate con concimi sconosciuti e quindi se le fumi stai facendo un gioco completamente al buio e piuttosto rischioso. Quindi se non sei sicuro su come la pianta è stata coltivata, meglio evitare. Invece se sono piante coltivate in biologico, puoi benissimo consumare anche le foglie.

SERVONO TANTE FOGLIE PER FARE EFFETTO

Le foglie della pianta di cannabis possono contenere alcuni interessanti cannabinoidi, ma ce ne vogliono molte per avere un effetto psicoattivo. In genere le foglie contengono tra lo 0 e il 4% di THC e CBD, quindi fumarsi solo una manciata non fa molto.

Se però hai raccolto fiori e conservato i ritagli delle foglie vicine, puoi notare che su queste foglie e sui loro gambi ci sono dei tricomi di THC persino visibili a occhio nudo.

Quindi, per riassumere: ci sono foglie diverse fra loro in base alla singola pianta, alla parte della pianta dove sono cresciute e alla particolare varietà di cannabis, ma tutte le foglie contengono differenti profili di cannabinoidi. Per questo motivo è molto difficile dire “se” o “come” le foglie di cannabis possono effettivamente avere effetti psicoattivi. E naturalmente svolge un ruolo importante anche il livello di tolleranza del singolo individuo.

FUMARE LE FOGLIE DI CANNABIS E’ UNA BUONA COSA?

Fumare o vaporizzare non è necessariamente il modo migliore per consumare le foglie, in quanto i tricomi sono meno concentrati su queste parti dell’anatomia della pianta (nonostante la vaporizzazione garantisca comunque un sapore migliore).
Fumare o vaporizzare non è necessariamente il modo migliore per consumare le foglie, in quanto i tricomi sono meno concentrati su queste parti dell’anatomia della pianta (nonostante la vaporizzazione garantisca comunque un sapore migliore).

Tuttavia, la cannabis grezza non contiene THC e non riuscirà mai a sballarvi. È per questo che è impossibile notare effetti psicotropi aggiungendo semplicemente qualche foglia in un’insalata. Foglie e fiori “crudi” contengono invece l’acido cannabinoide THCA, che viene convertito in THC attraverso il calore. Questo processo è chiamato decarbossilazione e comporta la rimozione di un gruppo carbossilico dalla molecola.

Quando fumate o vaporizzate, il calore della fiamma o della resistenza è sufficiente per portare a termine questo processo. La vaporizzazione è un metodo di somministrazione molto più efficace poiché la temperatura può essere controllata, il che significa che la cannabis può essere sostanzialmente decarbossilata in una volta sola. Quando si tratta di preparare edibili ed estratti, è necessario decarbossilare prima la materia vegetale per assicurarsi di “caricarli” correttamente di THC. Ecco come procedere.

COME DECARBOSSILARE LE FOGLIE DI CANNABIS

La decarbossilazione può essere facilmente fatta in casa usando un forno da cucina tradizionale o un microonde. A prescindere dal dispositivo che userete, la premessa è sempre la stessa. Le vostre foglie devono essere esposte a temperature comprese tra 105 e 116°C. A temperature maggiori, le vostre preziose molecole inizieranno a deteriorarsi, mentre a temperature inferiori i livelli di THCA convertiti in THC non saranno mai ottimali. Prima di decarbossilare la materia vegetale, vi consigliamo di sminuzzare le foglie secche in pezzetti più piccoli. Usate le forbici per tritare grossolanamente le foglie e aumentare così la loro area superficiale.

Se optate per decarbossilare le foglie in forno, preriscaldatelo a circa 110°C. Distribuite le foglie su una teglia con carta forno e “cuocetele” per 45 minuti.

Se usate invece un forno a microonde, potete semplicemente mettere le foglie in un piatto e “cuocerle” per 2–3 minuti. Interrompete il processo a metà per dare una mescolata alle foglie, affinché tutte vengano equamente esposte al calore.

La tecnica più esotica per decarbossilare le vostre scorte di foglie è usando il metodo “sous-vide”, o cottura sottovuoto. Se avete a vostra disposizione un kit per questo tipo di cottura, potete procedere e sigillare sottovuoto le foglie in sacchetti di plastica resistenti al calore. A questo punto, inserite la busta nel contenitore per la cottura sous-vide, impostate il dispositivo su 95°C e cuocete per 1 ora.

Fonte: www.cannaconnection.it/

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