La contaminazione dell’erba è comune, per questo è importante che tu sappia riconoscerla prima che crei dei danni. Questo non renderà la cannabis solamente più sicura, ma aiuterà anche a costruire una fiducia nel mercato fiorente della cannabis.
L’utilizzo della cannabis non è mai stato così popolare. Tuttavia, ci sono state delle segnalazioni recenti sull’aumento crescente della marijuana contaminata—un qualcosa che non desiderano i consumatori o coltivatori rispettabili.
La cosa buona è che hai trovato quest’articolo in cui ti diremo tutto quello che dovrai sapere sulla contaminazione dell’erba. Imparerai come viene contaminata l’erba, insieme ad alcuni consigli su come individuare la contaminazione ed evitarla.
SCAVARE A FONDO NELLA CONTAMINAZIONE DELLA CANNABIS
L’uso della cannabis, sta aumentando di popolarità in giro nel mondo. Infatti, ci sono alcuni paesi che la stanno legalizzando per l’uso ricreazionale e medico. Tuttavia, con ogni sviluppo arriva il cambiamento, e l’erba contaminata in circolazione sta aumentando.
Potresti pensare che, con l’aumento della legalizzazione, la contaminazione dovrebbe scendere per via delle regolamentazioni e delle analisi. Tuttavia, per i coltivatori amatoriali non ci sono test al di fuori dell’esperienza e conoscenza. La contaminazione è molto comune nella cannabis perché può avvenire durante la crescita, il raccolto ed il processo d’estrazione. Anche le aree di conservazione possono contaminare la cannabis, specialmente se viene conservata per un lungo periodo di tempo.
La muffa si può individuare facilmente con la conoscenza, ma ci sono altre contaminazioni che si possono individuare solamente tramite le analisi chimiche.
LE CAUSE COMUNI DI CONTAMINAZIONE
Funghi
La crescita dei funghi è una delle cause di contaminazione più comune ed i principali sono l’oidio e la muffa grigia. Se ti capita di individuare una polvere bianca che non sembra naturale o una struttura della pelle lanuginosa, allora quello potrebbe essere un segno che la tua cannabis ha un’infezione fungina.
Le stanze dove cresce la cannabis devono avere il loro termometro ed igrometro per assicurare che venga mantenuta la temperatura ed umidità ideale. Il coltivatore dovrebbe condurre ispezioni regolari per cercare segni di contaminazione e rimuoverle appena vengono individuate.
Batteri
Anche i microrganismi contaminanti sono comuni nella cannabis, per via del forte adattamento dei microbi.
Uno studio recente del Clinical Microbiology and Infection Journal ha constatato che in numerosi dispensari della California del Nord si trovano i batteri Gram-negativi. Per rendere le cose peggiori, questi batteri contaminano la cannabis medica che viene utilizzata per scopi terapeutici. Sfortunatamente, l’unico modo per assicurarti che la tua cannabis non abbia batteri è di eseguire un test microbico.
Solventi Residui
La cannabis viene spesso utilizzata per creare estrazioni. Mentre questo processo ha portato svariati benefici nel mondo medico, c’è una grande possibilità che vengano tralasciati dei residui di solventi se non viene eseguito nel modo corretto. C’è bisogno di una cura estrema quando si creano le estrazioni a base di solventi.
Pesticidi
Gli insetti sono uno dei problemi più grandi che può incontrare un coltivatore di cannabis. Sfortunatamente, la cosa più comune che viene fatta per combatterli è l’utilizzo degli spray pesticidi. Anche se potrebbe mantenere lontani i parassiti dal danneggiare le piante di cannabis, questo processo ha un effetto negativo serio sul consumatore.
Alcuni pesticidi rimangono nella pianta anche dopo averla raccolta e conciata. L’inalazione di queste particelle di pesticidi, di cui l’imidacloprid, spiromesifen ed etoxazole sono i più comuni, è pericolosa per la salute.
Contaminanti Misti
I contaminanti sono comuni nella cannabis per via dei processi utilizzati nella coltivazione, raccolta, preparazione, estrazione ed eventualmente nel confezionamento dei suoi svariati prodotti. Per ora, non è ancora obbligatorio eseguire test di contaminazione per la cannabis, persino nei paesi in cui è legale.
Per via di questa cosa, l’unico modo per sapere se la tua erba è contaminata è quello di controllare se il luogo dove viene coltivata ed impacchettata risponda delle misure di sicurezza precauzionale. Oppure, se coltivi per te stesso mantieni un’ottima cura per assicurarti di avere una coltivazione pulita e ben mantenuta.
SEGNI DI POSSIBILI CONTAMINAZIONI
Spugnosità
Prima di fumare l’erba, ricordati di sentire sempre la sua consistenza. Se è secca, c’è una probabilità bassa che abbia una contaminazione di muffa. Invece, se è spugnosa ed umida, potrebbe essere il caso in cui sia presente la muffa. Inoltre, stai attento alla cannabis che ha una consistenza polverosa, perché alcuni spacciatori aggiungono delle pillole sbriciolate per migliorarne l’aspetto—quelli non sono sempre tricomi!
Decolorazione
Anche la decolorazione con macchie bianche o sfumature di colore verdastro e grigio nella tua erba è un altro segno che c’è qualcosa di sbagliato. Queste sono solitamente gli effetti delle contaminazioni di muffe.
Odore
Ogni varietà di cannabis ha il suo odore distintivo. Anche se tutte condividono un aroma dolce e muschiato. Se ha un odore veramente dolce oppure marcio, è molto probabile che sia contaminata. Inoltre, stai attento alla ganja che ha un odore di erba fresca, appena tagliata, quello è un segno che non è stata curata o seccata correttamente. La cannabis che ha queste caratteristiche, solitamente si ammuffisce quando viene conservata.
Dolori Al Petto
Ricordati che fumare erba non dovrebbe causare dolore al petto. Se provi dolore durante una sessione di fumata, allora è un segno che hai appena inalato erba contaminata oppure qualcosa di più serio. Contatta un medico il più presto possibile.
Allergie
Se hai provato a fumare la cannabis in precedenza senza aver avuto nessuna reazione avversa, ma poi fumandola di nuovo ne hai avuta una, quello è un chiaro segno che hai fumato cannabis ammuffita. Solitamente questo porta a reazioni allergiche.
COME INDIVIDUARE UNA CONTAMINAZIONE DELL’ERBA
Fumare l’erba può essere indubbiamente eccitante. Tuttavia, questa non è una ragione per cui bisogna essere irresponsabili quando la si utilizza. Ricordati che per via della domanda in crescita nel mercato della cannabis, i fornitori tendono a velocizzare la produzione e, durante questo processo, c’è il rischio di contaminazione.
Abituati a ricordarti sempre di controllare l’erba prima di consumarla. Controlla il suo aspetto e cerca segni bianchi e cristallini o steli che non sembrano naturali.
Puoi anche strofinare un pezzo di gambo o cima sulle tue dita. Se ha una consistenza molto secca, gessosa o caratteristiche anormali, ripensaci perché potrebbe avere un contenuto alto di contaminanti. Non rischiare la tua salute.
Fuente: www.royalqueenseeds.it