Come Massimizzare I Rendimenti Della Cannabis Autofiorente

Le genetiche autofiorenti moderne sono notevolmente migliorate ed oggi racchiudono molte virtù. Producono grandi quantità di cime, potenti e saporite, con la stessa efficienza di sempre. Consultate la seguente guida per sapere come ottenere risultati ottimali dalle vostre autofiorenti.

Le piante di cannabis autofiorenti offrono risultati rapidi. I loro robusti geni ruderalis discendono da antenati russi, capaci di adattarsi al clima ostile della loro terra di origine. Nonostante il vigore e la rapidità di crescita, le varietà autofiorenti vengono talvolta scartate dai coltivatori, perché considerate poco produttive e poco potenti.

Anche se le genetiche autofiorenti di solito non raggiungono le dimensioni colossali dei ceppi fotoperiodici, i coltivatori possono perfezionare il loro ambiente di crescita per ottimizzare i rendimenti finali. Attuando qualche piccola modifica, le varietà autofiorenti possono offrire prestazioni eccellenti e sviluppare cime in grado di competere con quelle prodotte dalle piante fotoperiodiche.

Aumentare La Produttività Di Autofiorenti E Fotoperiodiche: La Differenza

Aumentare la Produttività di Autofiorenti e Fotoperiodiche

I coltivatori devono adottare specifiche tecniche per ottimizzare le rese delle piante autofiorenti e di quelle fotoperiodiche.

Di seguito elenchiamo le principali differenze tra queste due varietà:

Autofiorenti:

  • Offrono prestazioni migliori se non sottoposte a training
  • Hanno bisogno di minori quantità di sostanze nutritive
  • Sono robuste, ma molto sensibili allo stress

Fotoperiodiche:

  • Producono di più se sottoposte a training e cimatura
  • Possono essere mantenute in fase vegetativa per periodi prolungati
  • Prediligono i terreni ricchi di sostanze nutritive

Quali Fattori Influenzano Il Rendimento Di Una Varietà Autofiorente?

Quali Fattori Influenzano il Rendimento di una Varietà Autofiorente?

Quando si cerca di ottimizzare le rese di una varietà autofiorente, occorre tenere in considerazione diversi fattori intrinseci ed estrinseci. Il patrimonio genetico è solo uno degli elementi che influiscono sul raccolto finale. Spetta al coltivatore ricreare condizioni ambientali ideali per permettere alle piante di esprimere il loro pieno potenziale.

Patrimonio Genetico

Scegliendo la giusta varietà, avrete una solida base di partenza su cui avviare la vostra piantagione. Oggi i coltivatori hanno a disposizione un vastissimo assortimento di genetiche autofiorenti. Scegliete una pianta selezionata appositamente per la sua elevata produttività. Dovreste anche valutare i suoi effetti e gli aromi, per essere sicuri che siano adatti alle vostre necessità.

Diffusione E Intensità Della Luce

La luce è uno degli elementi essenziali per la sopravvivenza delle piante e svolge un ruolo chiave nella fisiologia della cannabis. La luce favorisce i processi di fotosintesi, permette alle piante di produrre zuccheri e stimola la crescita e la produttività. Consigliamo di utilizzare una lampada LED da 200W per ogni pianta, per garantire un’adeguata distribuzione ed intensità luminosa.

Posizione Delle Lampade

Fattori Influenzano il Rendimento di una Varietà Autofiorente: Posizione delle Lampade

Un’eccessiva distanza delle lampade potrebbe inibire la crescita degli esemplari. Viceversa, le lampade troppo vicine alla chioma possono causare bruciature da luce. Cercate di mantenere le vostre fonti luminose ad una distanza di 30–50cm dalle piante. Controllate regolarmente la vostra piantagione per individuare eventuali segnali di stress o ustioni da calore sul fogliame.

Spettro Luminoso

I cloroplasti all’interno delle foglie di cannabis assorbono la luce e, con l’aiuto di acqua ed anidride carbonica, la trasformano in energia. Per svolgere al meglio il loro compito, questi organelli cellulari prediligono specifiche sezioni dello spettro luminoso. Le luci LED blu (400–500nm) supportano lo sviluppo della pianta durante la fase vegetativa, mentre i LED rossi (620–780nm) favoriscono la crescita delle cime durante la fioritura.

