L’anatomia della cannabis
L’anatomia della cannabis e delle piante di cannabis è complessa. Fra le parti più importanti che i coltivatori devono conoscere ci sono i nodi e gli internodi. Se non ne hai mai sentito parlare, non temere: è facile imparare a riconoscerli e le conoscenze che acquisirai avranno un grande valore per le tue future coltivazioni di cannabis.
Capire l’anatomia delle piante di cannabis
Per ottenere il massimo dalla tua attività di coltivazione della cannabis è essenziale comprendere tutti gli aspetti della struttura della pianta. Non è sufficiente sapere come vuoi che appaiano le cime al momento del raccolto, devi anche sapere cosa cercare durante la crescita delle piante.
Comprendere l’anatomia di una pianta di cannabis significa saper riconoscere quando sta crescendo correttamente, quando qualcosa non va e quali tecniche di training adottare per ottenere i migliori risultati.
I nodi e gli internodi delle piante di cannabis sono alcune delle aree più vitali per la loro crescita. Ma cosa sono? E cosa possono dirci?
Cos’è un nodo?
I nodi sono le parti della pianta dove un ramo ne incontra un altro o dove un ramo incontra il gambo principale. In queste zone, la pianta di cannabis ti mostrerà segni rivelatori del suo sesso e ti aiuterà ad accertare quando stia entrando nella fase di fioritura. Pertanto, è molto importante sapere che aspetto hanno i nodi e tenerli d’occhio durante tutto il ciclo vegetativo della pianta.
Cos’è un internodo?
“Inter” significa “tra”, quindi un “internodo” è semplicemente lo spazio tra i nodi. La spaziatura internodale può dirci molto su una pianta di cannabis, ma non c’è molto da cercare qui rispetto ai nodi. Lo spazio tra i nodi indica generalmente la genetica di una pianta oppure ci fornisce indizi sul suo ambiente e su quanto lei sia felice di stare lì. Troverai maggiori informazioni su questo argomento a breve.
Come contare i nodi della cannabis
Può essere utile o addirittura necessario contare i nodi, soprattutto quando si utilizzano pratiche di training come la cimatura. È in corso un dibattito sul punto esatto per iniziare a contare i nodi o se contare i nodi sia così importante.
Nel complesso, la scommessa più sicura è prendere il primo sito di sviluppo di vere foglie come primo nodo. Ad esempio, non iniziare a contare i nodi dalle foglie del cotiledone (le primissime foglie che emergono dal seme).
Per quanto riguarda la cimatura ed altre forme di training, è molto importante anche capire la varietà con cui stai lavorando, piuttosto che basare le tue scelte esclusivamente sul numero di nodi. Come vedrai, diverse varietà di cannabis mostrano una spaziatura internodale molto diversa, che avrà anche un’influenza sui tempi. Detto questo, la maggior parte dei coltivatori esegue la prima cimatura quando le piante mostrano da 3 a 5 nodi.
Spaziatura internodale
Oggi, molte varietà di cannabis sono ibridi indica/sativa che spesso esibiscono una struttura più corta e voluminosa, caratteristica delle piante a dominanza indica. Tuttavia, esiste ancora una grande diversità nelle forme.
Le indica tendono a crescere fitte e folte, con molti nodi ed una stretta spaziatura internodale. Ciò significa che producono una quantità significativa di cime in uno spazio più piccolo e, quindi, risultano particolarmente adatte alle coltivazioni indoor. Le sativa tendono invece ad allungarsi molto di più, con una conseguente spaziatura internodale maggiore.
Sapere che tipo di pianta di marijuana stai coltivando e quali caratteristiche potrebbe mostrare è la chiave per leggere correttamente le tue piante mentre crescono. Ad esempio, una varietà indica al 100% che cresce alta ed esile con un’ampia spaziatura internodale è probabilmente scontenta di qualcosa nel suo ambiente. Una sativa che cresce in questo modo potrebbe invece essere sana e felice.
La ricerca della spaziatura internodale appropriata per i ceppi che stai coltivando ti aiuterà davvero a valutare la loro salute ed i loro progressi. Potrai così davvero dare alle tue piante ciò di cui hanno bisogno.
