50 sfumature di…cannabis

La cannabis ha una vasta gamma di splendidi colori che spiccano nelle colture. Le sfumate così particolari sono date dall’insieme di diversi fattori, tra cui pH, temperatura, genetica e numerosi pigmenti contenuti in foglie e fiori.
La maggior parte dei ceppi  di cannabis ha effettivamente un colore verde, ma possiamo trovare varietà di marijuana con molti più colori. I breeder hanno creato migliaia di cultivar diverse negli ultimi decenni e questo lavoro ha dato origine ad una sostanziale variabilità genetica. Oggi, infatti, abbiamo a disposizione   cannabis colorata che sfoggia sfumature di viola, giallo, arancione, blu, rosso, rosa e persino nero.

Ma cosa permette alla marijuana di generare tutti questi colori? Stai per scoprirlo! È tutta una questione di genetica, fattori ambientali e sostanze chimiche vegetali specializzate. Qui di seguito scoprirai quali molecole diano origine a ciascuno dei molti colori della marijuana e quali altri ruoli svolgano questi affascinanti fitochimici contenuti nella cannabis.

IL Colore di un fiore non dice molto sugli effetti che avrà su di noi, ma la possibilità di spaziare tra un’ampia gamma di tonalità aggiunge un altro fattore che influenza la scelta ed anche un lussuoso aspetto estetico all’esperienza. Tutti i germogli e le giovani piante in fase vegetativa sviluppano foglie verdi, ma di solito le piante si “illuminano” con tonalità particolari durante la fase di fioritura, quando i fiori, le foglie a ventaglio ed i tricomi scintillanti rubano la scena.

  • Cosa sono gli antociani?

Probabilmente hai già sentito parlare degli antociani. Classificate come flavonoidi, queste molecole hanno ricevuto molta attenzione negli ultimi anni grazie a studi che ne hanno sondato i potenziali benefici per la salute, comprese le loro proprietà antiossidanti. Queste sostanze chimiche colorate sono responsabili delle sfumature di rosso, viola e blu in tutto il regno vegetale, come quelle di mirtilli, cavoli rossi, lamponi, ciliegie, melanzane e patate viola.

I ricercatori hanno identificato finora oltre 700 antociani. Le piante creano queste molecole come metaboliti secondari che non sono direttamente coinvolti nella crescita e nello sviluppo delle piante, ma sono utilizzati per attirare insetti benefici e combattere i fattori di stress biotici (virus, batteri, funghi ed insetti) ed abiotici (raggi UV ed alte temperature).

Questi radiosi fitochimici sono in parte responsabili dei molti colori dell’erba, ma per far questo non agiscono da soli: il pH gioca un ruolo importante. Gli antociani mostrano toni di colore rosso-viola ad un pH neutro di 7, sfumature di rosso e rosa nell’intervallo acido fra 1 e 6 e toni verdi con un pH alcalino fra 8 e 14.

Quali colori della cannabis esistono?

Diamo ora un’occhiata da vicino a tutti i possibili colori che possono esibire le diverse varietà di cannabis e cerchiamo di capire quali fitochimici siano responsabili di uno spettacolo così meraviglioso.

  • Verde (clorofilla)

Le piante di cannabis iniziano la loro vita come piantine di colore verde brillante e la maggior parte mantiene questo colore durante l’intero ciclo di vita. Ma cosa fa diventare verde una pianta di cannabis?

Probabilmente avrai già sentito il termine “fotosintesi” in qualche lezione di biologia. Questo processo consente alle piante di convertire l’energia luminosa in carboidrati che vengono utilizzati per la crescita e lo sviluppo. Al centro di questo processo si trova la clorofilla, un pigmento verde che consente alle piante di assorbire energia dalla luce. Le molecole di clorofilla si trovano nei cloroplasti, minuscole strutture incorporate all’interno delle cellule vegetali. Questi minuscoli organelli non sono molto diversi dai mitocondri delle cellule umane che ci permettono di convertire zuccheri e grassi in energia. In definitiva, le foglie di cannabis appaiono verdi perché le cellule che le producono sono ricche di queste minuscole fabbriche di energia e dei pigmenti verdi che immagazzinano.