Ventilazione

Le piante di cannabis hanno bisogno di respirare. Durante il cosiddetto processo di respirazione, gli esemplari assorbono ossigeno dall’atmosfera e rilasciano anidride carbonica attraverso piccoli fori nelle foglie, chiamati stomi. È quindi importante mantenere un’adeguata ventilazione all’interno della grow room, utilizzando ventilatori ed estrattori d’aria. Inoltre, arieggiando lo spazio di coltivazione è possibile limitare la diffusione di funghi ed altri agenti patogeni.

Temperatura

 

Se l’ambiente di coltivazione diventa eccessivamente caldo o freddo, le piante potrebbero subire uno stress termico. Tali circostanze possono rallentare la crescita degli esemplari, aumentare il rischio di attacchi parassitari e compromettere i rendimenti finali. Cercate di mantenere una temperatura di 20–30°C nella vostra grow room, puntando ai 25°C per offrire un ambiente ottimale alle piante.

Se vivete in regioni particolarmente fredde o afose, vi consigliamo di inserire termosifoni o condizionatori nella vostra grow room. Potete automatizzare il controllo della temperatura installando appositi sensori.

Sostanze Nutritive

Le piante autofiorenti prediligono una limitata somministrazione di sostanze nutritive. Hanno ovviamente bisogno di macro e micronutrienti per crescere, ma in quantità inferiori rispetto a quelle richieste dalle varietà fotoperiodiche. In particolare, un eccesso di azoto può irritare il loro apparato radicale. Coltivate gli esemplari usando il terriccio indicato di seguito ed aggiungete sostanze nutritive solo se sviluppano determinate carenze.

Terreno

Coltivate le vostre piante autofiorenti usando un terriccio leggero e arieggiato. Il seguente mix fornirà nutrimento, areazione e drenaggio adeguati:

  • 3 parti di torba
  • 3 parti di compost
  • 2 parti di perlite inumidita
  • 1 parte di vermiculite inumidita

Parassiti E Malattie

Fattori Influenzano il Rendimento di una Varietà Autofiorente: Parassiti e Malattie

Parassiti e malattie possono influire negativamente sullo sviluppo delle piante di cannabis. La gravità degli attacchi può variare, da semplici lesioni sulle foglie, alla distruzione completa dell’esemplare. Insetti e funghi fanno parte dell’ecosistema e sono sempre presenti in ogni ambiente di coltivazione. Alcune di queste creature sono benefiche, mentre altre possono annientare un’intera piantagione. Più avanti spiegheremo come prevenire la diffusione di questi agenti patogeni.

Training

Il termine training indica le tecniche utilizzate per aumentare i rendimenti delle piante e/o ottimizzare lo spazio di coltivazione. Il training permette al coltivatore di plasmare la chioma delle piante e persino di controllare il numero di cime presenti su ogni esemplare. Ad ogni modo, le piante hanno bisogno di tempo per riprendersi dopo ogni cimatura, torsione o FIM. Dal momento che il ciclo vitale delle autofiorenti è molto breve, il training va evitato, o eseguito solo raramente, per scongiurare cali di produttività.

Ph

Il pH del terreno svolge un ruolo fondamentale per la salute della pianta. Ogni tipo di terriccio ha un determinato pH, che indica l’acidità o l’alcalinità del substrato. Le radici della cannabis hanno bisogno di specifici livelli di pH per assimilare correttamente tutte le sostanze nutritive. Se il valore è troppo elevato, o eccessivamente basso, può verificarsi un blocco nell’assorbimento dei nutrienti.

Irrigazione

Fattori Influenzano il Rendimento di una Varietà Autofiorente: Irrigazione

Oltre a luce e sostanze nutritive, le piante di cannabis hanno bisogno di adeguate quantità di acqua. Questo liquido vitale favorisce il trasporto del nutrimento ed aiuta gli esemplari a mantenersi sani e forti. Molti coltivatori principianti tendono, per eccesso di zelo, a somministrare enormi quantità di acqua alle piante. Ciò può provocare marciume radicale ed avvizzimento, oltre a ridurre drasticamente le rese finali.

Dimensioni Del Vaso

Quando si coltiva cannabis è necessario valutare attentamente le dimensioni dei vasi. I contenitori piccoli possono limitare lo sviluppo della pianta e il suo rendimento, mentre i recipienti troppo grandi potrebbero indurre la pianta a crescere eccessivamente. In genere, i vasi da 11 litri sono perfetti per una pianta autofiorente.

Le Migliori Strategie Per Massimizzare Le Rese Delle Varietà Autofiorenti

Le Migliori Strategie per Massimizzare le Rese delle Varietà Autofiorenti

Dopo aver compreso i fattori che influenzano il rendimento di una varietà autofiorente, analizziamo le tecniche per massimizzare la produttività delle piante.

