Il CBD è sicuro per i bambini?

Ci sono alcune malattie infantili che resistono a farmaci e trattamenti convenzionali. In questi casi, è ragionevole che i genitori o i tutori cerchino soluzioni altrove. Qui esaminiamo se sia sicuro somministrare CBD ai bambini.

Esistono racconti sul CBD che fa miracoli per malattie dell’età infantile che resistono ai trattamenti. Ma il cannabidiolo aiuta davvero? Esiste un’enorme quantità di ricerche sul CBD, ma poche si concentrano specificamente sui bambini.

Qui esaminiamo la relazione tra CBD ed alcuni dei problemi di salute più comuni per cui i genitori potrebbero voler aiutare i propri figli.

Cos’è il CBD?

Il cannabidiolo (CBD) è il secondo cannabinoide più abbondante nella cannabis ed il principale nella canapa. A differenza del THC, il più famoso dei cannabinoidi della cannabis, il CBD non provoca sballo. Ma questo non significa che non eserciti degli effetti sul nostro corpo.

  • In che modo il CBD interagisce con l’organismo?

Il CBD si interfaccia con il sistema endocannabinoide (SEC) del nostro corpo. Il SEC è una rete di canali e recettori che si snoda principalmente attraverso il sistema nervoso ed immunitario. È costituito per la maggior parte da recettori CB1 e CB2, ma anche da canali TRP, come TRPV1. Questi recettori ed i relativi neurotrasmettitori (endocannabinoidi: 2-AG ed anandamide) vengono utilizzati per la segnalazione neuronale attraverso tutto il corpo, influenzando i processi relativi ad umore, memoria, appetito, infiammazione ed altri ancora.

Tuttavia, mentre il THC imita l’anandamide legandosi direttamente ai recettori CB1 e provocando così un effetto inebriante, il CBD agisce in modo più indiretto. I suoi meccanismi non sono del tutto chiari, ma si pensa che il CBD inibisca la FAAH, un enzima responsabile del metabolismo dell’anandamide. Inibendo la FAAH, il CBD aumenta le concentrazioni di anandamide disponibili nel SEC, consentendo all’endocannabinoide di avere effetti più forti e prolungati nel tempo.

L’anandamide è anche un agonista dei recettori CB2, che si trovano in tutto il sistema nervoso periferico ed in particolar numero sulla superficie delle cellule immunitarie.

CBD e bambini: Lo stato attuale della ricerca scientifica

Il CBD è spesso pubblicizzato come una sorta di panacea, anche per i bambini. Quando si valuta se un farmaco sia sicuro, specialmente per l’uso da parte dei bambini, è importante evitare qualsiasi retorica e dare uno sguardo imparziale alla ricerca scientifica.

La varietà di disturbi nei confronti dei quali il CBD è oggetto di ricerca è sorprendente, ed è impossibile elencarli tutti in questo articolo. Possiamo però esaminare alcuni studi per avere un’idea di quali usi potenziali potrebbe avere il CBD in relazione ad alcune patologie infantili.

  • Ansia ed ADHD

Skelley, Deas, Curren ed Ennis hanno condotto una revisione degli studi[1] sulla relazione tra CBD ed ansia, riconoscendo che queste ricerche risultavano notevolmente eterogenee in termini di dosaggio del CBD e dei tipi di ansia oggetto di studio. Si è però trovato un filo comune nell’ottima tolleranza nei confronti del CBD e nell’affaticamento come unico significativo effetto avverso. È tuttavia importante riconoscere che queste ricerche si sono svolte in contesti clinici, in alcuni casi utilizzando CBD in aggiunta ad altri trattamenti, risultando così insufficienti a fornire conclusioni definitive.

Molti si interrogano sull’efficacia del CBD contro i casi di ADHD. La ricerca in questo campo è scarsa ed i risultati disponibili non sono minimamente conclusivi. Cooper et al. ha condotto una ricerca su 30 volontari per valutare l’efficacia del CBD contro l’ADHD[2] (disturbo da deficit dell’attenzione/iperattività). I primi risultati non hanno evidenziato differenze significative tra soggetti trattati con CBD e partecipanti del gruppo placebo, ma si è riconosciuta l’opportunità di proseguire la ricerca su CBD ed ADHD.

  • Epilessia resistente al trattamento: Il caso di Charlotte Figi

Il caso di Charlotte Figi è citato spesso quando si parla di CBD per i bambini e per buone ragioni. Charlotte Figi soffriva della sindrome di Dravet, una grave forma di epilessia, e subiva circa 300 attacchi convulsivi a settimana. Dopo aver provato innumerevoli farmaci con scarsi risultati, si è scoperto che un estratto ricco di CBD, poi soprannominato Charlotte’s Web, riduceva le sue convulsioni a 0–1 a settimana ed ha consentito di interrompere la somministrazione di tutti gli altri farmaci. Ma questo è solo un singolo caso.

Nel 2018, Lattanzi et al. ha condotto una revisione e meta-analisi[3] sull’efficacia del CBD in relazione alla sindrome di Dravet ed alla sindrome di Lennox-Gastaut. Si sono esaminati i casi di 550 singoli partecipanti, rilevando una potenziale efficacia del CBD in casi che si dimostravano resistenti ai trattamenti convenzionali.