L’importanza dei nodi nella coltivazione della cannabis
I nodi possono dirci molto. Soprattutto, ci danno la prima indicazione di quale sesso sarà la nostra pianta, una conoscenza molto importante! Oltre a questo, ci informano che è iniziata la fase di fioritura.
Determinare il sesso delle piante di cannabis
Forse la cosa più importante che possono dirci i nodi di una pianta di cannabis è il suo sesso. A meno che tu non voglia ibridare le tue genetiche, le piante maschili di solito non sono desiderabili in uno spazio di coltivazione. Se lasciate maturare, le piante maschili impollineranno gli esemplari femminili portandoli a produrre semi, riducendo drasticamente i raccolti e sostanzialmente rovinando i fiori.
Le piante di cannabis femminili svilupperanno all’altezza dei nodi dei pistilli bianchi (dei piccoli peli). Con il tempo, questi saranno i siti da cui si formeranno delle grandi cime (o almeno si spera). Al contrario, le piante maschili svilupperanno sui loro nodi dei grumi bulbosi, ovvero le sacche polliniche. Di solito, le piante maschili mostrano il loro sesso prima delle piante femminili.
Sebbene la cannabis sia prevalentemente una pianta dioica che presenta distinti organi sessuali maschili e femminili su piante distinte, tieni gli occhi aperti, poiché alcune piante possono mostrare organi sessuali sia maschili, sia femminili, che consentono loro di impollinarsi in modo efficace. È più probabile che queste piante ermafrodite appaiano in alcuni ceppi di marijuana e sono spesso il risultato di condizioni ambientali inadatte.
Fase di sviluppo
Quando vedrai una pianta di sesso femminile accumulare pistilli sui nodi, saprai che è entrata nella fase di fioritura. A questo punto, l’energia viene indirizzata alla produzione di fiori invece che alla crescita di foglie e rami. Inizierai quindi a vedere apparire i fiori.
In coltivazioni indoor di piante fotoperiodiche, saprai che la fase di fioritura è iniziata quando deciderai di attivarla modificando il programma di illuminazione a 12/12. Outdoor, o con piante autofiorenti, diventa invece importante tenere d’occhio i nodi, poiché ti informano che la pianta sta avanzando verso la sua fase finale, che è anche la più lunga.
Fattori ambientali
Se l’ambiente è inadatto per la crescita, le piante possono eziolare od allungarsi, sviluppando internodi spaziati in modo anomalo. Ci sono due possibili ragioni per questo. L’illuminazione potrebbe essere troppo debole o troppo lontana e, nel tentativo di avvicinarsi alla luce, le piante fanno del loro meglio per allungarsi il più in alto possibile. Oppure, le notti potrebbero essere troppo fredde e le giornate troppo calde.
Se si coltiva indoor, entrambi questi problemi dovrebbero essere abbastanza facili da risolvere, ma per chi coltiva outdoor può essere più difficile. Le notti fredde possono essere fronteggiate portando le piante in casa, ma la scarsa illuminazione è più difficile da risolvere. Fortunatamente, l’allungamento dovuto alla scarsa illuminazione è meno comune nelle coltivazioni outdoor.
Come accennato in precedenza, alcune piante sono predisposte ad allungamenti apparentemente eccessivi, come alcune sativa, mentre altre piante lo faranno solo se l’ambiente non è adatto alle loro esigenze.
Clonazione
Per clonare una pianta di cannabis, una talea viene prelevata dalla pianta “madre” e poi ripiantata per farne una copia esatta. Per ottenere i migliori risultati, taglia i rami più maturi, cioè i nodi più bassi, per creare i tuoi cloni, poiché è più probabile che sviluppino un apparato radicale forte, mentre i rami più giovani potrebbero avere maggiori difficoltà.
Nota: le varietà autofiorenti non possono essere clonate in modo efficace, poiché hanno un ciclo di vita predeterminato che non può essere esteso.
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Conosci i tuoi nodi
Come puoi vedere, i nodi e gli internodi hanno un grande valore per la pianta di cannabis e per il suo coltivatore, che ne deve fare un punto di attenzione. Facili da capire e da investigare, familiarizzare con queste parti della pianta di cannabis ti mette sulla buona strada per diventare un maestro nel tuo lavoro.
Fonte: www.cannaconnection.it