  • Giallo ed arancione (carotenoidi)

Se la clorofilla conferisce alle piante di cannabis il loro aspetto verde, perché alcune varietà sviluppano sfumature di arancione e giallo? Buona domanda! Questi toni sorprendenti sono il risultato di un altro gruppo di sostanze fitochimiche: i carotenoidi. Conosciute anche come tetraterpenoidi, queste molecole sono una famiglia di pigmenti organici gialli, arancioni e rossi che si trovano in molte specie vegetali. Donano colori vivaci a carote, papaia, zucca, peperoni ed altri frutti. I carotenoidi svolgono numerose funzioni nelle piante. Agiscono infatti come antiossidanti, attirano i colori, fungono da precursori degli ormoni vegetali ed aiutano anche la fotosintesi..

Sono stati identificati oltre 750 carotenoidi e sappiamo che nelle foglie di cannabis sono contenuti:

I carotenoidi conferiscono una tonalità gialla od arancione a foglie e fiori della cannabis, a seconda delle concentrazioni presenti nelle singole varietà.

  • Rosso e rosa (carotenoidi ed antociani)

Sia gli antociani, sia i carotenoidi, generano toni di rosso e rosa. Il carotenoide luteina assorbe la luce blu ed appare rosso-arancione ad alte concentrazioni. Gli antociani sviluppano anche una sfumatura rosso-rosa se esposti ad un pH acido. Poiché le piante di cannabis prosperano in un pH leggermente acido fra 5,8 e 6,2, è probabile che i ceppi con quantità maggiori di questi pigmenti sviluppino sfumature rosse e rosa in condizioni ottimali.

  • Viola e blu (antociani)

La cannabis viola è diventata molto popolare negli ultimi anni e molti consumatori e coltivatori preferiscono queste cime colorate alle normali infiorescenze verdi. Anche questa volta, gli antociani sono responsabili di queste tonalità brillanti, specialmente se esposti ad intervalli di pH neutri.

  • Nero e marrone (antociani)

Le piante di cannabis che appaiono nere e marroni hanno in realtà sfumature di viola molto profonde (simili a quelle che si vedono in alcuni tipi di melanzane). Questi ceppi possiedono alti livelli di antociani, probabilmente a causa di un gene recessivo che aumenta la conversione del glucosio in questi pigmenti colorati. Con la giusta genetica e con l’esposizione ad un pH neutro, la cannabis è in grado di sprigionare anche queste tonalità ricche e sorprendenti.

Cosa fa cambiare colore alla cannabis?

Ora conosci alcuni dei principali motivi per cui la cannabis cambia colore, ma ricapitoliamo:

  • Genetica: Alcune piante sono programmate per sviluppare alti livelli di pigmenti colorati. Questo è in gran parte il risultato di un esteso breeding selettivo.
  • Specifiche sostanze fitochimiche: Come abbiamo detto, alcune particolari sostanze fitochimiche sono responsabili di determinati colori nella cannabis. In altre parole, non puoi aspettarti di ottenere fiori viola se la tua varietà non sviluppa naturalmente dei livelli elevati di antociani.
  • pH: Diversi intervalli di pH possono far sì che gli antociani esprimano tonalità diverse.
  • Stress: Alcuni fattori di stress, come le radiazioni UV, aumentano la produzione di antociani.
  • Temperatura: Le temperature notturne più fresche alla fine di una stagione di coltivazione (o simulate in un ambiente indoor) costringono le piante ad orientarsi meno sulla produzione di clorofilla durante la fioritura, innescando invece un aumento della produzione di antociani.

Il colore dei fiori è un indicatore di potenza?

Le cime colorate sono sicuramente belle da vedere e molti consumatori di cannabis le preferiscono, ma il colore non offre indicazioni sulla potenza o su effetti particolari di specifiche varietà. Ceppi che producono bassi livelli di THC possono produrre alti livelli di pigmenti viola, mentre le varietà più ricche del cannabinoide psicoattivo possono apparire semplicemente verdi. 

Come cambiare il colore della cannabis

Congratulazioni, hai appena potenziato le tue conoscenze sulla coltivazione: ora sei consapevole del motivo per cui alcune varietà di cannabis abbiano colori diversi. Sai che gli antociani sono pigmenti dai colori vibranti che cambiano al variare dei valori di pH e che alcune varietà contengono i carotenoidi, responsabili dell’espressione di sfumature di arancione e giallo. Ma soprattutto, sai che selezionando la genetica giusta e controllando pH e temperatura potrai rendere ancor più bello il tuo giardino o lo spazio di coltivazione con straordinarie sfumature di viola, rosso, rosa, arancione, giallo e nero!

Fonte: www.royalqueenseeds.it

 

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