Operazione animafia dei carabinieri coordinati dalla direzione distrattuale antimafia nella provincia palermitana e non solo, coinvolte altre regioni.
85 i provvedimenti emessi: 63 in carcere, 18 ai domiciliari e 4 sottoposti ad obblighi di dimora. Le accuse da associazione mafiosa, al concorso esterno , associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, reati in materia di armi, droga, estorsione e corruzione.
Coinvolte le province di Palermo, Trapani, Latina, Napoli, Roma e Nuoro. Coinvolto anche un agente della polizia penitenziaria in servizio presso il carcere Pagliarelli di Palermo.
Le indagini hanno preso il via nel 2017 e riguardano la famiglia dei vitale, di Partinico, a cominciare dai rapporti fra michele vitale ed un imprenditore del luogo, Ottavio Lo cricchio. Il traffico di droga l’affare più redditizio e gestito da almeno 5 organizzazioni criminali che lavoravano in accordo proprio grazie agli incassi del traffico. coinvolta Giusy Vitale, sorella del boss e per un certo periodo collaboratrice di giustizia, con le anche la sorella Antonina ed il nipote, Michele Casarrubia.
L’agente coinvolto avrebbe favorito uno dei boss in cella permettendo scambi epistolari e fornendo informazioni. in cambio regalie varie: generi alimentari capi di abbigliamento , il lavaggio mensile dell’auto e l’acquisto di carburante ad un prezzo inferiore a quello di mercato.
Il gruppo influenzava anche la politica locale: il consiglio comunale di Partinico è stato sciolto per mafia nel luglio del 2020.
Nel corso delle indagini la DIA ha effettuato più sequestri di cospicui quantitativi di sostanze stupefacenti.
In particolare, il 10 ottobre 2018, nelle campagne di Partinico, si rinveniva, prima, in contrada Suvaro, un sito di stoccaggio ove era in essicazione una gran quantità di marijuana, e subito dopo, in contrada Milioti, una vasta piantagione di circa 3.300 piante di cannabis indica, nonché due capannoni ove era in essiccazione un altro ingente quantitativo di marijuana.Complessivamente, circa sei tonnellate di sostanza stupefacente, in parte già pronta per essere immessa nel “mercato”.
Fonte: www.rainews.it