Pianificare In Anticipo

Le autofiorenti crescono rapidamente. Molto rapidamente. Sono facili da coltivare, ma non hanno tempo sufficiente per adattarsi ad eventuali cambiamenti o errori di coltivazione. Preparate quindi una lista dettagliata e verificate che tutto sia pronto ed organizzato, dalle ventole alle lampade, dallo spazio di coltivazione allo schema di irrigazione.

Evitare I Trapianti

Quasi tutte le varietà autofiorenti passano dal seme alla pianta matura nel giro di 10 settimane. Evitate quindi qualsiasi operazione che possa stressare eccessivamente la pianta, ad esempio un trapianto. Dopo un trasferimento in un nuovo recipiente, la pianta ha bisogno di qualche giorno, o addirittura di settimane, per riprendersi completamente (una porzione di tempo significativa, rispetto all’intero ciclo vitale dell’esemplare).

Verificare L’adeguato Drenaggio Dei Vasi

Un’irrigazione eccessiva e i ristagni d’acqua possono impedire all’apparato radicale di assorbire le sostanze nutritive necessarie. Le autofiorenti completano rapidamente il loro ciclo vitale e qualsiasi rallentamento nella crescita può compromettere il raccolto finale. Aggiungete perlite al substrato di coltivazione, in modo da creare vuoti d’aria e favorire il drenaggio.

 

Ridurre La Somministrazione Di Sostanze Nutritive

Resistete all’istinto di versare grandi quantità di nutrimento nel terreno. Anche se può sembrare una buona idea, questa operazione potrebbe rallentare la crescita delle piante. Le autofiorenti prediligono i substrati contenenti minime quantità di sostanze nutritive. Un eccesso di azoto può danneggiare le radici ed inibire lo sviluppo della pianta.

Controllare I Livelli Di Ph

Controllate regolarmente i livelli di pH del terreno, cercando di mantenerli tra 6,0 e 7,0. Utilizzate un pHmetro per effettuare una misurazione accurata e somministrate prodotti per abbassare o aumentare il pH in base alle necessità.

Impostare Un Ciclo Di Illuminazione Corretto

Strategie per Massimizzare le Rese delle Varietà Autofiorenti: Impostare un Ciclo di Illuminazione Corretto

Collegate le luci LED ad un timer, per automatizzare l’illuminazione nella grow room e ridurre il carico di lavoro. Consigliamo di seguire un ciclo composto da 18 ore di luce e 6 ore di oscurità. Questo schema consentirà alle piante di impegnarsi nella fotosintesi, garantendo comunque un adeguato periodo di riposo.

Applicare Le Giuste Tecniche Di Training

Non esagerate con il training. Queste tecniche possono stressare le piante ed indurle ad interrompere la crescita per agevolare il recupero delle normali funzioni vitali. Potete comunque applicare il Low Stress Training per plasmare le piante, piegando i rami verso il bordo del vaso. Abbassate le estremità dei rami dopo la terza settimana di crescita vegetativa, per favorire lo sviluppo verticale. In questo modo potrete aumentare le rese senza danneggiare eccessivamente la pianta.

 

Utilizzare Le Micorrize

Aggiungete funghi micorrizici nel substrato, per creare un ecosistema ideale per le vostre piante. Questi funghi simbiotici si intrecciano con le radici della cannabis e scompongono il materiale organico nel terreno, rilasciando nutrimento in cambio degli zuccheri prodotti dalla pianta. Le micorrize tengono alla larga i parassiti e favoriscono lo sviluppo delle cime durante la fioritura.

 

Aggiungere Piante Da Consociazione

Strategie per Massimizzare le Rese delle Varietà Autofiorenti: Aggiungere Piante da Consociazione

Che stiate coltivando indoor o outdoor, le piante da consociazione vi aiuteranno ad allontanare gli insetti nocivi dalle vostre piante di cannabis. Specie vegetali come l’aneto, la camomilla, la lavanda e il basilico fungono da deterrenti contro i parassiti, attirando invece gli insetti benefici.

Introdurre Co₂ Nella Grow Room

Se volete ottimizzare i rendimenti delle vostre autofiorenti, senza sottoporle ad uno stress eccessivo, provate ad aggiungere CO₂ nella grow room. In questo modo gli esemplari potranno fornire rese elevate, senza aver bisogno di tempo per riprendersi.

Fonte: www.zamnesia.it

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