Sei un fumatore di cannabis e ti hanno comunicato un test improvviso.
Ecco a te i miglior rimedi per smaltire il Thc più velocemente. Un bel respiro e partiamo.
Il tallone di Achille dei fumatori d’erba. Consumatori che hanno passato in rassegna miriadi di metodi e intuizioni per cercare di eludere i test antidroga. Rimedi che necessitano di essere divulgati.
Fare sport
Primo tra tutti, fare sport. Dall’enorme efficacia non solo per la linea, vi aiuterà nella vostra missione di risultare negativi. Ma perché?
Il Thc viene scomposto dal fegato in metaboliti. Metaboliti che si accumulano nelle cellule adipose. Fare attività fisica e ridurre la massa grassa abbassa le possibilità che il Thc sia rilevato. Ma ricorda. Ferma gli allenamenti pochi giorni prima dell’esame. Allenarsi a ridosso di un test potrebbe portare risultati opposti.
Inoltre, lo sport è particolarmente consigliato per smaltire gli effetti della marijuana e tornare nuovamente lucidi.
Mangia fibre a volontà
Scatole di cereali e barattoli di legumi devono riempire la vostre dispense. Fagioli, lenticchie o ceci che siano. Gli alimenti ricchi di fibre aiutano ad espellere i metaboliti del Thc dall’intestino piuttosto che dalle urine. Fatene una scorpacciata.
Bere tanta acqua
Tra i metodi più conosciuti, quello di bere tanta acqua nelle 24 ore prima di un test, fa di certo parte del nostro kit d’emergenza. Obiettivo? Diluire l’urina e abbassare la percentuale di Thc contenuta in essa. Ma bisogna stare attenti.
Molti test verificano il livello di creatina dell’urina. Un dato troppo basso suggerisce un campione diluito, ne consegue una ripetizione del test. Ma possiamo rimediare. Mangiare carne rossa nei giorni precedenti all’esame riequilibrerà nuovamente le quantità di creatina.
Assumere dello zinco
Secondo uno studio, lo zinco risulta efficace per aggirare i test antidroga. Interferisce con il rilevamento dei metaboliti del Thc nelle urine restituendo come risultato un falso negativo. Inoltre, conclude la ricerca, non è stato stabilito un metodo adatto per rilevare lo zinco nel campione di urina preso in esame.
Tentar non nuoce. Gli integratori di zinco sono facilmente reperibili in farmacia e assumerne circa 12-18 ore prima di un test potrebbe rivelarsi l’arma vincente.
Attento alla pipì da consegnare
E’ il giorno delle analisi. C’è un’ultima cosa da fare. Non consegnare né la prima né la seconda pipì del giorno. Perché? Sono le più sporche e ricche di metaboliti. Così facendo renderai più difficile il rilevamento del Thc.
Per quanto tempo il Thc è rilevabile nell’organismo
Per quanto tempo il Thc è rintracciabile nel nostro organismo? Dipende. Dalla frequenza con cui assumiamo marijuana e dal tipo di test a cui ci dovremmo sottoporre.
Test delle urine
Partiamo dal test più comune, quello delle urine. I metaboliti della cannabis sono rilevabili per:
- 3 giorni se sei un consumatore occasionale (da una a tre volte a settimana)
- 5–7 giorni se sei un consumatore moderato (quattro volte a settimana)
- 10–15 giorni se sei un consumatore cronico (consumatore giornaliero)
- Oltre 30 giorni se sei un consumatore cronico pesante (più volte al giorno)
Test salivari
La cannabis può essere rilevata nella saliva per:
- Consumatori occasionali: 1–3 giorni
- Consumatori cronici: fino a 29 giorni
Analisi del sangue
Meno comuni, per il costo più elevato, le analisi del sangue ricercano il Thc stesso. Thc rilevabile nel sangue per 1–2 giorni dall’ultima assunzione. Anche se in alcuni casi, è stato rintracciato fino a 25 giorni dopo. Tutto dipende sempre dalla frequenza d’uso.
Analisi del capello
Tutt’altra storia per le analisi del capello. Temute per la sua precisione. Un labirinto senza via d’uscita, dove, neanche Dedalo con le sue ali potrà aiutarci.
Per il test si tagliano due o tre ciocche da diverse zone della testa. Non c’è scampo. Grazie al nostro stesso ciuffo, di almeno 4 cm, sarà possibile rilevare un’assunzione di marijuana risalente fino a 4 mesi prima.
Per i più furbi, rasarsi non è la soluzione. I capelli non raggiungono i 3 cm? Verranno presi in esame i peli ascellari o pubici. Peli che, vista la crescita ancora più lenta permetteranno analisi ancora più remote.
L’unico modo per risultare negativi è smettere di fumare marijuana.
Vuoi smaltire il THC in fretta? Utilizza un purificatore
Ti è stato comunicato un esame imminente, ma non hai il tempo sufficiente per tentare tutti i metodi sopraelencati. Utilizza un purificatore per smaltire il THC dall’organismo.
L’ideale per le urgenze, i purificatori sono un concentrato benefico naturale di spezie e piante utilizzate in fitoterapia per le loro proprietà depurative. Provare per credere.
Il CBD viene rilevato in un test antidroga?
Con la vendita esponenziale di prodotti a base di CBD, dalle infiorescenze di cannabis light all’olio contenente cannabidiolo, è lecito domandarsi se l’uso massiccio di questa sostanza potrebbe far risultare un test antidroga positivo.
Anche se il CBD non ha alcun effetto psicoattivo, motivo per cui non viene ricercato durante un test, vanno fatte alcune precisazioni fondamentali.
Come previsto dalla legge vigente, i prodotti al CBD, possono contenere fino allo 0,2% di Thc. Una quantità così irrisoria da non suscitare alcun effetto su corpo e mente ma che, sfortunatamente, potrebbe contaminare le nostre analisi con un falso positivo.
Nonostante ciò, eventi spiacevoli di questo genere sono molto rari. Nella maggior parte dei casi, anche i consumatori più assidui, sono risultati negativi.
Fonte: www.justmary.fun