Nel 2019, Silvestro et al. ha condotto una ricerca simile[4], focalizzata in particolare su neonati, bambini ed adolescenti con epilessia resistente ai trattamenti. I risultati hanno rilevato differenze statisticamente significative tra il gruppo a cui è stato somministrato il CBD ed i soggetti del gruppo di controllo. Allo stesso modo, si sono rilevati scarsi effetti avversi.

Il CBD è sicuro per i bambini?

Il CBD è sicuro per i bambini? È difficile rispondere univocamente a questa domanda poiché non sappiamo ancora abbastanza sul CBD.

Apparentemente, sembra che il CBD abbia un ottimo profilo di sicurezza. L’Organizzazione Mondiale della Sanità[5] afferma addirittura che comporti solo un rischio minimo. Tuttavia, una ricerca più recente traccia un legame tra CBD ed un maggiore numero di enzimi nel fegato[6], ma si tratta di uno studio preliminare condotto su topi e non su umani. Quindi, vale sempre la pena prestare molta attenzione nei confronti delle sostanze ancora relativamente poco conosciute.

  • Possiamo dare il CBD ai bambini?

È sempre meglio essere molto cauti quando si somministrano farmaci ai bambini. Ad esempio, la FDA sconsiglia l’uso del CBD da parte di donne in gravidanza o in allattamento perché i suoi effetti sui bambini sono tuttora sconosciuti. Allo stesso modo, somministrarlo direttamente a neonati e bambini può avere effetti sconosciuti.

D’altra parte, Epidiolex, un farmaco a base di CBD, è oggi autorizzato in numerosi Paesi per la somministrazione a bambini con epilessia grave e resistente ai farmaci. È quindi possibile che ci siano alcuni casi in cui il CBD potrebbe risultare adatto ai bambini.

Piuttosto che andare per tentativi, la soluzione migliore è consultare un medico di fiducia. Se ritieni che il CBD possa essere utile per tuo figlio, porta con te le tue ricerche ed intrattieni con il medico una conversazione aperta e sincera.

Che tipo di prodotti CBD sono disponibili?

Grazie alla popolarità del CBD, sono oggi disponibili molti prodotti diversi con CBD. Ognuno ha i suoi punti di forza e di debolezza, perciò la scelta deriva dal tipo di utilizzo e dalle preferenze personali. Il suddetto Epidiolex è attualmente fornito come soluzione orale.

  • Olio di CBD

Questo è probabilmente il prodotto CBD più noto. Facile da assumere e dosare, è versatile e copre un’ampia gamma di esigenze. È possibile applicarlo sotto la lingua od aggiungerlo a cibi e bevande. Sono disponibili molti tipi differenti e si possono scegliere diverse potenze e formulazioni, tra cui CBD isolato, ad ampio spettro o a spettro completo.

  • Caramelle gommose al CBD

Questi edibili hanno l’aspetto ed il sapore delle caramelle, ma contengono una dose di CBD. Totalmente discreti e con effetto a lunga durata, sono una scelta perfetta per chi vuole assumere CBD con regolarità.

  • Infiorescenze di CBD

Un’ottima scelta per chi usa CBD ed ama il rituale del fumo o della vaporizzazione, ma sicuramente non praticabile per i bambini. Le infiorescenze di CBD raccolte dalla canapa hanno l’aspetto, il sapore e l’odore della cannabis, ma non causano sballo. Fumare CBD produce un effetto rapido che svanisce in tempi relativamente brevi.

Il CBD è legale?

Nella maggior parte dell’Europa e del Nord America, il CBD tende ad essere totalmente legale. A differenza del suo fratello cannabinoide THC, il CBD non è regolamentato nella maggior parte dei casi, motivo per cui è molto importante scegliere una buona marca.

Solo perché il CBD è legale in un posto non significa che tutti i prodotti CBD siano legali ovunque. Molti prodotti CBD contengono tracce di THC, che è rigidamente regolamentato nella maggior parte degli Stati. Solitamente esistono leggi che determinano una soglia di THC al di sotto della quale il prodotto che lo contiene è considerato legale. Nel Regno Unito e nell’Unione Europea, questa soglia è pari allo 0,2% di THC, mentre negli Stati Uniti è fissata a 0,3% a livello federale.

Questo limite può variare tra i singoli Stati, quindi verifica le leggi locali prima di trasportare prodotti con CBD oltre confine.

CBD per bambini: È il caso di usarlo?

È un argomento incredibilmente difficile. Non siamo in grado di raccomandare a nessuno di somministrare CBD ai bambini, poiché le evidenze scientifiche non sono conclusive ed il suo profilo di sicurezza non è ancora determinato con precisione.

Detto questo, la decisione finale spetta al genitore o al tutore. Valutare la situazione in modo obiettivo è fondamentale: se un bambino soffre di una condizione grave e resistente ai trattamenti convenzionali, potrebbe valere la pena di parlare con il proprio medico del CBD.

Fonte: www.royalqueenseeds.it

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